Un mese dopo le lacrime: cosa resta di Vanessa? - Live Sicilia

Un mese dopo le lacrime: cosa resta di Vanessa?

Non bisogna smettere di scrivere e di ricordare. Perché quanto accaduto non deve ripetersi.

CATANIA – Il suo sorriso è stato spento il 23 agosto. Un atto vigliacco e crudele ha fatto smettere di battere il suo cuore pieno di sogni. Vanessa Zappalà è stata uccisa mentre cercava di riprendersi la libertà respirando l’aria del mare e godendo dello spettacolo dei faraglioni di Acitrezza illuminati dalla luna. L’ex fidanzato Tony Sciuto le ha afferrato i capelli, ha tirato fuori la pistola e le ha sparato in testa. Una scena cruenta che rimarrà impressa sulla retina di chi quella tragica notte era con la giovane donna.

Un femminicidio che ha portato lacrime nella piccola cittadina di Trecastagni. Che ha riempito di vuoto e dolore due genitori, che davanti alla violenza hanno spinto Vanessa a denunciare Sciuto. Ma nemmeno l’arresto e poi il divieto di avvicinamento sono serviti a salvarla. L’ex convivente si è procurato una pistola – una 7.65 mai ritrovata – e l’ha seguita fino al borgo marinaro di Aci Castello. L’aveva già condannata a morte. Quasi profetica quella immagine, di un uomo che punta la pistola in testa a una donna, sulla sua pagina Facebook.

Tony Sciuto si è impiccato. Nel suo addio scritto con la punta di un sasso non c’è stato spazio per Vanessa. Nessun pentimento, nemmeno nell’estremo atto del suicidio. Orrore fluido.

È trascorso oltre un mese da quella tragica notte di sangue. Dopo l’onda emotiva della cronaca c’è stato il silenzio. Invece non bisogna dimenticare. Non bisogna smettere di scrivere. Perché quanto accaduto a Vanessa Zappalà non si ripeta.

Un bimbo, qualche tempo fa, ha lasciato un disegno su quell’angolo della frazione marinara trasformato nel luogo del ricordo: “Il 23 agosto sul faraglione di Acitrezza è comparsa Vanessa, protettrice degli indifesi”. Qualcuno racconta che passeggiando vicino al porticciolo della terra dei Malavoglia ha sentito il rumore di un battito di ali. Le ali di un angelo.


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