Il moderno e innovativo presidente della Regione Raffaele Lombardo, in riferimento alle “sottili” e calunniose affermazioni riportate oggi da un quotidiano, ha fatto sapere di aver già dato appuntamento domattina alle ore 5,40 alla ditta Levantino srl presso lo spiazzo antistante la redazione di La Repubblica, al fine di procedere al pignoramento e conseguente trasloco delle suppellettili dell’organo di stampa. E in particolare.
a) si procederà al trasbordo di scrivanie, computer e soprattutto risme di carta formato a4, da via Principe di Belmonte agli uffici di Palazzo d’Orleans (scrivanie e computer) e presso la residenza del presidente, zona mansarda (le risme di carta);
b) si procederà al trasferimento del giornalista Lauria Emanuele alla poltrona di Arena Gregorio con contestuale e reciproco scambio di incarichi. E’ chiaro che nel caso in cui La Repubblica da domani non dovesse più essere in edicola causa pignoramento, lo stipendio dell’Arena sarà assicurato tramite accredito dell’indennità spettante all’assessore Pier Carmelo Russo e mai data in beneficenza;
c) La testata La Repubblica con effetto immediato diverrà La Repubblica del Sud. I due soci fondatori saranno lo stesso presidente onorevole Raffaele Lombardo e il moderno e innovativo esponente del Mpa, onorevole Giovanni Pistorio. La testata non riceverà, ha fatto sapere il Governatore, alcun contributo statale. Ma soltanto regionale;
d) La rubrica “Bonsai” affidata quotidianamente alla penna livorosa e rancorosa di Sebastiano Messina, da domani sarà firmata dallo stesso presidente Lombardo in persona. S’intitolerà: “Baobab”;
e) Nel nuovo organigramma della testata la coppia Franco Viviano-Alessandra Ziniti sarà destinata alla sbobinatura degli interventi d’aula dell’onorevole Cateno De Luca;
f) Al termine del trasloco, il cui costo sarà interamente a carico di tale signor Mauro Ezio, sarà effettuata una bonifica dei locali siti in via Principe di Belmonte affinchè il covo dei vili che agiscono nell’ombra in combutta con ascari, pupi, pupari, gattopardi, sciacalli, cirnechi dell’Etna, galli e cavalline storne, rinasca come sede del Primo Museo dell’Innovazione e della Modernità. Questo sacro mausoleo esporrà le seguenti attrazioni:
– la collezione completa dei gilet dell’avvocato Gaetano Armao;
– la videoteca con tutti gli interventi pubblici dell’assessore Luigi Gentile per sgomberare il campo dalle vili insinuazioni che lo stesso non esista;
– tre stanze conterranno l’equivalente in lingotti d’oro dell’assegno mensile relativo alla pensione dell’assessore Pier Carmelo Russo;
– la medaglietta della prima comunione dell’Illustre Presidente;
– la placenta della cavalla araba donata dal sultano dell’Oman;
– l’urna contenente le ceneri del gallo barbaramente trucidato dall’analogo esemplare in quota Cuffaro, gallicidio perpetrato presso il casale ennese dell’ex presidente della Regione;
– un’antologia ragionata dei comunicati stampa dell’assessore Michele Cimino;
– i pannelli fotovoltaici mai richiesti, mai finanziati, mai montati a casa Lombardo;
– i regali di Natale mai acquistati, mai donati e mai restituiti dalla presidenza della Regione;
– copia dell’Enciclica a firma Massimo Russo dal titolo “U megghiu di tutti sum”.