12 Ottobre 2013, 18:00
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PALERMO – La denominazione del “suo” movimento non ammette dubbi. E Lino Leanza, di Articolo 4, conferma: “Per noi la vera priorità è il lavoro”. Il politico catanese avanza le sue proposte per superare l’impasse in cui si trova la Sicilia. E una soluzione potrebbe giungere dai Fondi europei.
“Bisogna lavorare – ha detto – a un piano straordinario per il lavoro. Anche senza nuove leggi, si possono utilizzare i residui 2007-2013. E i fondi della programmazione 2014-2020, che porterà in Sicilia 10 miliardi di euro. Bisogna scegliere una serie di misure rivolte a varie categorie (donne, imprese, immigrati, poveri, eccellenze…). E definire destinatari, risorse, obiettivi e cronoprogramma. E riavviare così l’occupazione”.
Tutto, magari, attraverso la concertazione tra le parti sociali e anche il governo nazionale. E un buon esempio potrebbe essere rappresentato dalal vicenda precari: “L’approvazione da parte del Senato della Repubblica delle norme che consentiranno la stabilizzazione dei precari siciliani – ha detto Leanza – è la conferma di quanto diciamo da anni ovvero che una soluzione al precariato doveva giungere da Roma. Il risultato raggiunto al Senato – prosegue – è figlio della collaborazione istituzionale fra maggioranza ed opposizione alla regione come in Parlamento e fra governo siciliano e governo centrale. Un modello di collaborazione che deve essere esportato a tutti i grandi temi siciliani ed italiani. Articolo 4 fa appello a tutte le forze in campo – conclude Leanza – perché il modello di collaborazione attuato in questo caso diventi un sistema di lavoro consolidato e, così facendo, si possano mettere in campo azioni concrete stilando un programma in 4 o 5 punti fondamentali per la Sicilia che partano dal lavoro e dallo sviluppo passando proprio per il superamento del precariato e per le riforme”.
E tra gli altri punti, ecco i temi riguardanti i consorzi e i Comuni. “Si deve lavorare a una riforma organica, seria, che deve iniziare subito. Con i vari attori che devono mettersi tutti attorno a un tavolo. Poi – prosegue Leanza – serviranno una serie di ddl di settore. Ad esempio, non c’è più welfare in Sicilia, serve una legge sugli immigrati, la legge sull’editoria”. Ma soprattutto “bisogna lavorare al bilancio, e approvarlo prestissimo, in modo da avere la copertura finanziaria per gli interventi. Ricorrere anche quest’anno all’esercizio provvisorio sarebbe davvero un grosso problema, anche perché non c’è un euro tra i Fondi globali, quelli che servono per finanziare le leggi di settore”. Insomma, pochi, ma mirati interventi: “Tutto può essere fatto in tre mesi. Ma basta con le liti. Le emergenze sono davvero gravissime”.
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12 Ottobre 2013, 18:00