03 Gennaio 2017, 16:52
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PALERMO – Molti lo chiamano “il mercatino dell’illegalità” perché qui regna l’abusivismo e non è raro trovare in vendita merce rubata. E’ soltanto a pochi metri da uno degli ingressi al percorso arabo-normanno riconosciuto Patrimonio Unesco. L’area compresa tra la zona dell’Albergheria e corso Tukory continua ad essere presa d’assalto da venditori improvvisati, con cumuli di merce, rifiuti ingombranti e mobili, collocati abusivamente lungo i margini di ogni strada e sui marciapiedi. Gli ambulanti non demordono, anzi sembrano aumentare.
Corso Tukory – nel tratto tra il museo Gaetano Giorgio Gemmellaro e piazza San Francesco Saverio – piazza Ritiro San Pietro, via Giovanni Majali, via Carlo Forlanini, via Rosselli, si trasformano quotidianamente in un bazar a cielo aperto. Un vero e proprio “suk”, come lo hanno già definito i residenti della zona, esasperati dalla presenza delle bancarelle, dai disagi alla circolazione delle auto e dalla quantità di rifiuti abbandonata agli angoli di ogni via.
Il museo Gemmellaro viene letteralmente preso in ostaggio, i visitatori riescono a stento ad entrare: la ringhiera che circonda uno dei gioielli della città che conta oltre tredici mila visitatori all’anno, diventa un enorme appendiabiti. L’ingresso viene ostruito, il marciapiede invaso dalle mercanzie e l’attesa dei visitatori avviene tra le bancarelle che si moltiplicano a vista d’occhio. “Aumentano ogni giorno – dice Maria Grazia Di Maio, che lavora in un bar della zona – e per chi lavora o abita qui è un inferno”.
Un inferno che prende più vigore la domenica. E’ quello il giorno in cui il mercatino provoca il caos maggiore: il traffico impazzisce e diventa complicato anche raggiungere i vicini ospedali, centinaia di potenziali acquirenti invadono le strade ed è semplice imbattersi in biciclette, impianti stereo, computer, quadri e oggetti d’arredo frutto di colpi messi a segno da un capo all’altro della città. Negli ultimi mesi sono state numerose le operazioni delle forze dell’ordine che hanno accertato la presenza di refurtiva sui banchi del mercatino dell’Albergheria: basti pensare che nel corso degli ultimi blitz sono scattate oltre trenta denunce per ricettazione.
Nell’area, inoltre, continuano ad essere venduti illegalmente volatili che rientrano tra le specie protette. Soltanto un mese fa i carabinieri, il corpo Forestale e i cinofili della polizia Municipale hanno denunciato per ricettazione e detenzione di specie di animali selvatiche protette, un 27enne che aveva messo in vendita circa sessanta uccelli rinchiusi in gabbie di ferro. Sono stati trovati 140 volatili, tra cardellini, pettirossi, pappagallini e canarini. I venditori hanno abbandonato per strada quindici vecchie gabbie.
“In questa zona si ottengono buoni risultati attraverso i controlli integrati del territorio – spiega il vicecomandante della polizia municipale, Luigi Galatioto -. Soltanto gli interventi interforze permettono di agire a 360 gradi su quanto accade tra le strade dell’Albergheria. Dai problemi alla circolazione all’abusivismo, dalla ricettazione alla vendita illegale di volatili, i Cit danno ogni volta buoni risultati e saranno nuovamente effettuati”. Nel corso dell’ultimo blitz coordinato dalla questura sono state elevate ventotto sanzioni per la sosta dei furgoni degli ambulanti e sono state rimosse dalla Rap quattro tonnellate di rifiuti urbani e ingombranti, ma dopo poche ore gli abusivi sono tornati alla carica.
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03 Gennaio 2017, 16:52