Un tale Marannano - Live Sicilia

Un tale Marannano

 

Il giornalista siciliano emergente, secondo la giuria di un premio serio come quello intitolato a Maria Grazia Cutuli, è Vincenzo Marannano. E’ bravo, giovane e modesto: lo dico perchè lo conosco.

Lo hanno premiato per le sue inchieste su un magazine che si chiama “S”, nato da poco.
Quello che dovete sapere è che, in realtà, Vincenzo lavora per un altro giornale. Nel senso che chi gli paga lo stipendio è il Giornale di Sicilia di Palermo. Ma come – vi chiederete – un cronista che è assunto da un’azienda viene premiato per l’opera svolta in un altro posto? Certo. Anzi, se non ci fosse stato quel “secondo lavoro” non se lo sarebbero cagato neanche alla associazione bocciofili di Castelbuono. Perché nel giornale in cui effettivamente lavora, Vincenzo Marannano è impiegato in un certo modo, nel magazine con cui collabora è impiegato in altra maniera: per le contrattuali sette ore e un quarto quotidiane impasta notizie (spesso insulse) altrui, mentre nel tempo libero va a cercare in prima persona le notizie che a quel quotidiano non interessano. E magari, raschiando raschiando, vince anche un premio nazionale.
Vincenzo è il paradigma di un andazzo più che consolidato della moderna editoria: i giornali – soprattutto al Sud – si fanno coi collaboratori; i professionisti servono alla “macchina” (titolare, impaginare, piazzare fotografie, soddisfare l’ultimo desiderio del padrone sfama-famiglie). In Sicilia un piccolo magazine come “S” pubblica quello che su mafia e malaffare non si legge sui quotidiani. E non per coraggio o incoscienza: semplicemente per quella pulsione umanissima che, a seconda delle situazioni, può chiamarsi professionalità oppure buona volontà.
Non voglio fare il provinciale quindi allargo un attimo il tiro e vi chiedo: qual è il segreto di Report (Raitre), l’unica trasmissione che fa giornalismo di inchiesta in Italia? Semplice: il fatto che è l’autrice è Milena Gabanelli, una collaboratrice, cioè una professionista che non è assunta dalla Rai.
Sono un giornalista in quiescenza anticipata, quindi – quando si parla di questi argomenti – consideratemi come un vecchio brontolone dalla panza debordante e dalla digestione difficile.
Però vi prego, almeno a Marannano date conto.

tratto da http://gerypa.blogspot.com/


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