Una fuga in Val di Noto | Tre itinerari per un week-end - Live Sicilia

Una fuga in Val di Noto | Tre itinerari per un week-end

Tre giorni potranno bastare per vivere una vera e propria avventura tra strade del barocco e natura esclusiva, senza tralasciare ogni comfort, grazie a strutture d'eccellenza in tutta la zona. Ecco tre itinerari tipo, per un week end siciliano da ricordare. (Nella foto il porto di Marina di Ragusa).

Turismo
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PALERMO – La lunga strada del Val di Noto passa da alcune tappe obbligate: la primavera siciliana in arrivo tra poche settimane sboccia tra giardini di pietra, scalinate in cui cogliere fiori di ceramica, chiese rosate e vicoli color miele. Fuggire in primavera si può, soprattutto in un luogo che può offrire in appena tre giorni una splendida varietà di luoghi: un weekend tra Noto, Siracusa, Ragusa non potrà che rapire i vostri occhi e il vostro cuore. Tre giorni potranno bastare per vivere una vera e propria avventura tra strade del barocco e natura esclusiva, senza tralasciare ogni comfort, grazie a strutture d’eccellenza in tutta la zona. Ecco tre itinerari tipo, per un week end siciliano da ricordare.

Itinerario 1. Il primo giorno nel Vallo può iniziare nel più classico dei modi, ovvero con la scoperta di Noto: il nome della città rimbalza da una parte all’altra del mondo, come sinonimo di barocco. Il Giardino di Pietra offre un panorama architettonico unico per armonia ed unità: camminando lungo l’asse centrale della città, corso Vittorio Emanuele, incontrerete le tre piazze in cui è impossibile non fermarsi. Tra le chiese incastonate nella città, non potrete fare a meno di entrare nella Cattedrale di San Nicolò, con la facciata dal sapore francese misto al settecento catanese. Esistono delle incongruenze stilistiche in questa chiesa, ma “l’imperfezione” la rende un po’ più umana. Noto però sboccia nella terza domenica di maggio: da 26 anni ha luogo l’Infiorata, manifestazione che riempie via Nicolaci, trasformandola in una tela a cielo aperto, le cui pennellate sono create da composizioni di fiori intrecciate dalle mani sapienti dei fiorai più esperti. Noto e le sue pietre vi incanteranno, ma ci sarà ancora tanto da vedere. Come il lungomare di Siracusa. La città di Archimede non offre “soltanto” il famigerato Teatro Greco – da cui però sarete obbligati a passare per dire di aver camminato, almeno una volta, in una piccola culla della cultura siciliana -. Il cuore antico di Siracusa infatti pulsa ad Ortigia: sono pochi i centri storici che offrono scorci di epoche diverse e l’isoletta è uno di essi. Obbligatoria la visita alla Fontana Aretusa: Virgilio, Pindaro e Ovidio sono solo alcuni dei maestri che hanno cantato la magia di questa fontana, tra papiri e mura antiche. E la sera non vi annoierete con una cucina ricca di pesce freschissimo e una movida vivace tra i vicoli del lungomare, all’ombra del Duomo e del Tempio di Apollo.

Itinerario 2. Dopo una full immersion nell’arte e nella cultura, parte il secondo giorno nel Val di Noto. È tempo di immergersi nella natura: scendendo a sud di Siracusa, incontrerete la riserva naturale di Vendicari, uno spettacolo in estate con le sue spiagge di sabbia finissima e i maestosi fenicotteri e aironi. Un luogo ideale per gli amanti del mare e del birdwatching, ma piacevole anche per i meno avventurosi. Dopo l’escursione, potreste fermarvi a Marzamemi, borgo marinaro che vi farà innamorare dei suoi colori – mattone contro azzurro intenso – e che vi offrirà alcune delle specialità gastronomiche più ricercate, come bottarga, ventresca e mosciame di tonno. In previsione del terzo giorno di viaggio, potreste spostarvi nel Ragusano e passare la notte in una delle strutture di lusso che dominano la provincia: basti pensare all’Eremo della Giubiliana, o all’Antica Badia Relais o ancora al Donnafugata Golf Resort & Spa.

Itinerario 3. Proprio da Ragusa potreste iniziare l’ultimo giorno di relax: prima di addentrarvi nella città, costeggiate il mare e fermatevi per una passeggiata tra i moli del Porto turistico di Marina di Ragusa. Quest’approdo, al centro del Mediterraneo, offre una vista rilassante e la possibilità di una passeggiata tra punti commerciali. L’internazionalizzazione del turismo della Sicilia orientale qui trova terreno fertile. Il porto è sempre più frequentato e richiama turisti dall’intera area del Mediterraneo. Finita la colazione sul mare di Marina di Ragusa, potrete iniziare a visitare la città dei ponti: la cattedrale di San Giorgio e il suo prospetto barocco sono la ciliegina su una torta di vie e monumenti. Iniziate a conoscere la città da via Roma, tra gli hotel più lussuosi e le vetrine firmate: potrete visitare il Museo Archeologico e arrivare ai tre ponti che uniscono la Ragusa settecentesca a quella novecentesca. La vallata Santa Domenica deve essere ammirata dal Ponte Vecchio, quello centrale, costruito nel 1835. Dall’altro lato di via Roma, invece, incrocerete Corso Italia. Da visitare qui, Palazzo Schininà, meravigliosa sede vescovile appena restaurata. Nella discesa verso Ibla, tappa obbligata alla Chiesa della Madonna dell’Idria, fondata nel 1629 dall’ordine dei Cavalieri di Malta e ricostruita dopo il terremoto: il campanile è rivestito delle ceramiche di Caltagirone. Pranzate in una delle osterie con vista barocca di Ibla e poi finite il vostro viaggio tra caffè e cioccolata spostandovi a Modica, patria del cioccolato più antico di Sicilia. Il modo più dolce per concludere un viaggio.


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