Una piazza intitolata a Don Puglisi | Il progetto esecutivo a Brancaccio - Live Sicilia

Una piazza intitolata a Don Puglisi | Il progetto esecutivo a Brancaccio

L'iniziativa del centro Padre Nostro.

PALERMO – Il Centro Padre Nostro di Brancaccio, a Palermo, intende realizzare una piazza dedicata al Beato Pino Puglisi e a Papa Francesco, e stamane ha illustrato il progetto esecutivo – i cui costi sono stati sostenuti dallo stesso Centro e dalla Fondazione Giovanni Paolo II di Fiesole – nel corso di un’iniziativa alla quale ha partecipato anche il sindaco Leoluca Orlando, il fratello di Don Puglisi, Franco; il parroco Maurizio Francoforte, il presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Artale, il presidente di Circoscrizione Mario Greco e i consiglieri comunali Francesco Bertolino e Sandro Terrani. L’idea è quella di riqualificare il contesto urbano del quartiere. Il progetto è già stato depositato presso gli uffici competenti del Comune per i pareri necessari. L’opera sorgerà nei terreni tra via Brancaccio e via Francesca Paola Pennino e sarà costituita da uno spazio di circa 15 mila metri quadrati. La piazza si caratterizza per la presenza di un corso d’acqua, una cavea e un piccolo padiglione. “Agorà – ha detto Orlando – è un grande spazio pubblico ma allo stesso tempo un accesso alla nuova chiesa del quartiere e si accosta al progetto in via di definizione per la realizzazione di un asilo nido”. “Per noi del Centro- ha detto Artale – questa piazza, più di ogni altra cosa, deve incarnare la presenza sul territorio e il senso dello Stato e di tutte le istituzioni che lo compongono. Ma la piazza è, soprattutto, uno spazio che deve avere la capacità di rappresentarci, ricordando a tutti che esiste qualcosa che è più della somma delle parti, quel bene comune, per cui ha un senso lo stare insieme”. (ANSA)

“Il progetto del Centro Padrenostro di una nuova piazza a Brancaccio che celebri don Pino Puglisi e la recente visita di Papa Francesco è un doppio regalo per Palermo – dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 al consiglio comunale – non solo perché riqualificherebbe un quartiere periferico della nostra città, ma soprattutto perché terrebbe viva la memoria di un sacerdote che, col suo sacrificio, ha smosso le coscienze infliggendo un duro colpo alla mafia. Ci auguriamo che il Comune analizzi il progetto in tempi rapidissimi e intervenga sull’intera viabilità di Brancaccio, ridisegnando il volto del quartiere in nome di don Pino”.


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