"Una poltrona per due" | Inizio dell'anno con due presidi - Live Sicilia

“Una poltrona per due” | Inizio dell’anno con due presidi

La scuola Mario Rapisardi di Catania

Due presidi per la stessa scuola: Wanda Castellino posta in prepensionamento dalla Regione e la neo preside Maria Luisa Amantia, nominata dall'Ufficio Regionale Scuole. La replica di Raffaele Zanoli, Vice Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale: "In quella scuola c’è solo un preside ed è quello ufficialmente nominato dai nostri uffici"

 

IL CASO "Mario Rapisardi"
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CATANIA – Alla scuola Mario Rapisardi si sono presentati due presidi per la stessa poltrona. La prima è la dirigente scolastica Wanda Castellino posta in prepensionamento forzato dalla Regione ma reintegrata dal Tribunale e l’altra è la neo preside Maria Luisa Amantia, fresca di nomina da parte dell’Ufficio Regionale Scuole.

Il caso pare sia unico in Italia ma non l’unico in Sicilia e si ascrive ad una interpretazione da parte del dirigente dell’Ufficio Scolastico Siciliano Maria Luisa Altomonte, del recente Dl 26-08-2013 sulla spending review che, con l’intento di far risparmiare l’amministrazione regionale, ha disposto l’interruzione del rapporto di lavoro con quattro presidi over 65 anni. Un Decreto Legge che non riguarderebbe il personale della scuola ma solo quello del pubblico impiego e sulla cui efficacia retroattiva gli interessati nutrono diversi dubbi.

Nelle altre 19 regioni d’Italia, invece, un preside che ha compiuto 65 anni può rimanere in sevizio per un altro anno ancora, fino alla maturazione dei requisiti di età di collocamento a riposo obbligatorio mentre, se è siciliano, va in pensione nonostante la sua richiesta di rimanere in servizio per un altro anno sia stata accolta dal tribunale. In Sicilia la vicenda riguarda i dirigenti scolastici Salvatore Giudice e Giuseppe Orlando di Gela, Enzo Cusimano, di Caltanissetta e Wanda Castellino, di Catania i quali hanno vinto il ricorso alla decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale e che pertanto secondo i tribunali di Gela, Caltanissetta e Catania sono da mantenere in sevizio.

In particolare la decisione del giudice Rosario Cupri del Tribunale del lavoro di Catania pare non sia stata rispettata dalla Regione e pertanto alla scuola elementare Mario Rapisardi di Catania si assiste a un episodio dai tratti paradossali.

“Ritengo che il provvedimento adottato dall’Usr Sicilia – dichiara la preside Castellino, sia illegittimo poiché adottato in spregio ad un ordine di un Tribunale. Ho dato già mandato ai miei avvocati di intraprendere tutte le iniziative legali volte a tutelare i miei diritti. Già nelle prossime ore sarà depositata dettagliata denuncia presso la Procura della Repubblica competente affinché la magistratura possa valutare se nei fatti accaduti si possano riscontare elementi penalmente rilevanti. Ho intenzione di dare attuazione legale all’ordine del Tribunale di Catania e resto assolutamente fiduciosa nell’operato dei giudici”.

Inoltre tra i dirigenti siciliani attualmente in servizio pare non ci siano esuberi. Su 183 posti di dirigente scolastico disponibili sono stati assegnati 174 lasciando scoperti ben 9 posti. Dal sito dell’Usr si evince, infatti, che sono rimasti al momento senza presidi gli istituti di Biancavilla, Maniace, Palagonia, Militello in Val di Catania, Regalbuto, Giarratana, Pachino e Ferla. In tal senso i 4 dirigenti scolastici posti in prepensionamento non avrebbero tolto il posto a nessuno, pur rimanendo in servizio.

LA REPLICA – “Non è vero che in quella scuola ci sono due presidi – replica Raffaele Zanoli, Vice Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale – In quella scuola c’è solo un preside che è quello ufficialmente nominato dai nostri uffici. I dirigenti che si appellano al giudice del lavoro per evitare di andare in pensione lo fanno sulla base di una interpretazione giurisprudenziale della normativa precedente, senza tenere in considerazione che la situazione è cambiata proprio con l’entrata in vigore del decreto legge dello scorso 26 agosto”.

 


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