Undicenne ha emorragia cerebrale, salvata a Catania

Undicenne ha emorragia cerebrale: salvata in ospedale a Catania

La vicenda di una ragazzina della provincia di Ragusa, operata al Cannizzaro.
LA STORIA
di
3 min di lettura

CATANIA – Una storia a lieto fine. Un dramma che vede protagonista una bambina appena undicenne, risolto grazie a un’equipe sanitaria di Catania. Ne dà notizia l’Ansa.

Il malore

Alla fine del mese scorso, dopo giorni in cui la ragazzina della provincia di Ragusaaccusava vomito e cefalea, l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di Modica. La Tac evidenzia una grave emorragia cerebrale: un altro episodio emorragico sarebbe probabilmente fatale.

L’intervento dei medici del Cannizzaro

Le condizioni dell’undicenne sono serie: i medici di Modica contattano subito la neurochirurgia dell’azienda ospedaliera ‘Cannizzaro’ di Catania che con i neuroradiologi, a loro volta allertati, concorda il trasferimento. La ragazzina viene trasportata all’ospedale dall’elicottero del 118.

L’esito degli esami

Sempre stando a quanto riportato dall’Ansa, dopo un rapido consulto tra neurochirurghi, neuroradiologi e rianimatori, la piccola viene portata in sala angiografica dopo aver eseguito gli esami di routine. I medici Gabriele Corsale e Marco Conte, avanzano il dubbio che il sanguinamento cerebrale sia dovuto a una malformazione artero-venosa, iniziano l’esame angiografico che conferma la gravità del quadro evidenziato alla Tac: emerge una micro malformazione artero-venosa in una regione molto importante per la sfera della memoria e dell’umore, ovvero l’ippocampo-paraippocampo.

L’intervento

La situazione è rischiosa, ma l’unico modo per evitare il peggio sembra essere l’intervento chirurgico. Dopo una lunga riunione di studio con i neurochirurghi, diretti da Salvatore Cicero, viene stabilito un primo approccio neuroradiologico endovascolare (con minutissimi microcateteri dalla regione dell’inguine si arriva nei piccoli vasi cerebrali) e poi, riuscito questo e per stabilizzare il risultato, un secondo di radioterapia stereotassica. La piccola dopo qualche giorno, e in due sedute, viene trattata nella sala angiografica, in cui è presente uno dei più sofisticati angiografi biplani esistenti. Ad eseguire il trattamento, un’équipe multidisciplinare: formata dal professore Concetto Cristaudo, dai medici Gabriele Corsale, Marco Conte, Muralidharan Vetrivel, neurochirurgo indiano che frequenta al Cannizzaro un master di Neuroradiologia, gli anestesisti rianimatori Giulio Mattone, Gaetano L’Abbate e Antonio Maresca, gli infermieri Alexandra Benche e Giuseppe Recupero e i tecnici di radiologia Salvatore Montera, Loredana Sciacca e Alessandro Puglisi.

Il trasferimento in rianimazione

Dopo l’intervento, la ragazzina è stata ricoverata in unità di rianimazione, diretta da Maria Concetta Monea. qui è stata in convalescenza per qualche giorno, e in unità di pediatria, diretta da Antonella Di Stefano, dove la mamma le è stata vicino.

Lieto fine

Una storia a lieto fune storia che è stata raccontata anche dal Tgr Sicilia. “Grazie di cuore per la vostra professionalità, la presenza, la dolcezza ed il costante supporto. Con infinita riconoscenza”, è scritto sul biglietto con la sua firma che la piccola ha voluto fare arrivare ai medici. E anche i genitori hanno ringraziato le équipes che hanno avuto in cura la ragazzina. “Quando le eccellenze ci sono vanno elogiate e valorizzate. Ricoverata in fin di vita – hanno scritto in un messaggio al direttore generale del ‘Cannizzaro’ Salvatore Giuffrida – la nostra principessa ha ricevuto un’assistenza eccellente, umana, trasparente, comprensiva. I reparti di Rianimazione e di Neuroradiologia sono tesori della nostra sanità che vanno custoditi e supportati giorno per giorno come faro per tutti i sanitari che decidono di rimanere nella nostra terra. Ricorderemo per sempre gli sguardi, il viso, l’affetto, la comprensione, la disponibilità, la professionalità, l’umanità”. “Ringraziamo voi – ha ricambiato Giuffrida – per avere voluto pubblicamente condividere la vostra riconoscenza. Le nostre professionalità – ha aggiunto- collaborano in una virtuosa multidisciplinarietà e possono avvalersi di elevata dotazione tecnologica che il supporto dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza assicura costantemente».


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI