Con questo progetto 87 aziende siciliane si danno una voce unica e affermano
di voler rappresentare la qualità della Sicilia all´estero che risponda ad un´
unità di valori e di comunicazione”. Queste le parole pronunciate da Josè
Rallo, presidente del comitato territoriale Unicredit Sicilia, durante una
conferenza stampa volta a presentare un progetto innovativo che mette in
relazione la domanda del mercato polacco con l´offerta di quello siciliano,
grazie al sostegno di Unicredit, in collaborazione con Banco di Sicilia ,
Unicredit Corporate Banking e Bank Pekao.
“A way to Sicily”, è questo il nome del progetto che si terrà il 26 e il 27
novembre a Villa Igea. Questo progetto si propone di incentivare il processo di
internazionalizzazione delle imprese siciliane, con l´obiettivo di sostenere la
conoscenza del “made in Sicily” all´estero, mettendo in relazione 87 aziende
siciliane specializzate nei settori della produzione agroalimentare,
vitivinicola e ortofrutticola, con 19 imprenditori polacchi. Durante l´
iniziativa, inoltre, Unicredit metterà a disposizione degli imprenditori,
trenta tavoli di lavoro che forniranno consulenza economica e approfondimenti
sull´interscambio delle due realtà, siciliana e polacca.
Non è casuale se si è scelto di puntare al settore agroalimentare: con circa
3,9 miliardi di euro, la Sicilia copre il 24% del valore della produzione
agricola nazionale. Nonostante però la Sicilia sia la regione meridionale con
il più elevato valore della produzione, è soltanto la terza regione nel campo
delle esportazioni, dopo Campania e Puglia. Confermano ciò anche le parole di
Josè Rallo: “La Sicilia, pur essendo la regione meridionale con il più
elevato valore di produzione agricola, ha una limitata capacità di
“rivendersi” all´estero – ha dichiarato – Si tratta di saper valorizzare al
meglio ciò che abbiamo. Oggi con la collaborazione di Unicredit, siamo in grado
di promuovere il brand Sicilia in Polonia, offrendo una grande opportunità di
sviluppo alle eccellenze produttive della nostra isola”.
Il progetto favorirà soprattutto le piccole e medie imprese che avranno così
l´opportunità di “debuttare” nel mercato estero. “Le aziende che operano nei
settori prescelti – ha affermato Salvatore Malandrino, capo area Sicilia
Unicredit corporate banking – sono state scelte pensando di favorire le piccole
e medie imprese, le quali difficilmente hanno l´opportunità di esportare i loro
prodotti. Abbiamo selezionato le aziende secondo criteri che tenessero conto
della presenza nelle stesse, di un buon potenziale e una struttura economico-
patrimoniale solida”. I criteri di selezione hanno però tenuto conto anche del
dialogo diretto con gli imprenditori: “Ancora una volta la nostra banca assume
un ruolo strategico nell´accompagnamento delle piccole e medie imprese italiane all´estero – ha dichiarato Alessandro La Porta, responsabile territorial
relations department di Unicredit Group – Grazie al dialogo costante e al
rapporto costruttivo con il territorio, è stato possibile disegnare un evento
ad hoc”.
La realizzazione del progetto ha visto la collaborazione del Banco di Sicilia
che ha messo a disposizione la propria conoscenza delle realtà locali: “L´
appartenenza ad un grande gruppo bancario come Unicredit ha consentito ad una banca come la nostra, fortemente radicata nell´economia del territorio, di fare da volano per le imprese siciliane che vogliono aprirsi ai mercati esteri”, ha
dichiarato Roberto Bertola amministratore delegato del banco di Sicilia.
Il mercato polacco, a cui le aziende siciliane si stanno aprendo, sta subendo
grosse trasformazioni sia dal punto di vista economico sia da quello culturale,
come confermano le parole di Piotr Kolodziej, team leader di Bank Pekao, una
delle più grandi banche dell´Europa centrale e orientale: “Noi siamo una
popolazione giovane che sta mutando i gusti sia in campo culturale che
alimentare. Noi vediamo la Sicilia come un nostro target e mostriamo ai nostri
clienti le sue bellezze sia dal punto di vista turistico sia da quello del
marketing. Riconosciamo l´alta qualità dei prodotti italiani e in particolare
siciliani. Non è un caso che ci chiamino gli italiani del Nord”
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