Da 30 a 15 milioni di disavanzo. Il bilancio dell’ateneo di Palermo secondo il rettore Roberto Lagalla “torna in sicurezza”, grazie a una razionalizzazione su corsi di laurea e dipartimenti. Nonostante i tagli sul Fondo ordinario per le università (FFO) del ministero dell’istruzione. E proprio questa mattina nell’ambito di una conferenza stampa è stato presentato il bilancio consuntivo d’ateneo, approvato tre giorni fa: “Il disavanzo di 30 milioni di euro che l’ateneo ha sofferto fino al 2009 – ha affermato Lagalla davanti ai giornalisti – partiva da deficit strutturali. Abbiamo riposto in sicurezza il bilancio: oggi l’ateneo ha un disavanzo di circa 13 milioni di euro”.
Ai 13 milioni e 300 mila si aggiungono due milioni di disavanzo pregresso, per un totale di 15 milioni. Una ripresa avvenuta nonostante i tagli al FFO, che dal 2008 ad oggi ammontano a circa 20 milioni di euro, e che senza i quali il bilancio dell’ateneo sarebbe passato all’attivo. Alla base del risanamento un processo di razionalizzazione che ha riguardato corsi di laurea (dai 300, nell’anno accademico 2007/08 ai 138 dell’anno 2011/12), e i dipartimenti che dagli 81 del 2008 sono passati a 33. “Per l’anno accademico 2012/2013 – ha aggiunto il rettore dell’ateneo di Palermo – il Senato accademico ha trovato necessario porre le linee guida nella gestione dell’offerta formativa, gestendo i corsi di laurea anche rispetto ai relativi sbocchi occupazionali”.
Ma nel corso di questi due anni si è verificato anche un aumento delle tasse universitarie, nell’ambito di un adeguamento delle fasce di pagamento. Adeguamento che, dicono dall’ateneo, ha consentito l’attivazione di nuovi servizi, presentati oggi nel corso della conferenza stampa a palazzo Steri. “Da ottobre – ha annunciato Lagalla – partirà un nuovo centro linguistico di ateneo” che sarà forte della convenzione con la Tunisia, per quanto riguarda la lingua araba, e della convenzione con Malta per la lingua inglese.
Per favorire l’incoming degli studenti, l’ateneo ha annunciato la riduzione delle tasse per gli studenti comunitari che saranno destinati a una fascia inferiore di pagamento, mentre tutti gli studenti extrcomunitari rientreranno nella fascia zero. Una diminuzione della fascia sarà attuata anche per gli studenti lavoratori che avranno ottenuto almeno 12 crediti formativi in un anno. E inoltre l’assistenza agli studenti da parte del Centro orientamento e tutotato (COT) per affrontare le “materie scoglio”, le più difficili per gli studenti. E infine la restituzione, agli studenti laureati con punteggio che va dai 105 ai 110, in fascia 0, 1 e 2, di una parte delle tasse universitarie.
“Stiamo avviando le procedure per reclutare altri 90 ricercatori, mentre per l’anno prossimo sono previsti altri 61 bandi – ha affermato il rettore – mentre ci sarà un reintegro della quota del personale tecnico amministrativo per l’alta tecnologia e i laboratori”.