PALERMO– Il percorso per ottenere la laurea nell’Università degli Studi di Palermo, potrebbe essere ancora più difficile a partire dal prossimo anno. Infatti è stato approvato il nuovo calendario didattico “unificato”, quindi valido per tutte le facoltà dell’Ateneo di Palermo, che prevede una drastica riduzione del calendario degli esami disponibili. La riduzione degli “appelli” è una decisione “voluta dal Senato accademico e dal rettore Fabrizio Micari nella delibera del 9 maggio”, spiegano alcuni rappresentanti degli studenti. “La riduzione degli esami disponibili sarà efficace dal prossimo gennaio 2017 – chiarisce Gabriele Trusso, consigliere delle Scuole giuridiche ed economiche-sociali dell’Ateneo di Palermo – la decisione penalizzerà tutti gli universitari, che vedranno ridotta la possibilità di sostenere gli esami e completare così in tempo il proprio percorso di laurea”.
Tra i più penalizzati i futuri “giuristi”, che vedranno ridursi da dieci ad otto, il numero di “appelli” disponibili durante il corso dell’anno: “A Giurisprudenza la situazione peggiore – continua Trusso – infatti non sarà più disponibile l’appello di dicembre e complessivamente da dieci esami, inclusi i due ‘extra’ per i ‘fuori corso’ e per gli studenti-lavoratori, ciascuno studente potrà sostenere al massimo sette appelli ordinari ed uno soltanto straordinario”. Alla base della protesta dei rappresentanti degli studenti anche la decisione assunta dal Senato accademico di stilare un calendario didattico “unificato”, che non “differenzia”, quindi, “le diverse facoltà e i vari corsi universitari”: “Non differenziare un corso di laurea triennale da uno magistrale è una vera ingiustizia – aggiunge Trusso – in più non si considera affatto il già elevato numero di studenti fuori corso, proprio per questo – conclude – intendiamo insieme con tutte le associazioni di rappresentanza degli studenti dell’Ateneo di mobilitarci per tentare di cambiare questa decisione tramite una nuova interpellanza in Senato accademico”. La mobilitazione degli studenti inizia domani, alle ore 09,00 presso l’atrio “Falcone-Borsellino” della facoltà di Giurisprudenza, in via Maqueda, 172, con un assemblea di protesta.