PALERMO – Sono saliti a bordo del bus e, dopo aver dato spettacolo con urla e schiamazzi vari, hanno pensato bene di urinare sul mezzo in piena corsa. Ad essere presa di mira, è stata la linea 226 che, dalla Stazione centrale di Palermo percorre corso dei Mille per giungere nei pressi del centro commerciale Forum. Erano da poco passate le 17.30 di ieri quando una baby gang, composta da una ventina di giovani circa, ha affollato l’autobus. Prima i cori offensivi indirizzati all’autista, poi, il gesto eclatante: due o tre di loro hanno abbassato i pantaloni davanti agli occhi attoniti dei passeggeri presenti lasciando un ‘ricordino’ al centro della vettura. L’episodio è l’ultimo atto offensivo in ordine di tempo. È cronaca di pochi giorni fa infatti il ferimento di un autista colpito al volto con una testata a opera di un venticinquenne in zona corso Calatafimi.
La vicenda è stata segnalata a Livesicilia dal conducente della linea in questione che, dopo aver fermato la vettura e rimproverato i trasgressori, è stato prima aggredito verbalmente e poi minacciato. “Non potevo restare indifferente di fronte a questo gesto di estrema maleducazione – sottolinea Cosimo G. -. Schiamazzi, parolacce, grida sono all’ordine del giorno. Pochi mesi fa hanno anche appiccato un piccolo fuoco ma, stavolta, è stata superata la soglia dell’indecenza. Mi chiedo a che punto possa arrivare questa città se la gente inizia a fare i propri bisogni e compiere atti osceni in luoghi in cui sono presenti anche bimbi molto piccoli”. Il dipendente Amat ha più volte sollevato il problema sicurezza all’azienda: “Prima o poi succederà qualcosa di veramente grave. Ho più volte chiesto maggiore attenzione per quanto riguarda la sicurezza all’interno dei mezzi, una maggiore tutela per l’utenza e per il personale che effettua la propria mansione spesso in condizioni di rischio. Non si può andare avanti nell’indifferenza più totale”.
Dall’Amat rispondono che “non serve il presidio, si tratta di un problema di ordine pubblico – ribattono -. Quando siamo intervenuti con attività di controllo fisso i problemi sono aumentati e i controllori sono stati vittime di minacce, sputi, attacchi fisici e verbali. Si tratta di giovani allo sbando che non fanno il biglietto, non intendono seguire le regole e si indispongono dinanzi alle richieste del personale. Ci ripromettiamo, tuttavia, di coinvolgere i vigili per presidiare le linee più delicate”.