Gli Stati Uniti hanno attaccato tre siti nucleari in Iran, sganciate bombe ‘bunker buster’. Ad annunciarlo, poco dopo le 2 italiane, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Gli Usa sono, dunque, entrati nella guerra lanciata da Israele contro l’Iran per cancellarne il programma atomico.
Contro l’impianto nucleare sotterraneo di Fordow i B-2 dell’Air Force statunitense hanno sganciato sei bombe del tipo bunker buster da 14 tonnellate. Mentre, i sottomarini hanno sparato 30 missili cruise Tlam contro gli altri due siti di Natanz e Isfahan e che un B2 ha sganciato due bombe bunker buster anche su Natanz.
“Abbiamo completato, con successo, il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei stanno rientrando sani e salvi. Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo. Ora è il momento della pace! Grazie per l’attenzione a questa questione”. Sono le parole postate da Donald Trump sul suo social Truth.
La risposta da parte dell’Iran non si è fatta attendere: “Adesso è iniziata la guerra”: è il post pubblicato sull’account X associato ai Guardiani della Rivoluzione iraniani.
Qualche ora dopo Trump ha postato un nuovo messaggio: “Questo è un momento storico per gli Stati Uniti d’America, per Israele e il Mondo. Adesso l’Iran deve accettare la fine della guerra. Grazie!”.
L’Iran scrive all’Onu
L’Iran ha richiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In una lettera resa pubblica oggi, Teheran esorta l’esecutivo Onu a condannare gli attacchi statunitensi contro i suoi impianti nucleari.
L’ambasciatore iraniano all’ONU, Amir Saeid Iravani, definisce in un messaggio l’attacco statunitense una “grave minaccia alla pace e alla sicurezza regionale e internazionale” e conferma i dettagli dell’attacco, che ha colpito i siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan.
Gli attacchi, secondo l’ambasciatore sono stati condotti “sotto la piena supervisione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica”, l’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite. Gli attacchi violano la Carta delle Nazioni Unite e il Trattato internazionale di non proliferazione nucleare, si legge ancora nella lettera in cui si sollecita una riunione di emergenza “per esaminare questo atto illecito, adottare le misure necessarie per condannarlo e garantire che i responsabili non rimangano impuniti”.

