CATANIA. Una donna di 59 anni, Amalia Baggiano, è morta all’ospedale Cannizzaro di Catania dove era ricoverata da 10 giorni per le gravi ustioni riportate a causa di un incendio divampato nella sua abitazione di contrada Marmaro, a Capo d’Orlando (Me). La donna stava per accendere la stufa a legno quando è stata colpita dalle fiamme. Baggiano viveva da sola in una casa di campagna, ed è stata prima trasferita all’ospedale di S. Agata Militello e poi al “Cannizzaro” di Catania dove oggi è deceduta. La Procura di Patti ha aperto un fascicolo sull’accaduto.
Ustionata da stufa, muore dopo dieci giorni di ricovero

Si tratta di una cinquantenne.
IL FATTO
di
Redazione CT
Tags: ospedale cannizzaro
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Italia paese dei balocchi. Tutti sanno che molti di quelli che sono stati chiamati dalle graduatorie predisposte in periodo di emergenza covid, non hanno mai lavorato in reparti covid, ma in reparti ordinari. Le aziende chiamavano da quelle graduatorie forse perché le uniche disponibili, ma molti nei reparti covid non ci hanno messo mai piedi. Magari hanno lavorato in reparti ordinari, dove gli stessi colleghi che ci lavorano, essendo chiamati da graduatorie normali, invece devono maturare 36 mesi prima di essere stabilizzati. Ma ha senso questo? Siccome si era in una graduatoria stilata in emergenza covid, allora sei stabilizzato dopo 18 mesi, senza aver mai effettivamente lavorato in quei reparti. Io credo che un paese dei balocchi come quello dell’italia non esista in nessun posto. Quotidianamente si gioca a prendere per i fondelli il prossimo, e la cosa più allucinante è che nessuno vede e nessuno sa