Vaccini: turni in auto e tensioni| Assalto da 2 mila utenti al giorno - Live Sicilia

Vaccini: turni in auto e tensioni| Assalto da 2 mila utenti al giorno

La procedura semplificata non tranquillizza i palermitani. La polizia  di nuovo in via Villagrazia.

PALERMO – Hanno trascorso la notte in auto. Erano le 2 del mattino quando hanno segnato il loro cognome nella lista: devono iscrivere la loro bambina a scuola, ma deve essere ancora vaccinata. Sono soltanto alcuni dei genitori impegnati in questi giorni nella corsa ai vaccini obbligatori. Il tempo stringe e la folla aumenta negli ambulatori messi a disposizione dall’Asp a Palermo, in cui vengono somministrati in media 2200 vaccini al giorno, dal lunedì al venerdì.

La fila davanti ai cancelli comincia di notte, si alimenta all’alba e prosegue tutta la mattina, fino alla chiusura prevista per le 13. Un orario in realtà quasi sempre reso flessibile dall’enorme numero di utenti che ogni giorno prende d’assalto i vari centri. Basti pensare che cinque giorni fa erano già le 13,45 quando un gruppo di genitori ha minacciato con dei bastoni due medici e due infermieri in via Villagrazia. Il personale sanitario era già al lavoro da cinque ore e aveva somministrato quasi cinquanta vaccini quando è scoppiata la guerriglia. Momenti di paura tra urla, minacce e colpi sferrati su porte e finestre: quegli utenti volevano a tutti i costi che il servizio continuasse.

E nella giornata di ieri stava per verificarsi una spiacevole replica: sempre alla Guadagna, all’orario di chiusura, sono partite nuovamente le proteste. Chi era in fila da ore non ci stava a tornare a casa. Già, perché la semplificazione della procedura per l’iscrizione a scuola sembra non aver ancora tranquillizzato le famiglie palermitane, che anche nel centro vaccinazioni di Settecannoli, in via Enrico Hassan, hanno scatenato il caos la scorsa settimana, nonostante fosse stato già ribadito che per l’iscrizione a scuola è sufficiente la prenotazione, anche telefonica al centro di riferimento.

E così si è sfiorata la rissa per una lite avvenuta tra gli utenti che ha poi coinvolto i sanitari. Un clima che tra dubbi e tensioni che si fa sempre più pesante, rendendo complicato anche il lavoro dei sanitari, che nel caso dell’aggressione con i bastoni sono stati costretti a barricarsi nell’ambulatorio per evitare di rimanere feriti. Sono proprio i centri che si trovano in periferia e nei quartieri popolari a far registrare, in questi giorni, il numero di richieste più alto. “Condanniamo con fermezza qualsiasi forma di violenza o di intimidazione – hanno precisato dall’Asp nei giorni scorsi esprimendo la solidarietà verso gli operatori del centro in cui si è verificato il caos – e precisiamo che in questo momento medici e infermieri sono impegnati con grande professionalità a soddisfare le richieste di una utenza che in massa si sta riversando negli ambulatori. Abbiamo potenziato le strutture ed è stato già previsto un ulteriore incremento di personale, ma siamo pronti a denunciare alle autorità competenti tutte le forme di prevaricazione”.

Nel frattempo, le vaccinazioni effettuate sono già più di diecimila nei sessanta centri a Palermo e a garantire il servizio anche per i ritardatari, ci penserà il camper di “Asp in piazza” che già ieri ha fatto tappa a Cinisi e arriverà in tutte e otto le circoscrizioni. Ieri, in otto ore di lavoro, sono state in tutto centocinquantasette le vaccinazioni  effettuate. “La gente ha dimostrato di apprezzare l’iniziativa dell’Asp di Palermo – ha sottolineato il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Candela – i nostri medici hanno lavorato senza risparmiarsi fornendo un servizio che ha trovato il pieno riscontro di tutti gli utenti che sono venuti in Piazza Vittorio Emanuele Orlando”. Cinisi è stata la prima di 13 tappe dell’ambulatorio vaccinale itinerante che si recherà in ciascuna della 8 sedi di circoscrizione della città di Palermo oltre che a Casteldaccia, Roccapalumba, Monreale e Vicari.


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