PALERMO – Più che una contravvenzione era un affronto da vendicare. E lo hanno fatto incendiando la macchina del carabiniere che aveva fatto scattare la contestazione. I carabinieri di Misilmeri hanno arrestato tre persone: Rosario Vitellaro, Dino Salvato e Damiano Vella.
Tutto è iniziato all’una e mezza di notte, al termine del concerto del Primo Maggio nella piazza di Bolognetta, paese in provincia di Palermo. I carabinieri incaricati di vigilare sulla sicurezza ricevono la notizia che due macchine di un collega – una Alfa Romeo 159 e una Lancia Y – sono state distrutte dalle fiamme. Le telecamere di alcuni negozi, però, avevano ripreso le scene dell’attentato. Mostravano l’arrivo di una Fiat Punto, da cui scendeva un uomo. Dopo qualche secondo l’esplosione, la corsa verso la macchina guidata da un complice, e la fuga.
Dalle immagini i carabinieri sono risaliti a Vitellaro, 23 anni, e Salvato, di 25. Entrambi palermitani. Sui loro telefonini c’erano ancora gli sms che hanno consentito di identificare il mandante dell’incendio. Nel frattempo è arrivata pure la confessione di Vitellaro. Impossibile negare l’evidenza di quelle immagini. Anche Vella, 31 anni, pure lui di Palermo, ha ammesso le sue responsabilità. Voleva vendicarsi del zelante carabiniere che aveva scoperto che l’assicurazione della sua macchina era scaduta da mesi.
Identificata e denunciata anche una quarta persona: G.G., 28 anni, nato a Palermo ma residente a Godrano, colpito nel 2012 dal Daspo, il divieto d’accesso a manifestazioni sportive.