PALERMO – Il Palermo si prepara alla trasferta di Venezia. Prima della gara di martedì sera, però, si ragiona ancora sulla sconfitta casalinga contro il Cosenza. Eugenio Corini ne parla con lucidità nella conferenza stampa che precede la sfida contro i lagunari: “Perdere questa partita dà grande rammarico, le azioni del Cosenza nascono da un errore nostro. La prestazione globalmente meritava un risultato diverso, ci sarebbe stato rammarico anche nel pareggiarla. C’era una atmosfera importante allo stadio. Certe cose dobbiamo limarle, abbiamo lavorato sulla fase di possesso. Dovevamo finalizzare meglio, se non fai gol può succedere di tutto. Per provare a giustificare posso dire che la volontà di vincere ti porta ad avere uno scompenso. Mi è piaciuto che in fase di non possesso la squadra abbia fatto bene. Abbiamo sbagliato qualcosa in uscita. Nel complesso c’è stato qualche errore, ma dentro doveva essere un risultato diverso”.
“Nel primo tempo avevamo sei giocatori verso la porta avversaria – prosegue il tecnico dei rosanero -, nella ripresa ne abbiamo aggiunto uno ma con un equilibrio posizionale. La percezione era che il gol stava per arrivare. Non siamo riusciti a essere qualitativi come volevamo essere. Su Canotto dovevamo accorciare prima. La volontà di vincere c’era, la spinta del pubblico ti portava ad andare con tanti giocatori in avanti. Se l’indirizzo è quello, però, altre volte saremo premiati”.
“Penso che giochiamo con tre attaccanti che hanno caratteristiche diverse. Se andate a vedere, qualche variante c’è sempre nell’occupazione degli spazi, ad esempio con un centrocampista. Avevo pensato anche a Soleri, poi ho preferito Mancuso che attaccava bene il secondo palo”, dice ancora Corini in merito alla gara con il Cosenza. La sconfitta arrivata nei minuti di recupero con un grandissimo gol di Canotto è ancora viva tra le fila dei rosanero.
Verso il Venezia
Corini, intanto, è già proiettato alla sfida di martedì, dove non avrà particolari assenze ipotizzate al triplice fischio dopo Palermo-Cosenza: “I ragazzi che hanno avuto problemi fisici stanno tutti bene. Insigne ha subito solo un pestone, Henderson aveva i crampi e Pigliacelli sta bene. Brunori era scuro in volto? Tutti eravamo così. È fisiologico, come i tifosi anche noi eravamo delusi e lui lo ha certificato da capitano. Il suo atteggiamento mi piace, noi sosteniamo lui e lui deve sostenere la nostra idea”.
“Penso che Brunori se c’è profondità da attaccare è un giocatore importante – dice ancora l’allenatore in merito al capitano dei rosanero che non ha ancora trovato il gol -. L’ha utilizzata anche quest’anno come caratteristica, io vorrei farlo crescere su alcune giocate venendo fuori e lui lo sta facendo. È stato sfortunato rivedendo le partite. Mi piace che sia lì dove c’è la possibilità di fare male. Spesso gli faccio l’esempio di Inzaghi, lui deve focalizzare quelle azioni lì. Deve avere la capacità di leggere il gioco”.
“Sulla formazione ci sto ragionando, c’era molto caldo con il Cosenza ed è stata una gara molto stancante. Farò una valutazione, per il valore del Venezia, oggettiva. Ho ancora un po’ di tempo per valutare la cosa – dice Corini -. Io penso che perdere fa sempre male, il giorno dopo ancora peggio. Dobbiamo trasformare questa amarezza in energia e nell’allenamento di oggi ho visto questo. Come dico a loro, non è che vinciamo una o due partite e mostri chissà quale entusiasmo. In questo momento, vista la prestazione, dobbiamo pulire la sconfitta e orientarci alla prossima partita”.
Ultime battute
Edoardo Soleri, l’uomo dei gol da subentrato, non ha trovato spazio contro i calabresi: “Soleri mi dà sempre dei pensieri, si allena sempre bene ed è impattante quando entra. Deve avere fiducia, lo ritengo una grandissima risorsa e so che posso contare su di lui”.
“Il Venezia è una squadra importante – ammette Corini -. Hanno confermato tutti i giocatori centrali e hanno preso calciatori di qualità anche dalla Serie A. Hanno consolidato un lavoro che avevano già fatto bene l’anno scorso. Siamo anche noi curiosi di vedere come andremo a paragonarci a loro. Abbiamo voglia di ripetere prestazioni già fatte bene l’anno scorso ma con un risultato diverso”.
“La partita successiva a una sconfitta è sempre un momento importante. Se fai prestazione come contro il Cosenza in genere fai risultati. Giocare noi venerdì sera e loro sabato un vantaggio? Farei cambio con loro, meglio giocare di sabato alle 14.00 che significa essere a cena a casa”, ha concluso l’allenatore del Palermo.