PALERMO – Gian Piero Ventura vede un futuro certamente roseo per la sua Nazionale. Il commissario tecnico, intervistato dai colleghi di Sky Sport 24, ha parlato dei suoi primi cinque mesi di guida dell’Italia, facendo capire di aver mantenuto lo stesso atteggiamento e la stessa mentalità avuti durante una lunga carriera alla guida di squadre ci club: “Sicuramente non sono cambiato da quando guido la Nazionale, sono un allenatore consapevole delle difficoltà, ma impregnato di entusiasmo. Abbiamo iniziato un percorso importante, non solo per qualificarsi ai Mondiali, ma per creare i presupposti perché i Mondiali diventino importanti. Se avessi avuto dubbi o incertezze non avrei accettato l’incarico. Sono soddisfatto di quanto fatto finora. E ancora più giovane è la squadra andata in campo contro la Germania, non dimentichiamo che l’ultima amichevole contro i tedeschi era finita 4-1 per loro. A Milano non abbiamo concesso niente”.
Ventura parla anche del fatto che un allenatore deve sempre seguire la propria strada, indipendentemente dalla squadra che allena: “Se il tecnico non ha idee proprie, e non trasmette concretezza di idee, viene scoperto subito. Io credo che la figura e il lavoro che deve essere fatto bisognava farlo; nel momento in cui non è arrivato Lippi, mi sono accollato oneri e onori. Ho assunto indirettamente il lavoro che avrebbe dovuto fare Lippi. E’ una cosa gratificante ma, negli ultimi quattro mesi, sono rimasto a casa solo 4 giorni. Il risultato quello di avere smosso le acque. “.