Venturi scrive a Lombardo:| "No alla nomina di Nicosia" - Live Sicilia

Venturi scrive a Lombardo:| “No alla nomina di Nicosia”

La scelta del nuovo dirigente generale, spiega Venturi, va contro il "blocca-nomine" e la necessità che il governo si occupi solo di ordinaria amministrazione. E la nomina sarebbe anche inopportuna: il dirigente ha collaborato con l'Asi di Agrigento, dove sono stati recentemente licenziati in tronco alcuni dirigenti con l'accusa di aver "chiuso un occhio" nei confronti di alcune aziende in odor di mafia.

"Violate tre leggi in un colpo solo"
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“Ecco perché ho detto di no alla nomina di Francesco Nicosia”. Marco Venturi mette tutto nero su bianco, in una lettera inviata al presidente della Regione Raffaele Lombardo, ai colleghi assessori, ma anche alle procure di Palermo e Agrigento, oltre che alla procura generale della Corte dei Conti. La nomina contestata da Venturi è quella del dirigente generale del dipartimento Attività produttive. Lombardo, in occasione della penultima giunta di governo, ha scelto per quel ruolo Francesco Nicosia, al momento capo di gabinetto dell’assessore Gaetano Armao.

E i motivi del “no” espresso già durante quella giunta da Venturi, sono stati chiariti, come detto, in una lettera dai toni fermi e chiari. Intanto, la nomina di Nicosia non farebbe che aggirare la cosiddetta “legge blocca-nomine”.

Ma non solo, Venturi sottolinea anche il fatto che il governo, dopo le dimissioni di Lombardo, può operare solo per “l’ordinaria amministrazione”. La nomina di un dirigente generale non rientrerebbe, secondo Venturi, in questa fattispecie e non sarebbe ravvisabile, in questo caso, “necessità ed urgenza di procedere a siffatta nomina – scrive l’assessore – stante che il Dipartimento cui è riferita la stessa è già retto ad interim fin dall’ottobre 2011 e che, già dall’aprile 2012 – prosegue Venturi – lo scrivente aveva avanzato formale richiesta di nomina del nuovo D.G. Senza avere, tuttavia, alcun riscontro”.

In ultimo, Venturi ricorda che in base alla legge 10 del 2000, l’incarico di dirigente generale, può essere conferito su proposta dell’Assessore competente. “Proposta che, come noto, con riguardo al predetto Dr Nicosia – scrive Venturi – non è mai pervenuta dallo scrivente, con l’ulteriore conseguenza di non potere ritenere conforme alla legge un’eventuale designazione e/o proposta effettuata da chiunque altro non ne abbia la prevista ‘competenza’”.

Insomma, questa nomina violerebbe, secondo l’assessore, addirittura tre norme in un colpo solo: “E infatti – precisa Venturi – non ho alcuna intenzione di firmare il contratto al dottor Nicosia: significherebbe disattendere delle leggi approvate da un parlamento, cioè dal popolo siciliano. Anzi, per me quella indicazione è già nulla. Deve essere l’assessore, a fare la proposta e la giunta, casomai, può dare un diniego motivato. E al di là degli aspetti giuridici, la scelta di nominare adesso, a poche settimane dalle elezioni un dirigente generale, dopo che quel ruolo è stato retto a interim dal 2011, mi sembra quantomeno ridicolo. Spero quindi – conclude Venturi – che questa proposta venga ritirata: si vada alle elezioni, e poi il nuovo governo sceglierà i nuovi assessori e i nuovi dirigenti generali”.

Ma nella lettera di Venturi, oltre ad aspetti puramente “normativi” ecco spuntare anche una valutazione sull’opportunità della scelta proprio di Nicosia, “riguardo ai pregressi rapporti tra il Dr Nicosia ed il Consorzio Asi di Agrigento, in considerazione delle delicatissime vicende di cui il dipartimento Attività produttive dovrà occuparsi relative proprio alle ben note problematiche che hanno coinvolto il menzionato Consorzio Asi di Agrigento”. I “pregressi rapporti” tra Nicosia e l’Asi di Agrigento, riguarderebbero la presenza del dirigente tra i componenti della commissione di collaudo del consorzio agrigentino, dal 1992 al 2004, per il primo stralcio dei lavori di completamento infrastrutturale dell’agglomerato industriale “Aragona-Favara” il cui importo era di 25 miliardi di lire.

Le “ben note problematiche” che coinvolgono l’Asi di Agrigento, invece, riguardano il “caso” dei dirigenti licenziati in tronco dal commissario straordinario Alfonso Cicero. L’ex dirigente generale Antonino Casesa, l’ex dirigente responsabile dell’ufficio tecnico Salvatore Callari e l’ex dirigente responsabile dell’ufficio contabile Rosario Gibilaro, già sospesi da alcuni mesi, sono stati licenziati perché, a detta dell’assessorato, avrebbero “operato in modo scellerato, irresponsabile, illecito e, per quanto riguarda Casesa e Callari, hanno lasciato indisturbate di operare nelle zone industriali – con l’inaccettabile ‘gioco’ dei ritardi amministrativi e delle omissioni – diverse aziende ritenute colluse ed in odore di mafia”. Accuse definite “infamanti” dai dirigenti delle Asi, che hanno replicato: “Contesto – ha detto Casesa – tali infondate affermazioni e, al contrario, sono in grado di documentare tutta l’attività da me svolta. Ho piena fiducia che il giudice del lavoro mi reintegrerà. Ritengo – ha aggiunto – che ci sia la volontà politica di decapitare l’Asi di Agrigento”. In questo clima, insomma, giunge la nomina di Nicosia, con un passato di collaborazione proprio con quel consorzio finito nell’occhio del ciclone.


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