TAORMINA (ME) – “Celebriamo l’avvio di un lotto di lavori inserito in un programma più ampio, che vede finalmente la Sicilia al centro degli investimenti infrastrutturali per il miglioramento dei trasporti. Ereditiamo una situazione pesante, dovuta a una storia che ha visto la Sicilia come una terra quasi abbandonata in tema di collegamenti. Ma oggi abbiamo un alleato importante: non credo che la nostra Isola abbia mai avuto al fianco un ministro come Matteo Salvini, attento quotidianamente ai problemi dei siciliani. Sulle opere in corso il presidente della Regione e il ministro eserciteranno una funzione di controllo costruttivo, non sanzionatorio. Spero che si possa finalmente cambiare passo”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo a Taormina alla cerimonia per l’inizio dei lavori sulla tratta Taormina-Fiumefreddo, lungo la linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, alla presenza del ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini. Tra i partecipanti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò.
Schifani: “Paghiamo ancora le ferite di troppi anni di trascuratezza”
“Saremo vigili sul rispetto dei tempi – ha aggiunto il presidente Schifani – perché paghiamo ancora le ferite di troppi anni di trascuratezza. Questa attività si aggiunge all’impegno concreto del governo regionale per combattere altre due battaglie importanti: quella contro il caro-voli e quella sul miglioramento del collegamento autostradale Palermo-Catania, arteria strategica che collega la Sicilia occidentale e quella orientale e per la quale Anas si è impegnata a cambiare strategia per imprimere un’accelerazione ai cantieri. In entrambi i casi siamo a una svolta”.
Ferraris: “Tangibili miglioramenti alla mobilità in Sicilia”
“La nuova tratta a doppio binario tra Giampilieri e Fiumefreddo, i cui lavori termineranno presumibilmente nel 2029, e la cui relativa attivazione avverrà nel 2030, apporterà dei tangibili miglioramenti all’intera mobilità dell’isola e in particolare alla linea Messina-Catania. Infatti, l’attuale tragitto pari a un’ora e 15 minuti verra’ ridotto di ben 30 minuti, accorciando i tempi di viaggio a soli 45 minuti”. Lo ha detto l’amministratore delegato del gruppo Fs italiane, Luigi Ferraris, all’inaugurazione dei lavori ferroviari a Taormina. Si realizzeranno così – ha aggiunto – le condizioni per aumentare il numero e la frequenza delle corse e per sviluppare un servizio capace di assicurare la regolarità e la puntualità dei treni passeggeri e merci. Aspetti questi non trascurabili, se consideriamo che Catania con il suo aeroporto rappresenta un punto di snodo fondamentale per l’intera isola”.
“Il cantiere fa parte del progetto di potenziamento dell’itinerario Palermo-Catania-Messina”
“L’importanza dell’intervento – ha osservato Ferraris – va ben oltre, perché questo cantiere fa parte del progetto di potenziamento dell’intero itinerario Palermo-Catania-Messina, un investimento di oltre 11 miliardi di euro per una linea destinata a diventare la principale arteria ferroviaria della Sicilia, fondamentale per la mobilità e per una migliore connessione delle zone interne. Se ci spingiamo poi fuori dai confini dell’Isola, non possiamo non cogliere l’ulteriore significato della linea Palermo-Catania-Messina, in una prospettiva di sviluppo nazionale e addirittura europea”.
“E’ chiaro che oggi la continuità territoriale e l’integrazione – ha sottolineato Ferraris – rappresentano due elementi fondamentali per l’intero sistema trasporti e noi, come gruppo Fs, non possiamo che investire in tale prospettiva: l’apertura di questo fondamentale cantiere lo dimostra, così come lo dimostra la riapertura del dossier Ponte sullo Stretto, il cui iter di realizzazione si è di nuovo messo in moto grazie alla determinazione del ministro Salvini e del governo e grazie al proficuo confronto tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministero dell’Economia e delle Finanze, la Regione Siciliana, la Regione Calabria e il gruppo Fs, con le sue società del Polo Infrastrutture – Rfi, Anas e Italferr”.
Salini: “La nostra esperienza per realizzare il Ponte sullo Stretto”
“Vedo oggi in questo cantiere tanti giovani e volti che ho già incontrato nei nostri cantieri del Nord Italia come il Terzo Valico e il Brennero, siciliani e calabresi che hanno finalmente un lavoro nella loro terra. Abbiamo previsto proprio in Sicilia una fabbrica dei conci modernissima automatizzata, un esempio nel mondo, e con il gruppo Fs intendiamo creare uno stabilimento per il riutilizzo delle frese a cui possiamo dedicare competenze tecnologiche uniche al mondo”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, all’avvio dei lavori sulla tratta Fiumefreddo-Taormina/Letojanni, parte del progetto di potenziamento della linea ferroviaria ad alta capacità Palermo-Catania-Messina.
“Oggi Webuild è il più grande operatore di tunneling con 32 Tbm, e altre 60 da comprarne – ha aggiunto – mi piacerebbe che questa terra diventasse il posto in cui rimetterle a nuovo, o addirittura costruire. Bisogna dare ai ragazzi non solo un mezzo di trasporto, ma soprattutto speranze e un futuro per i loro figli. La sfida stessa di collegare Calabria e Sicilia con il Ponte sullo Stretto di Messina è un cambio storico che dà ai giovani una prospettiva diversa. Siamo azienda di sistema del Paese, con la partecipazione statale tramite Cdp nel nostro capitale. Abbiamo già realizzato i più grandi ponti al mondo e mettiamo a disposizione la nostra esperienza per realizzare questo sogno di collegamento di un’importantissima regione”.
Schifani: “La Sicilia sosterrà anche economicamente il Ponte sullo Stretto”
“La Sicilia vuole fortemente il Ponte. Lo sosterrà anche economicamente al di là del sostegno socio-politico. E’ un’opera alla quale, devo dire, non possiamo ormai più rinunciare”, ha detto Schifani. “Condivido le parole di Salvini e ritengo che sia giunto il momento di poter iniziare. Contiamo su una velocizzazione di tutti i tempi. Abbiamo ascoltato l’impostazione data dal Governo sulle ipotesi di decreto legge. Giuridicamente ritengo che sia una soluzione sostenibile perché ipotizzare una nuova gara comporterebbe un decorso di tempo che non ci possiamo consentire. Fermo restando che ci si deve muovere nel solco della piena legalità, della legittimità, ritengo che questa traccia che è stata annunciata da Salvini come impostazione di decreto abbia tutti i crismi della legittimità”.