"Vicepresidenza, malafede Idv| Faremo ostruzionismo in Aula" - Live Sicilia

“Vicepresidenza, malafede Idv| Faremo ostruzionismo in Aula”

Il consigliere del Pdl, Giuseppe Milazzo (nella foto), ribadisce che Idv aveva assicurato che non avrebbe preso parte alla partita della seconda vicepresidenza di Sala delle Lapidi. E annuncia ostruzionismo a oltranza.

CONSIGLIO. GIUSEPPE MILAZZO (PDL)
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Sconfitto per un solo voto nella corsa alla vicepresidenza di Sala delle Lapidi e considerato da Idv l’emblema dell’ultimo decennio targato Diego Cammarata. Giuseppe Milazzo, consigliere del Pdl, annuncia ostruzionismo in Aula e rivela: “Scavone ci aveva assicurato che non avrebbero fatto accordi con l’Udc e che non c’erano veti su di me. Mi metterò di traverso a tutto, a meno che il sindaco Orlando non venga in consiglio a dirci cosa è urgente e cosa no”.

Consigliere, Pippo Russo, il segretario provinciale di Idv, la considera legato al passato rappresentato da Cammarata, tanto da impedirle l’elezione. Condivide questa definizione?
“Pippi Russo potrà anche pensare che Cammarata abbia amministrato male, ma non mi risulta sia stato un disonesto o un mafioso. Non mi spiego, quindi, il tono poco gradevole di Russo. Anche io potrei dire che fortunatamente non ho avuto l’appoggio di uno come Pippo Russo, ma non è questo il punto. In occasione dell’elezione dei vicepresidenti è accaduto qualcosa di molto grave”.

Cioè?
“E’ una di quelle vicende che danno la misura dell’arroganza del sindaco Orlando e della sua parte politica e dell’indifferenza che i suoi atti e comportamenti provocano su tutti. E quando dico indifferenza, non parlo naturalmente di disinteresse. Insomma, Orlando e i suoi uomini possono dire e fare qualunque cosa, anche priva del minimo senso della democrazia e delle istituzioni, e questo non provoca alcuna reazione. Tutto è loro consentito, anche di contribuire con il loro voto ad eleggere il vicepresidente del consiglio che non è quello candidato dalle forze di minoranza. Nessuno si indigna e tutto passa come se non fosse successo nulla. Qui è stata violata una prassi consolidata mai disattesa in consiglio comunale e che risponde ad una regola fondamentale della democrazia, che è il rispetto della minoranza. Ma la cosa più grave sta nelle motivazioni addotte da Pippo Russo e Aurelio Scavone che, candidamente, hanno affermato che il loro intervento era giustificato dall’esigenza di imporre una ‘discontinuità’ con Cammarata. Ma siamo impazziti? Una vera e propria pulizia etnica. Ora, io capisco la contrapposizione politica ma questo è davvero fuori misura. Orlando e i suoi uomini vogliono giocare una partita nella quale vogliono pure scegliere i giocatori della squadra avversaria. Dico che sarebbe meglio che si facessero i fatti loro, e se ritengono di volere marcare una discontinuità nessuno glielo può impedire”.

L’hanno anche additata come emblema della vecchia politica…
“Non so se, a 34 anni, la rappresento, di sicuro la mia prima esprienza l’ho fatta nella Rete e ho lasciato il professore Orlando quando non si è più candidato, iniziando così la mia esperienza nel centrodestra. Ma se fanno un po’ di attenzione, gli amici dell’Idv troveranno nel proprio gruppo consiglieri che fino a due mesi fa rivendicavano una vicinanza a Totò Cuffaro e al Pdl e, se si spostano di pochi metri in Aula, scopriranno che non hanno votato me che sono un uomo di Cammarata, ma hanno trattato la vicepresidenza con uno come Giulio Cusumano che è stato prima assessore di Cammarata e poi con Lombardo. E nell’Udc c’è anche il senatore Enzo Galioto. E se continuiamo ancora, troviamo come segretario cittadino dell’Udc Antonino De Lisi, nominato allora all’autorità portuale in rappresentanza del sindaco. Sull’onestà di queste persone non pongo dei dubbi, ma basta cambiare giacchetta per diventare puri?”.

Lei in Aula ha dichiarato che c’era un impegno dell’Idv nel non immischiarsi nell’elezione della seconda vicepresidenza. Lo conferma?
“Certo. Pippo Russo, mi spiace dirlo, è in malafede. Il capogruppo del Pdl aveva specificamente chiesto al capogruppo di Idv se c’erano preclusioni sulla mia candidatura, oppure se c’erano accordi con lUdc. E Scavone ha smentito entrambe le cose. E aggiungo che la mia candidatura non viene fuori da promesse o prebende, ci siamo riuniti con le minoranze e per non fare inciuci abbiamo svolto primarie a scrutinio segreto. E ci siamo sforzati di compattarci quando abbiamo saputo dell’inciucio fra Udc e Idv fatto trasparire dal capogruppo Cusumano. La vicepresidenza è una rappresentanza delle minoranze, non riceve indennità e non è il vicario. E devo dire che mi ha anche stupito il presidente Totò Orlando, votato quasi all’unanimità. Ha accettato i voti del centrodestra e poi ha deciso di entrare nell’agone politico esprimendo preferenze per la vicepresidenza”.

Il Pdl ha annunciato ostruzionismo. Ce lo conferma?
“Per quanto mi riguarda, ho chiuso ogni forma di dialogo con chi discrimina la mia storia. Non discuterò o siederò al tavolo con chi mi ritiene un criminale. Preannuncio che ritarderò ogni atto deliberativo, se non verrà il sindaco in persona a manifestarne urgenza e necessità. Però voglio rivolgere una domanda al sindaco”.

E quale?
“Ha dichiarato alla stampa di avere scritto a Monti sulle emergenze di Palermo. Se vuole rendere servizio alla città, pubblichi una copia della lettera e non la occulti”.

E perché dovrebbe occultarla?
“Perché ho chiesto a tutti, al Comune, di questa lettera e nessuno ne sa nulla. Il sindaco ha anche rivelato alla stampa cosa ha trovato a Palermo. Pensavo che avesse trovato il dissesto finanziario o una macchina burocratica disorganizzata, e invece leggo che ha trovato divani rotti, orologi non funzionanti, televisori e lettere recapitate in ritardo. Ma per riparare un divano e recapitare una lettera urgente, c’era bisogno di eleggere Orlando o si poteva votare un tappezziere o un orologiaio?”.

 


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