PATERNO’ (Catania). Vincenzo ha sì e no altri quindici giorni di autonomia. E’ talassemico allo stato più avanzato e la trasfusione di sangue è l’unica medicina che può tenerla in vita. L’ultima è stata effettuata lo scorso 28 dicembre. E già da oggi si è entrati in una fase parecchio critica. Le ricerche per ritrovare il 22enne paternese Vincenzo Calcagno Giarrusso proseguono. E proseguono con insistenza. Così come con insistenza si susseguono gli appelli dei genitori e degli zii (con i quali viveva): “Chiunque lo abbia visto, chiunque sappia: parli. Faccia sapere qualcosa”. Sino a questo momento, però, nulla di concreto se non qualche “avvistamento” che potrebbe ridare linfa e speranza al ritrovamento di Vincenzo. C’è, ad esempio, una segnalazione che giunge da Agrigento. Una donna, dopo avere assistito all’ultima puntata di “Quarto Grado”, sostiene di essere certa di avere incrociato sui gradoni di una via della città, Vincenzo. Sarebbe lui, il ragazzo del quale si sono perse le tracce. Gli avrebbe pure chiesto dei soldi: “Non stava bene. Aveva il piercing al sopracciglio e gli orecchini: sono convintissima che si tratti di lui”, spiega. I militari della Compagnia locale si sono messi subito in moto. Hanno setacciato bar, chiesto in giro, fatto vedere la foto di Vincenzo. Alla fine, però, nessun riscontro. Anche a Paternò i carabinieri proseguono le ricerche. Hanno verificato nuovamente che il conto del Bancoposta non sia stato utilizzato; interrogato alcuni conoscenti. Ma niente. Niente di niente.
Vincenzo, era diventato papà da due mesi ma gli è stato negato di vedere e riconoscere il piccolo dopo la rottura con quella che è divenuta la madre del suo piccolo Matteo. Che la sua scomparsa sia legata a questo fatto? Impossibile dirlo.
Ieri una troupe di “Chi l’ha visto” è stata a Paternò per tentare di capirci qualcosa. Anche sulla scorta di altre segnalazioni che vedrebbero Vincenzo una volta a Roma, un’altra a Vicenza, un’altra ancora a Catania: “Segnalazioni senza fondamento”, confidano fonti vicine ai carabinieri. Ed allora, il mistero sulla scomparsa del 24enne paternese si infittisce. Ma il tempo passa. E quella benedetta trasfusione deve avvenire entro breve tempo. “Chiunque lo abbia visto o sappia qualcosa, parli”: parole che riecheggiano con forza e tristezza. Le ricerche, intanto, proseguono.