Violenza nei pronto soccorso |Razza: "Misure stringenti" - Live Sicilia

Violenza nei pronto soccorso |Razza: “Misure stringenti”

Ecco cosa è stato deciso.

comitato ordine e sicurezza
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CATANIA – “Abbiamo immaginato delle misure ancora più stringenti proprio per il pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Catania come il divieto d’accesso anche per gli accompagnatori del paziente in visita. È un atto che potrà risultare impopolare, ma oramai la riteniamo l’unica strada utile per fronteggiare questa recrudescenza di episodi violenti. Ringrazio il prefetto di Catania per la sensibilità mostrata al tema e sono grato alle forze di polizia che hanno stabilito di incentivare il servizio di pattugliamento nell’area del Vittorio Emanuele”. Lo dice l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza al termine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Silvana Riccio dopo il tentativo di aggressione nei confronti di una medico del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Al vertice, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, hanno preso parte anche i commissari delle aziende ospedaliere catanesi ed il neo assessore comunale alla Sanità, Giuseppe Arcidiacono. Ieri pomeriggio Razza ha effettuato un sopralluogo a sorpresa al pronto soccorso del Vittorio Emanuele incontrando i medici e gli operatori sanitari in servizio nella struttura.

Di seguito la nota stampa inviata dalla Prefettura, che pubblichiamo integralmente. 

Nella giornata  odierna si è tenuta una riunione  di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Prefetto di Catania Silvana Riccio, alla presenza dell’Assessore alla Salute della Regione Siciliana, avv. Ruggero Razza, del Direttore Generale dell’A.S.P. e dei Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele, dell’Ospedale Cannizzaro e dell’Ospedale Garibaldi, nel corso della quale sono state individuate, in  relazione all’episodio di tentata aggressione ai danni di un Dirigente medico in servizio al Pronto Soccorso del P.O. ”Vittorio Emanuele”, ulteriori misure per garantire maggiori livelli di sicurezza da adottare presso i presidi socio-sanitari.

Nel corso della discussione è emerso che già in tre presidi ospedalieri di pronto soccorso esiste un posto di polizia e precisamente: presso Ospedale Vittorio Emanuele, Ospedale Garibaldi Centro e Ospedale Cannizzaro.

Esaminato, unitamente ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine (Questore, Comandante provinciale dei Carabinieri e Comandante provinciale della Guardia di Finanza), l’episodio verificatosi lo scorso 20 luglio presso l’Ospedale Vittorio Emanuele, è emerso che il dispositivo di sicurezza già esistente ha risposto prontamente, e la fattispecie è stata unanimemente ricondotta ad un mancato rispetto delle regole. Ciò nonostante, il Prefetto ha reso noto che si è comunque deciso di porre in essere i seguenti ulteriori interventi:

  1. Intensificazione del supporto delle Forze dell’Ordine alla vigilanza privata, con l’attivazione di una nuova pattuglia dedicata in servizi di vigilanza soprattutto nelle ore serali e di maggiore affluenza presso il pronto soccorso e, in particolate, presso il presidio del Vittorio Emanuele;
  2. Rimodulazione, da parte delle Aziende ospedaliere, dell’organizzazione del Pronto Soccorso per ridurre i tempi di attesa e ottimizzare l’erogazione delle prestazioni sanitarie.

L’assessore Regionale alla Salute, preso atto della situazione di emergenza in cui versa il presidio OVE, ha anticipato l’adozione di un nuovo modello organizzativo che, insieme all’ottimizzazione dell’organizzazione già presente, prevede l’accesso agli ambulatori esclusivamente ai pazienti presenti in pronto soccorso.


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