CATANIA – Un viaggio nel mondo attraverso la musica, un volo geografico ma anche temporale. I ritmi dei diversi continenti, ma anche di epoche lontane e vicine. I Violinisti in Jeans, si sono superati, per il loro Gran Concerto di Natale. Due ore e mezzo di spettacolo, ininterrotto, che ha avuto il suo culmine nella difficile esecuzione del ‘Volo del Calabrone’ e il ‘Capriccio numero 20 di Paganini’. Oltre 60 artisti si sono alternati sul palco del Teatro Metropolitan. Aperto il sipario il ritmo convulso dei percussionisti Free Mallets diretti da Simone Bruno insieme agli effetti audio e video, hanno raffigurato la catastrofe apocalittica annunciata e superata del 21 dicembre: (oltre) la fine del mondo, tra lampi e tuoni, i due Violinisti hanno fatto ingresso sul palcoscenico accolti dagli applausi del numerosissimo pubblico presente. Nel loro frac ‘in jeans’ hanno suonato, saltellando naturalmente, il loro straordinario repertorio. Accompagnati dallo scatenato Maestro Franco Lazzaro, Antonio e Angelo hanno viaggiato nei meandri della storia della musica, da Back ai Simply Red. Emozionante le esecuzioni di ‘In cerca di te’ e ‘I sogni son desideri’ con la voce sublime della cantante e attrice Rossella Cardati. Il gruppo di ballerini de L’Ecole de danse Emilstef dei maestri Emiliana e Stefano Grasso, hanno creato coreografie che hanno reso ancora più suggestivi alcuni momenti musicali. Come il balletto ispirato ai riti e ai ritmi tribali dell’Africa eseguito insieme al percussionista Jhonnys Bawcon.
L’atteso brano “Allegretto”, cavallo di battaglia, dei maestri di Violino e Viola è stato introdotto dal suonatore catanese di Hang, Marco Selvaggio. In Europa solo due o tre musicisti suonano questo rarissimo strumento.
Non poteva mancare un tributo al re del pop Michael Jackson, con uno straordinario piccolo ballerino da “Moon walk”. Metropolitan trasformato in Milonga con i tangheri Massimiliano e Antonella Milone, che hanno danzato sulle note di Libertango. Lo spettacolo, prodotto e diretto da Francesco Grasso per Area Manager Artisti, è stato dedicato alla memoria del grande musicista, appena scomparso, Salvatore Caltabiano, che insieme al figlio Fabio hanno accompagnato tutta la carriera musicale dei Violinisti. Un momento di silenzio e commozione per uno dei pochi, al mondo, che accordava i pianoforti grazie alla finezza del suo orecchio. Un applauso: “Ciao Turi”.
Un grazie anche al liutaio Gaetano Seminara, che è riuscito – quasi al fotofinish – a consegnare ad Antonio Macrì un violino elettroacustico realizzato alla “vecchia maniera”.
Nel finale Antonio e Angelo hanno augurato buone feste con una compilation di grandi successi di Natale, eseguiti insieme ai piccoli allievi dei due Violinisti. Un coro di angeli per ritornare ad essere bambini nel 2013.
La chiusura è stata un abbraccio agli spettatori: correndo e saltellando i Violinisti hanno suonato, scendendo dal palco, tra le poltrone e i corridoi della platea. A pieno contatto con l’essenza di un artista: il pubblico.