Vitiello: “Siamo delusi | Pronti a dare tutto” - Live Sicilia

Vitiello: “Siamo delusi | Pronti a dare tutto”

Il difensore del Palermo ha parlato della situazione difficile dopo l’ennesimo ko con il Cagliari.

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PALERMO – Roberto Vitiello è tornato a far parte dell’undici titolare di Diego Lopez contro il Cagliari, da tutti indicati come l’ultima vera possibilità di avvicinarsi all’Empoli e, di conseguenza, alla salvezza, ma ancora una volta il Palermo è tornato a casa a mani vuote. A due giorni dal match contro i sardi che, di fatto, condanna i siciliani, l’esperto difensore centrale rosanero ha parlato in conferenza stampa: “È evidente che è stata una bella batosta. Era uno degli ultimi bonus che avevamo per avvicinarci all’Empoli, ma non parliamo di resa perché mancano ancora due mesi e fino a quando ce ne sarà la possibilità, la squadra continuerà a lottare seppur con i suoi limiti”.

Contro il Cagliari l’ennesima occasione in cui i rosa sono passati in vantaggio per poi essere recuperati: “Difficile fare un’analisi in questo senso. C’è da dire che dall’inizio dell’anno diciamo che la squadra ha dei limiti tecnici e caratteriali. Non c’è un errore che commettiamo e che possiamo risolvere per migliorare: ci sono dei limiti e il discorso è un po’ più ampio. Sappiamo dall’inizio della stagione che la situazione è questa. Alcune volte siamo andati oltre i nostri limiti ed è andata bene, tante altre volte invece è andata male”.

I limiti dei giocatori a disposizione di mister Lopez sono saltati agli occhi sin dall’inizio del campionato, ma con le partenze a gennaio di Hiljemark e Quaison la rosa a gennaio si è addirittura indebolita. Ma sul fatto che la squadra si sia sentita abbandonata dalla società, Vitiello sceglie di non rispondere: “Non voglio entrare in merito perché io sono un calciatore. Sono stato onesto nel dire che abbiamo dei limiti, ma non posso rispondere a questa domanda, bisogna porla ad altre persone, non a me”.

La situazione di classifica deficitaria e la continua mancanza di risultati ha deluso fortemente la tifoseria, che contesta società e calciatori, alcuni dei quali sono anche stati ritenuti dei “mercenari”: “Adesso è normale che i tifosi siano delusi e che ci sia rabbia nei nostri confronti, ma la maglia la indossiamo noi e la faccia ce la mettiamo noi – ha spiegato il difensore campano –. A fine partita eravamo molto delusi, siamo i primi ad esserlo. Vi garantisco che dopo sconfitte come quella col Cagliari è difficile tornare a casa. Sono delusioni che ci portiamo in famiglia. La gente questo non può saperlo perché ci vede solo in campo e non fuori”.

I giochi sembrano ormai chiusi ed il Palermo, superato domenica scorsa anche dal Crotone, è prossimo a sfidare il Milan a “San Siro”: “È una situazione che brucia tanto. Non portare a casa punti la domenica fa male. Non riuscire a vincere in casa fa ancora più male. Tanta gente ci sostiene e mandarla a casa senza soddisfazioni non è bello – ha proseguito Vitiello –. Con quale spirito affronteremo il Milan? Non è vero che adesso abbiamo la testa più libera, qui non è finito nulla. Sappiamo di affrontare una big e dovremo fare una partita perfetta. Il Milan sta attraversando una situazione di crisi e quindi ci proveremo. Vogliamo fare il miracolo”.

L’esperto centrale di difesa del Palermo, in scadenza alla fine della stagione, parla anche del suo futuro, che potrebbe essere ancora a tinte rosanero: “Adesso è un momento in cui si sta aspettando un passaggio di consegne, quindi tutti gli altri discorsi sono passati in secondo piano. Non abbiamo ancora affrontato l’argomento, ma non ho mai fatto problemi di categoria, conta il progetto. Adesso ci sarà questo passaggio di consegne, poi si valuterà e si parlerà di contratto”.

Spesso lasciato in panchina da mister Lopez, Vitiello poi confessa di aver voluto giocare di più per dare una mano ai suoi compagni in campo: “Sinceramente ogni giocatore spera di metterci sempre la faccia. Tante volte avrei voluto essere in campo e dar battaglia, ma tante volte non ne ho avuto l’opportunità. Dispiace non aver partecipato a tante partite, ma dipende dalle scelte tecniche ed io rispetto le scelte dell’allenatore. In squadra ci sono più capitani? Oggi stare a parlare di questioni personali mi sembra veramente assurdo. Abbiamo tanti di quei problemi che preferirei parlare di altro – ha aggiunto Vitiello –. Poco importa se la fascia la porto io, Rispoli o altri. Mi va bene che sia il capitano anche l’ultimo arrivato se dovesse essere questa la condizione per salvarci”.

Dopo la partita di Udine, il neo presidente Paul Baccaglini aveva additato qualcuno all’interno del gruppo, che in campo dava quasi l’impressione di non essere attaccato alla maglia, ma Vitiello non è dello stesso avviso: “Quando le cose vanno male, è sempre facile dire questo. Però io posso dire che c’è un gruppo di ragazzi che viene ogni giorno a lavorare duramente. Io difenderò sempre i miei compagni, sia che siano amici o nemici. Questa è una cosa che ha detto il presidente, io non dirò mai che un mio compagno non merita questa maglia. Adesso non buttiamo a mare nessuno”.

A otto giornate dal termine le residue speranze di salvezza dei rosanero rimangono appese alla sola matematica: “Diego Lopez può puntare sui più esperti? Puntare sui giocatori più pronti da qui alla fine può essere una scelta giusta – ha detto Vitiello –. Il mister, come noi, vuole provare a fare un’impresa. Noi non alziamo bandiera bianca perché abbiamo un impegno morale e professionale nei confronti di noi stessi e nei confronti dei tifosi. Se siamo all’altezza della Serie A? La classifica non è mai bugiarda: se siamo lì, vorrà dire che ce lo siamo meritati – ha proseguito il centrale di difesa –. Detto ciò, bisogna ricordare che siamo stati sfortunati in alcune partite, ma è evidente che per quello che abbiamo fatto finora meritiamo questa classifica. Ciò non toglie che in queste otto partite daremo tutto per provare a ribaltare la situazione. Tutte le ultime quattro hanno le stesse difficoltà. Anche Empoli e Genoa hanno momenti di crisi. L’andamento del campionato è questo: queste quattro squadre si sono staccate, non c’è tanto da dire, bisogna fare la corsa all’Empoli e basta”.

Il Milan è reduce dal pareggio inaspettato di Pescara, risultato che fa ben sperare anche Vitiello che vuole provare a fermare i rossoneri: “Noi guardiamo a noi stessi ma anche ai risultati delle altre. Se il Crotone batte il Chievo a Verona e il Pescara pareggia contro il Milan, vorrà dire che ci proveremo anche noi”.


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