PALERMO – Gaspare Vitrano, accusato di avere intascato una tangente da un imprenditore, resta deputato regionale fino alla fine della legislatura prima del voto del 28 ottobre. È stata la sezione civile della corte d’appello di Palermo a stabilirlo dopo avere respinto il ricorso di Salvino Pantuso subentrato a Vitrano da maggio ad agosto 2011 durante l’arresto e il divieto di soggiorno emesso per il parlamentare eletto nelle file del Pd e poi passato nel gruppo misto.
Vitrano prima fu sospeso per decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri dalla carica e poi è stato reintegrato all’Assemblea regionale siciliana, facendo a sua volta decadere Pantuso che si rivolse al Tribunale di Palermo proponendo prima un ricorso davanti al Tribunale Civile di Palermo, successivamente davanti alla Corte d’appello. I giudici hanno però accolto le ragioni di Gaspare Vitrano che, nel giudizio, é stato assistito dall’avvocato Girolamo Rubino.