PALERMO – Sentenza ribaltata. L’ex senatore Nino Papania è stato assolto “per non avere commesso il fatto” dall’accusa di concorso in voto di scambio. Assolti pure Filippo Renda e Massimiliano Ciccia (storico collaboratore di Papania, difeso dagli avvocati Roberto Mangano e Salvatore Di Giorgio). La sentenza è della Corte di appello di Palermo. Confermata la condanna di Giuseppe Bambina e Giuseppe Galbo. In primo grado avevano subito tutti condanne fra 6 e 8 mesi.
Il processo riguardava le elezioni amministrative di Alcamo del 2012. L’indagine era partita da un attentato incendiario subito da Papania. Secondo l’accusa, che non ha retto al vaglio del collegio presieduto da Maria Elena Gamberini, l’ex senatore avrebbe agevolato l’accreditamento di alcune cooperative che, inserendosi nel circuito del Banco Alimentare, avrebbero assegnato pacchi di cibo in cambio di voti a un candidato vicino a Papania.
Già in primo grado Papania, difeso dagli avvocati Nino Mormino e Pietro Riggi, era stato assolto dall’accusa di associazione a delinquere, ma fu condannato per il voto di scambio che gli era stato fino ad allora contestato.