PALERMO – Il boss Vincenzo Vella e il candidato al Consiglio comunale Francesco Lombardo tornano in libertà.
Gli è stato notificato il provvedimento con cui il Tribunale del riesame ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La decisione è dipesa dalla riqualificazione del reato: voto di scambio, ma non politico-mafioso.
Il tribunale ha accolto l’istanza degli avvocati Giovanni Rizzuti e Pasquale Contorno per il candidato di Fratelli d’Italia e dell’avvocato Tommaso De Lisi per Vella.
Lombardo è stato intercettato e pedinato mentre incontrava il mafioso di Brancaccio nella sua rivendita abusiva di frutta e verdura.
Vella, che ha delle sentenze per mafia passate in giudicato, l’anno scorso è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare nonostante una condanna a 20 anni di carcere in primo grado.
Nelle intercettazioni i due parlavano di un pacchetto di voti. In cambio Lombardo, che di mestiere fa il geometra, avrebbe promesso di aiutare Vella a regolarizzare la rivendita di frutta, gestita dal genero.
Secondo la Procura di Palermo, si configurava il patto sporco tra il candidato nella lista di Fratelli d’Italia e il mafioso. Una ipotesi contestata dai legali: nessun accordo illecito. Al più, ed è questa la tesi sostenuta in subordine, era configurabile una ipotesi di voto di scambio, di certo senza l’aggravante mafiosa.