Al via l’esercitazione nazionale di Protezione Civile “Vulcano2022” che stamane culminerà nel test di evacuazione degli abitanti dell’isola nelle Eolie. I ricercatori dell’Ingv-vulcani hanno realizzato una ricerca per offrire un quadro sintetico dello stato corrente delle emissioni di gas sull’isola. Per l’esercitazione che si concluderà nella tarda mattinata, sono impegnati i tecnici, funzionari e gli esperti dei Dipartimenti Nazionale e Regionale dì Protezione Civile, le organizzazioni di Volontariato della Protezione Civile regionale e comunale, la polizia locale e la Croce Rossa Italiana anche con i volontari, ci saranno la Capitaneria di Porto di Milazzo e di Lipari, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine, le Forze Armate, i carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale, le compagnie di navigazione (Caronte and Tourist e Liberty Lines) e l’associazione dei radioamatori delle Eolie.
Traghetti in attesa
Alle 9 è scattato l’allarme sui telefonini e a Vulcano nelle Eolie: è iniziata l’evacuazione simulata degli abitanti e dei circa 100 turisti anche stranieri che sono presenti nell’isola. La gente si è riversata nell’area portuale di Levante dove in attesa vi è il traghetto, e anche negli scali alternativi di Ponente e di Gelso dove i cittadini verranno imbarcati sui mezzi in attesa. La navi lasceranno i porti e si fermeranno in mezzo al mare e le persone saranno informate dai dirigenti della Protezione civile e dai ricercatori dell’Ingv su tutto il piano predisposto in caso di pericolo vulcanico.
Aggiornamento ore 18.30
Si è conclusa l’esercitazione nazionale “Vulcano 2022”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, con il Dipartimento regionale della Protezione Civile della Regione Siciliana, la Prefettura di Messina, il Comune di Lipari e l’INGV. L’esercitazione ha visto la partecipazione dei cittadini dell’isola di Vulcano che hanno testato le attività e le procedure previste dalla pianificazione nazionale e locale di protezione civile, simulando attività di assistenza e soccorso alla popolazione. Oltre 350 le donne e gli uomini in campo tra volontari, strutture operative, funzionari del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, della Regione Sicilia, del Comune di Lipari e della Prefettura di Messina. Nel corso del test sono stati impiegati – inoltre – 50 mezzi, 4 elicotteri, una nave, 7 motovedette e due mezzi veloci di Carabinieri, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, Corpo forestale regionale e di altre strutture operative. Lo scenario dell’esercitazione ha simulato il passaggio dell’attività del vulcano dal livello di allerta Giallo – fase operativa di attenzione-, a una situazione di crisi intensa e poi a uno stato di attività eruttiva imminente o in corso con livello di allerta Rosso. I cittadini, su base volontaria, dalle 9 hanno lasciato le proprie abitazioni per dirigersi verso le aree di incontro previste dal piano di protezione civile. La popolazione è stata successivamente imbarcata sui traghetti. Durante la giornata è stato testato, per la prima volta in Italia, il sistema di allarme pubblico It-Alert, realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, con la collaborazione di Fondazione CIMA. “Siamo molto soddisfatti – ha detto il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio – della partecipazione dei cittadini di Vulcano e della riuscita di questa importante esercitazione”.