Wakeboard, Schifani riceve a Palazzo d'Orleans gli azzurri

Wakeboard, Schifani riceve a Palazzo d’Orléans la nazionale italiana

A Partinico i campionati europei

PALERMO – Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia, ha ricevuto la nazionale italiana di wakeboard a Palazzo d’Orléans, sede della presidenza regionale. Gli azzurri saranno impegnati, per la prima volta nell’isola, nei campionati europei in programma dal 30 ottobre al 4 novembre nel Lago Poma di Partinico. Ad accompagnare gli atleti c’erano i tecnici Pierluigi Mazzia, Enzo Molinari, Claudio Dal Lago e Manfredi Napoli. Presenti anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, il sindaco e il presidente del Consiglio comunale di Partinico, Pietro Rao ed Erasmo Briganò.

Cos’è il wakeboard

Il wakeboard, sport emerso negli ultimi anni, è una disciplina acquatica che prende ispirazione dall’unione dello sci nautico con lo snowboard. Viene praticato maggiormente nei laghi, ma non è una novità vederlo anche nei mari. Trainati da una corda legata a una barca motorizzata, dunque, gli atleti con una sottile tavola ai piedi possono eseguire diverse manovre e acrobazie sullo specchio d’acqua.

Verso un centro federale in Sicilia

“Lo sport – ha detto il presidente Schifani in seguito all’incontro – è un elemento di vita che fa crescere bene perché educa il corpo e la mente, oltre ad avere un alto valore sociale. Per questo motivo, il governo regionale ha voluto finanziare per il secondo anno consecutivo il cosiddetto ‘bonus palestre’. Spero che la Sicilia possa rappresentare, anche questa volta, un ottimo trampolino di lancio e vi auguro i migliori successi”.

La squadra italiana ha trionfato ai campionati europei ben dieci volte nelle ultime undici competizioni. “Da sportivo e amante di numerose discipline – ha aggiunto l’assessore Tamajo –, sono felice che questo evento si disputi a Partinico, generando ricadute interessanti dal punto di vista economico per le attività commerciali. Gli eventi sportivi creano non soltanto flussi di visitatori ed entrate, ma anche interesse per i luoghi in cui si svolgono. Siamo disponibili a verificare, insieme alla Federazione italiana, se ci siano le condizioni per creare un centro federale qui in Sicilia“.


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