Zakarin, impresa sulle Alpi | Froome aumenta il divario - Live Sicilia

Zakarin, impresa sulle Alpi | Froome aumenta il divario

Lo scalatore della Katusha batte Pantano e Majka, la maglia gialla segue Porte e guadagna terreno.

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PALERMO – Ci si aspettava la tempesta dopo la quiete, dopo un giorno di riposo che ha preceduto le ultime fatiche sulle Alpi. Ma ancora una volta il Tour de France non ha subìto grossi scossoni, con Chris Froome che è stato messo alla prova dalla Astana di Vincenzo Nibali e Fabio Aru, ma non ha ceduto nemmeno un millimetro. Così, nella tappa arrivata a Finhaut Emosson e vinta dal russo Ilnur Zakarin, lo Squalo dello Stretto ha provato a creare i presupposti per un attacco del sardo, che però nulla ha potuto contro lo strapotere della maglia gialla, scattato per rispondere a Porte e riuscito con poche pedalate a raggiungerlo. Il tutto in una tappa in cui sia Quintana che Mollema perdono terreno.

La tappa è contraddistinta fin dai primi chilometri dalla solita fuga da lontano, con un mini-plotone di trenta corridori che nella fase clou della frazione si riduce ad un gruppetto composto da Kangert, Clement, Pantano, Durasek, Gallopin, Zakarin, Majka, Pozzovivo, Morabito, Feillu, van Avermaet e Voeckler. Il gruppo della maglia gialla lascia fare per poi iniziare a tirare sulla penultima ascesa di giornata, il Col de la Forclaz, soprattutto con l’Astana spinta da Tiralongo e Nibali. Intanto Pantano e Majka si avvantaggiano in discesa verso l’ascesa di Finhaut Emosson, ripresi però all’attacco della salita da Zakarin che riesce addirittura ad andare via, inseguito solo per qualche metro dal colombiano, che ad un certo punto è costretto a cedere, mentre l’attuale detentore della maglia a pois non riesce a tenere il ritmo.

Nel frattempo, il lavoro di Nibali screma il gruppo della maglia gialla, rimasta un po’ più sola proprio a causa del ritmo forsennato del messinese, e all’attacco dell’ultima salita riprende a tirare come un forsennato, seguito da Rosa e dal capitano Aru. Nibali si sposta a 7 chilometri dall’arrivo al termine di un lavoro clamoroso, seguito poco dopo dall’altro gregario di giornata. Allora ci prova Valverde a muovere un po’ le acque, anche Martin cerca l’attacco, ma gli uomini di capitan Froome non lasciano scampo a nessuno. In vetta, con le braccia al cielo ci arriva Zakarin, mentre a due chilometri dal traguardo Porte scatta in faccia a Froome, il quale risponde seguito da Quintana che però si stacca subito. Il tasmaniano si porta dietro la maglia gialla, mentre Yates e Aru riescono a prendere dei metri preziosi su Quintana, con Mollema staccato ormai da un po’ ma capace comunque di limitare i danni.

Ordine di arrivo: 1° Zakarin, 2° Pantano a 55″, 3° Majka a 1’26”, 4° Durasek a 1’32”, 5° Feillu a 2’33”, 6° Voeckler a 4’46” 7° Pozzovivo a 2’50”, 8° Clement a 2’57”, 9° Morabito a 4’38”, 10° Porte a 7’59”.

Classifica generale: 1° Froome, 2° Mollema a 2’27”, 3° Yates a 2’53”, 4° Quintana a 3’27”, 5° Bardet a 4’15”, 6° Porte a 4’27”, 7° Valverde a 5’19”, 8° Aru a 5’35”, 9° Martin a 5’50”, 10° Meintjes a 6’07”.


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