PALERMO – Baccaglini ha offerto 60 milioni di euro per una società con 40 milioni di debiti più altri 10 milioni di bonus qualora il Palermo avesse centrato la promozione in Serie A nella stagione 2017/18. Questa l’offerta giudicata ‘ridicola’ da Maurizio Zamparini, che nel corso di un’intervista a La Repubblica, entra ancora più nel dettaglio della trattativa con l’imprenditore italoamericano, precisando che “negli accordi di febbraio si parlava di 150 milioni, 40 per il club e 110 per gli impianti sportivi”.
Zamparini prosegue all’attacco con accuse pesantissime e manda i legali a Londra: “Stanno verificando se gli investitori erano reali, vedremo se tutto quello che mi ha detto era vero. Se le cose che mi ha detto Baccaglini non fossero vere, il suo sarebbe stato un tentativo di truffa”. Ad ogni modo, però, Zamparini non lo denuncerebbe: “Non agirei in nessun modo, anche se dovessi scoprirlo – spiega –. Io sono un uomo d’amore e non di guerra. Nonostante la stampa mi abbia tirato addosso fango con notizie inventate o manovrate da altri”.
Zamparini attende ancora le dimissioni di Baccaglini, anche se risulta quantomeno curioso il fatto che il CdA, composto dallo stesso Zamparini, dalla moglie Laura Giordani e dall’ex Iena, non si sia autoazzerato per far decadere proprio Baccaglini dalla carica di presidene del Palermo: “La questione del CdA è trascurabile — spiega il patron del Palermo — non vogliamo forzare la situazione e aspettiamo ancora le dimissioni di Baccaglini, ma della vicenda si sta occupando il collegio sindacale con il presidente Anastasio Morosi, che è anche il mio commercialista (gli altri sindaci effettivi sono Enzio Caimi e Antonio Lo Mauro, ndr)”.
Intanto Zamparini è già partito alla ricerca di un nuovo presidente e smentisce la pista Roberto Schifani: “Non sarà lui. Grasso? Me lo ha chiesto un tifoso, ma ha impegni istituzionali molto più importanti. Cerco un siciliano, un palermitano che possa avere una certa credibilità istituzionale. Ho chiesto aiuto ad alcuni miei amici palermitani molto intimi”. Il patron friulano ammette anche di aver avuto un colloquio telefonico anche con il sindaco Orlando: “Ho avuto modo di parlarne con lui. Sono concentrato sulla costruzione della squadra ma sono anche alla ricerca di investitori che possano assicurare un futuro al club”.