PALERMO – Il silenzio degli ultimi tempi ha creato diversi interrogativi in merito al futuro del suo Palermo e di alcune cessioni eccellenti, vedi quella di Franco Vazquez, ma la risposta di Maurizio Zamparini come di consueto non si è fatta attendere più di tanto e il patron friulano è tornato a parlare a 360° del momento che sta vivendo il club di viale del Fante. Si parte innanzitutto dalla cessione proprio della squadra che a detta del patron sembra diventata più una barzelletta: “Non ci crede più nessuno che mollo il Palermo? – ha dichiarato Zamparini a Radio Kiss Kiss – Come ho già detto ho delle trattative in corso, perché non ce la faccio davvero più. Ho bisogno di lasciare il club e di imprenditori nuovi che certamente poi i aiuterò a far conoscere il nostro calcio, ma prima necessito di vendere la società. Non voglio più fare calcio e devo pensare a fare altro”.
Un malcontento quello del presidente rosanero che si collega all’attuale situazione che si vive nella Lega Calcio: “Noi presidente ormai non contiamo più nulla, dovremmo copiare il modello inglese. Se mi chiedete cosa è successo ieri non so dirvelo. Io non ci vado più. Ho preso Stefano Pedrelli, un mio caro amico e ha l’incarico di andarci lui lì. E’ diventato un casino lì, non c’è più logica.Per fortuna io sto vendendo ed ho delle trattative in corso – prosegue Zamparini – così poi fra qualche anno potrò fare l’opinionista come voi”. Una battuta quella del numero uno della società siciliana che torna immediatamente serio quando si parla della cessione di Franco Vazquez.
“Vazquez ha estimatori in Premier, in Italia il Milan ha fatto un sondaggio ma l’accordo tra Berlusconi e i cinesi rallenta il tutto. Il Mudo vale di più di 25 milioni, ma per ora se chiedessi di più, non lo venderei proprio. Sto andando incontro a chi vuole comprarlo. Se entro il 30 giugno non vendo il giocatore dovrò ricapitalizzare personalmente? In verità non abbiamo nessun problema di quel genere – tiene a precisare Zamparini – Abbiamo già previsto tutto ma oggi parlando con Lotito gli ho chiesto se gli sembrasse possibile che se cedo Vazquez ai primi di luglio non posso inscrivere questa vendita nel bilancio dell’anno passato dove ho perdite importanti. Lui mi ha risposto che queste sono le regole e ci dobbiamo adeguare”.
Nessuna battuta infine su Gilardino, al momento in procinto di lasciare anche lui il club rosa, bensì un passo indietro sulla cessione di un altro bomber storico del club: “Cavani venduto a poco prezzo? Il prezzo lo fa il mercato. In quel momento stavo chiudendo con il Manchester City di Mancini che però ha preferito Balotelli. De Laurentiis mi ha pagato 17 milioni però Aurelio è un signore e mi disse che se il giocatore si dimostrava forte me lo avrebbe pagato un milione in più e così è stato. Alla fine l’ho venduto a buon prezzo, il mercato voleva quello, anche se per me il suo reale valore era di 35 milioni”.