PALERMO – La lotta salvezza è serrata e il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, vuole l’attenzione della classe arbitrale e delle istituzioni. “Voglio che vengano monitorate prima di tutto le partite del Palermo, poi tutte le altre – ha spiegato ai microfoni di Radio Radio -. Proprio perché sappiamo cos’é successo negli ultimi anni, stare zitti é delittuoso. Dire alle istituzioni di controllare è doveroso.
Noi andiamo a Torino per vincere, sapendo che abbiamo il 2% di possibilità. L’unico risultato utile è vincere, è la partita della disperazione”. A Torino contro la Juve, secondo Zamparini, “ci saranno le stesse condizioni del Pescara che ha bloccato la Roma. Si scende in campo undici contro undici, il Palermo non è una squadra di brocchi. Andiamo per combattere, ma tutte fanno così.
Mi auguro di non fare la fine del Siena a Roma, ma andiamo lì per portare a casa punti. La lotta salvezza è bellissima se fatta con lealtà, anche quello che ha fatto il Palermo nelle ultime partite è dovuto alla passione e all’ardore che non aveva prima”. Per il patron “la salvezza sarà a 39-40 punti, quindi anche il Torino deve temere. Anche il Chievo se avesse perso col Siena sarebbe nel gruppo. Tutto dipende da un ciclo di partite, com’é successo a noi può capitare alle altre. Con Sannino e Perinetti avremmo fatto una campagna di gennaio non dissennata. A parte il portiere e Aronica, sono arrivati cinque argentini che non giocano, è stata una disgrazia. Ho fatto una cavolata, col senno di poi. Gasperini è stata la mia vera delusione, non l’esonero di Sannino che è il mio salvatore e rimarrà sia in B che in A”.