PALERMO – “In passato ho rifiutato più volte incarichi politici. Ma ho un legame profondo con la Sicilia, e quindi dovrei riflettere a lungo prima di declinare l’invito. In tutta sincerità le dico che sì, ho intenzione di accettare”. Mentre il suo nome rimbalza sui giornali di tutta Italia per l’intenzione del neo-presidente della Regione Rosario Crocetta di affidargli la delega ai Beni culturali nella giunta che nascerà nei prossimi giorni, Antonino Zichichi è a Ginevra. Quando LiveSicilia lo chiama, il presidente del Centro Enrico Fermi di Roma e del Centro Ettore Majorana di Erice, professore emerito di Fisica all’università di Bologna, è impegnato in una riunione al Cern. In una telefonata internazionale disturbata da mille interferenze, il docente ha solo il tempo per poche battute. Quanto basta, però, per annunciare la sua intenzione di dire sì a Crocetta.
Professore, oggi non si parla che di lei.
“Sì, lo so. Ho sentito”.
A proposito: ha parlato con Crocetta?
“Sì, ci siamo sentiti nelle scorse ore. Ovviamente una decisione del genere dev’essere presa dopo un’accurata riflessione. Ma sì, penso che accetterò l’incarico”.
Lei in passato ha detto di essere vicino al centrodestra.
“Non la sento”.
Dicevo: in passato lei ha detto apertamente di sentirsi vicino a Silvio Berlusconi. Non si sentirebbe fuori posto in una giunta presieduta da un uomo di sinistra e sostenuta da una coalizione di centrosinistra?
“L’incarico che mi è stato proposto è di natura scientifico-culturale. In questa fase bisogna superare gli steccati”.
La conversazione si interrompe così: la linea è troppo disturbata per proseguire. Ma un altro tassello, nel governo targato Crocetta, è quasi già al suo posto.