PALERMO – “Non siamo stati con le mani in mano, mi sembra che si stiano affermando dei principi che sono corretti, dialogo, incontro, confronto, voglia di unità, buone candidature che sono poi i presupposti per arrivare ad una sfida competitiva e potenzialmente vincente. Si esce da una lunga stagione di governo e bisogna crearne un’altra. È giusto che ogni passo sia ponderato dalla voglia di tentare di costruire la più larga unità possibile”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ai giornalisti, a margine di un appuntamento delle Agorà democratiche del Pd a Palermo, rispondendo alle domande sulle prossime elezioni amministrative di primavera nel capoluogo siciliano e sulla scelta del candidato a sindaco del Partito democratico.
Il presidente della Regione Lazio ha parlato del ritardo sulle candidature a sindaco: “Stiamo uscendo dalla vicenda della pandemia e in queste settimane siamo coinvolti emotivamente, con la mente e con il cuore, nelle vicende della guerra – ha aggiunto – C’è un processo delicato che va avanti. D’altronde a volte è anche vero l’opposto: spesso per correre si distrugge tutto e poi si perdono le elezioni. Io credo che invece dare attenzione all’ascolto e al costruire insieme sia la strada vincente. Costruire insieme”.
Zingaretti si è anche espresso sulla situazione che vive l’Ucraina, che si trova sotto gli attacchi della Russia: “Bene le posizioni di unità dell’Europa e degli alleati – ha aggiunto – e la fermezza nella condanna dell’invasione, che ha portato in queste ore al tavolo di confronto, che cominciano a produrre risultati. Bisogna continuare così. Un pensiero deve andare ovviamente ai cittadini dell’Ucraina ma anche a tutti quei ragazzi e ragazze e cittadini russi, che in queste ore, con grandissimo coraggio stanno manifestando il proprio dissenso. Non lasciamoli soli perché devono sapere che nel mondo c’è chi guarda a loro, cioè a quella parte di Russia che, contro le scelte scellerate di Putin, vuole riaprire un dialogo e condannano a Mosca gli atti del governo Putin. Sono cittadini e intellettuali che stanno dando segnali importanti ai quali dobbiamo guardare e che non erano scontati”.