PALERMO – “Apprendo dalla lettura del piano industriale Amat che ci sarebbe la possibilità di ricavare 10 milioni di euro dalla ricostituzione delle Ztl a pagamento nella città di Palermo – dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà – la questione è assai delicata, considerato il contenzioso che ha già sul tema contrapposto le forze sociali e produttive e l’amministrazione comunale, per l’idea che si potesse fare solo cassa attraverso strumenti di tassazione piuttosto che riorganizzando le forme di mobilità”.
Sulle Ztl a pagamento la Cgil di Palermo chiede al sindaco la convocazione di un incontro con le forze sociali e con l’Amat per conoscere le intenzioni dell’amministrazione. “Vorremmo capire se è un’idea dell’Amat e del suo presidente o se l’idea è del Comune. In tutti e due i casi la faccenda è strana: è discutibile sia che l’Amat faccia una proposta del genere senza che il suo unico committente sappia nulla, sia che l’abbia fatta su spinta del Comune senza passare da un dibattito pubblico e da una discussione in consiglio comunale e con i cittadini. Contemporaneamente mentre si inserisce nel piano industriale un improbabile provvedimento sulle Ztl, si diminuiscono i chilometri percorsi dagli autobus. E’ sempre la vecchia logica: piuttosto che migliorare la mobilità si pensa a fare solo cassa”.