PALERMO – Un altro pomeriggio con le insegne spente per gli artigiani e i commercianti che si trovano nell’area della Ztl. A distanza di poche ore dalla decisione del Tar, che ha respinto la richiesta di sospensiva urgente, i negozianti lanciano un nuovo grido d’allarme e con una immagine-simbolo, in cui un commerciante si trova seduto su una sedia, al centro della carreggiata di corso Vittorio Emanuele, ribadiscono un calo d’affari dell’ottanta per cento.
La fotografia, scattata intorno alle 16,30, ritrae il parrucchiere Francesco Virga, che ha un negozio nella zona: “Nessun pericolo, la strada è deserta – spiega – ormai i clienti evitano puntualmente di venire in centro e preferiscono recarsi nelle zone periferiche. E’ inutile che vengano programmate fiere e spettacoli da circo in questa zona, di sicuro non si tratta di iniziative in grado di incoraggiare i nostri clienti. Qui eravamo già da tempo in una situazione critica che adesso sta letteralmente precipitando. I negozi chiudono e la gente viene licenziata”.
Dopo l’iniziativa di lunedì, quando su iniziativa di Confartigianato Palermo, Confimpresa e Cidec le insegne di tutto il centro storico sono state spente, anche stasera nella zona a traffico limitato è calato il buio. “Le storiche vie Sant’Agostino, bandiera, Candelai, Calderai, stanno morendo – dicono i commercianti -. La zona degli orefici e delle gioiellerie, da piazza San Domenico a via Meli è ormai sprofondata nel baratro. Tutto ciò alla nostra amministrazione non importa. Nessuno di noi è contro la Ztl, ma un provvedimento adottato in questo modo, senza servizi e mezzi di trasporti idonei equivale ad una vera e propria imposizione illogica”.