Ztl, una storia travagliata| Dal contratto alla Finanziaria - Live Sicilia

Ztl, una storia travagliata| Dal contratto alla Finanziaria

Un lungo iter la cui ultima tappa è fissata per il 9 novembre.

PALERMO – Un cammino lungo e tortuoso, scontratosi contro lo scoglio del Tar ma la cui ultima tappa non è ancora stata segnata. Le Ztl di Palermo non sono certo una novità dell’ultima ora: Sala delle Lapidi le ha infatti previste nel Piano generale urbano del traffico approvato alla fine dell’ottobre del 2013. Un provvedimento complessivo, in cui però le Zone a traffico limitato erano già presenti.

Il passaggio successivo è stata la delimitazione dell’area che, per legge, tocca alla giunta Orlando che l’ha definita nell’ottobre del 2015. Ma la vicenda è entrata nel vivo solo la scorsa vigilia di Natale quando il consiglio comunale, dando il via libera alla rimodulazione del contratto di servizio, ha approvato anche le tariffe per entrare nella Ztl.

Solo a quel punto in tanti si sono accorti del fatto che, da lì a qualche mese, la vita degli automobilisti e dei residenti sarebbe cambiata profondamente, specie da un punto di vista economico. Tanto che in questi ultimi tre mesi non sono mancate le proteste: dal Pd che prima del voto ha esposto un Orlando in versione Babbo Natale al Politeama, con tanto di pass nelle mani, alle associazioni che hanno promosso il ricorso al Tar che oggi ha accolto la sospensiva, passando per la raccolta firme e la richiesta di un referendum da parte della Lega e di pezzi di centrodestra. Da lì è stato un moltiplicarsi di appelli al dialogo e sit-in, ultimo in ordine di tempo quello del 30 marzo a piazza Pretoria, che però non hanno modificato di una virgola l’impianto voluto dall’amministrazione comunale e codificato in un apposito disciplinare emanato dagli uffici.

Perfino l’Ars è entrata a gamba tesa nella vicenda approvando a febbraio un articolo in Finanziaria, presentato da Giuseppe Milazzo, per costringere il Comune a passare prima da un regolamento in consiglio. Cosa che Palazzo delle Aquile non ha fatto e si è rifiutata di fare. Il Comune ha scelto di andare dritto per la sua strada, dando il via il 14 marzo alla vendita dei pass, ma prima ha ricevuto il 30 la sospensiva del Tar per una settimana e oggi quella fino al 9 novembre quando si metterà (forse) la parola fine a questa imprevedibile storia.

 


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