Confindustria, eletto Montante - Live Sicilia

Confindustria, eletto Montante

Antonello Montante è il nuovo presidente di Confindustria Sicilia. E' stato eletto dalla giunta a Palermo all'unanimità. Montante, Cavaliere della Repubblica, sostituirà l'uscente Ivan Lo Bello.  A lui è dedicata la copertina del nuovo numero di I love Sicilia in edicola (la foto, via-twitter, è di Elvira Terranova).
Nuovo presidente. Il ritratto su I love Sicilia
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Per eleggerlo sono arrivati da tutta la Sicilia, anche in Ferrari (una di colore giallo faceva bella mostra nel piazzale di via Volta, a Palermo). E alla fine, così come era stato ampiamente preannunciato, Antonello Montante, nisseno di 48 anni, che è stato eletto con voto bulgaro (41 preferenze su 41 votanti) alla guida di Confindustria Sicilia. Cavaliere della Repubblica dal 2008, Montante a cui è dedicata la copertina del numero in edicola del mensile I love Sicilia, prende il posto dell’uscente Ivan Lo Bello. Che oggi, a votazione conclusa, si è anche lasciato andare ad un abbraccio, ripreso da fotografi e telecamere, al neoeletto. “Una elezione che si muove nel segno della continuità”, è la frase che si sente con maggiore frequenza in questa mattina di primavera palermitana. E non è un caso. I “ragazzi” di Confindustria, così li chiamava Mimì La Cavera, Montante e Lo Bello hanno infatti marciato fianco a fianco firmando una stagione di cambiamento culturale degli imprenditori isolani che ha portato alla creazione di una vero e proprio codice etico che impone agli associati di denunciare il racket pena l’espulsione da Confindustria.

“La mia nomina sarà un impegno nella linea di continuità già tracciata dalla presidenza di Ivan Lo Bello, con cui ho finora condiviso tutti i progetti e le scelte”, è stato il primo commento del nuovo presidente. Che ha aggiunto: “Dopo la legalità, che è una precondizione dello sviluppo, passeremo al secondo step per il rilancio dell’economia della Sicilia attraendo investimenti con un piano industriale che sfrutti la centralità del Mediterraneo e che ponga al centro turismo, energie rinnovabili e infrastrutture”.

Al fianco di Montante sono stati eletti i vicepresidenti Giuseppe Catanzaro (Confindustria Agrigento), Ivo Blandina (Confindustria Messina), Domenico Bonaccorsi di Reburdone (Confindustra Catania), e Antonino Salerno (ex presidente di Confindustria Palermo), a cui è stato anche affidato il servizio di tesoreria.

Si conclude così la presidenza di Lo Bello, dopo la proroga di 18 mesi che lo ha lasciato al timone degli industriali siciliani per quasi sei anni. Adesso per lui, scelto nel 2006 da Montezemolo per chiudere una stagione fosca di Confindustria Sicilia, si prospetta un incarico nella giunta nazionale dell’associazione, al fianco del neoeletto Giorgio Squinzi. E un posto in viale dell’Astronomia dovrebbe esserci anche per Antonello Montante che ha finora ricoperto la carica di delegato dell’ex presidente Emma Marcegaglia sul tema della legalità. Un tema particolarmente caro al manager quarantottenne che anche oggi, commentando con i giornalisti la vicenda giudiziaria che vede protagonista il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo per il quale il gip, nei giorni scorsi, ha deciso l’imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa, ha detto: “Ci vuole un codice etico per tutti i partiti”. Quindi ha aggiunto: “Per quanto ci riguarda abbiamo fatto quello che avrebbe dovuto fare qualsiasi associazione che si rispetti. Abbiamo creato le condizioni per attrarre investimenti dall’esterno e continueremo su questa strada. Continueremo a lottare contro la mafia, ma non certo come forze di polizia. Siamo una associazione e il nostro compito è quello di orientare i colleghi imprenditori al libero mercato”.

Tra le priorità indicate da Montante rimane quella di “salvare più imprese possibili” e per far questo è necessario, dice, “un piano industriale che individui i settori di forza e un tavolo permanente tra associazioni di categoria e sindacati per portare avanti le priorità”.

“È stata un’esperienza bellissima, un’ esperienza collettiva, nel senso che ho rappresentato un pensiero collettivo – è stato il commento dell’uscente Lo Bello –. Non è stata la stagione di un uomo al comando, ma la stagione di una persona che si è assunta delle responsabilità facendo delle scelte, che venivano condivise da tutti, da Antonello Montante per primo ma anche dagli altri colleghi”.

Chi è Antonello Montante. La scheda.

Cavaliere del lavoro dal 2008, è il fondatore e presidente della Msa, Mediterr Shock Absorbers, azienda che si occupa di progettazione e produzione di ammortizzatori per veicoli industriali, ferroviari e applicazioni speciali. A lui fa capo anche lo storico marchio di famiglia Montante Cicli, fondato negli anni Venti dal nonno Calogero, oggi famose come ”bici della libertà”. È entrato nel mondo del lavoro nel 1982 come responsabile commerciale dell’azienda familiare, nel 1989 è diventato socio di Gimon srl e socio promotore e fondatore di Mediterr Shock Absorbers, oggi Msa spa. Dal 2004 è amministratore delegato di Tivet srl, società mista con il Politecnico di Milano per la ricerca e l’innovazione di dispositivi di sicurezza ad altissima tecnologia. È vice presidente dell’Ancma, l’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori.

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