Chi è stato - in positivo o in negativo - il protagonista del 2009? Quale volto o quale simbolo scegliereste per raccontare meglio la Sicilia dell'anno che si avvia alla conclusione?  Dieci nomi. Il governatore Raffaele Lombardo, Simone Neri, l'eroe che a Giampilieri si è sacrificato per salvare altre vite umane, Fabrizio Miccoli, fuoriclasse rosanero, il sempreverde Fiorello, Giuseppe Tornatore con Bàaria, Ivan Lo Bello, simbolo degli industriali che non si piegano al pizzo. Il pentito Gaspare Spatuzza, Stefania Petyx col suo scoop sulla barca del sindaco di Palermo, Mario Bignone, capo dei ragazzi della Catturandi che ha arrestato Raccuglia e Nicchi, la Munnizza, signora incontrastata delle nostre strade. Si vota e si clicca fino alla mezzanotte del 31 dicembre.

Chi è stato - in positivo o in negativo - il protagonista del 2009? Quale volto o quale simbolo scegliereste per raccontare meglio la Sicilia dell'anno che si avvia alla conclusione?  Dieci nomi. Il governatore Raffaele Lombardo, Simone Neri, l'eroe che a Giampilieri si è sacrificato per salvare altre vite umane, Fabrizio Miccoli, fuoriclasse rosanero, il sempreverde Fiorello, Giuseppe Tornatore con Bàaria, Ivan Lo Bello, simbolo degli industriali che non si piegano al pizzo. Il pentito Gaspare Spatuzza, Stefania Petyx col suo scoop sulla barca del sindaco di Palermo, Mario Bignone, capo dei ragazzi della Catturandi che ha arrestato Raccuglia e Nicchi, la Munnizza, signora incontrastata delle nostre strade. Si vota e si clicca fino alla mezzanotte del 31 dicembre.

Chi è stato - in positivo o in negativo - il protagonista del 2009? Quale volto o quale simbolo scegliereste per raccontare meglio la Sicilia dell'anno che si avvia alla conclusione?  Dieci nomi. Il governatore Raffaele Lombardo, Simone Neri, l'eroe che a Giampilieri si è sacrificato per salvare altre vite umane, Fabrizio Miccoli, fuoriclasse rosanero, il sempreverde Fiorello, Giuseppe Tornatore con Bàaria, Ivan Lo Bello, simbolo degli industriali che non si piegano al pizzo. Il pentito Gaspare Spatuzza, Stefania Petyx col suo scoop sulla barca del sindaco di Palermo, Mario Bignone, capo dei ragazzi della Catturandi che ha arrestato Raccuglia e Nicchi, la Munnizza, signora incontrastata delle nostre strade. Si vota e si clicca fino alla mezzanotte del 31 dicembre.

Finalmente ho trovato una risposta all’immagine che mi perseguita da un po’: una lunga stella con la coda sovrasta, infatti, la scuola in cui entro ogni mattina. Accade quest’anno, tutti i giorni. Accadeva già alcuni anni fa quando facevo tirocinio in un’altra scuola della città. È accaduto sempre, ogni volta che ho messo piede in […]

Finalmente ho trovato una risposta all’immagine che mi perseguita da un po’: una lunga stella con la coda sovrasta, infatti, la scuola in cui entro ogni mattina. Accade quest’anno, tutti i giorni. Accadeva già alcuni anni fa quando facevo tirocinio in un’altra scuola della città. È accaduto sempre, ogni volta che ho messo piede in […]

Finalmente ho trovato una risposta all’immagine che mi perseguita da un po’: una lunga stella con la coda sovrasta, infatti, la scuola in cui entro ogni mattina. Accade quest’anno, tutti i giorni. Accadeva già alcuni anni fa quando facevo tirocinio in un’altra scuola della città. È accaduto sempre, ogni volta che ho messo piede in […]

"Eravamo morti e potevamo respirare”. Aveva trovato quel verso tra le poesie di Paul Celan e l’aveva usato per smerigliare i ricordi. Si gustava la piccola morte che segue l’appagamento – insieme, da uno ritornare due. Ripiombare nel mondo, sudati, innamorati, dopo essersi letti a vicenda. Era lì abbracciato a chi credeva di amare e un pensiero lo pescò: quel tavolo.

"Eravamo morti e potevamo respirare”. Aveva trovato quel verso tra le poesie di Paul Celan e l’aveva usato per smerigliare i ricordi. Si gustava la piccola morte che segue l’appagamento – insieme, da uno ritornare due. Ripiombare nel mondo, sudati, innamorati, dopo essersi letti a vicenda. Era lì abbracciato a chi credeva di amare e un pensiero lo pescò: quel tavolo.

"Eravamo morti e potevamo respirare”. Aveva trovato quel verso tra le poesie di Paul Celan e l’aveva usato per smerigliare i ricordi. Si gustava la piccola morte che segue l’appagamento – insieme, da uno ritornare due. Ripiombare nel mondo, sudati, innamorati, dopo essersi letti a vicenda. Era lì abbracciato a chi credeva di amare e un pensiero lo pescò: quel tavolo.

Confesso che sono un antico uomo di presepe. Colpa di mio padre, uomo di presepe anche lui e convinto sostenitore dell’Eduardo di Natale in Casa Cupiello, quello di “te piace o presebbio?”. Mio padre aveva un metodo tutto suo. Il contorno era schematico: montagne con le scatole delle scarpe, carta blu per il cielo. Ma […]

Confesso che sono un antico uomo di presepe. Colpa di mio padre, uomo di presepe anche lui e convinto sostenitore dell’Eduardo di Natale in Casa Cupiello, quello di “te piace o presebbio?”. Mio padre aveva un metodo tutto suo. Il contorno era schematico: montagne con le scatole delle scarpe, carta blu per il cielo. Ma […]

Confesso che sono un antico uomo di presepe. Colpa di mio padre, uomo di presepe anche lui e convinto sostenitore dell’Eduardo di Natale in Casa Cupiello, quello di “te piace o presebbio?”. Mio padre aveva un metodo tutto suo. Il contorno era schematico: montagne con le scatole delle scarpe, carta blu per il cielo. Ma […]

Una giustizia che funzioni. Questo è quello che Piero Grasso, procuratore  nazionale antimafia, vorrebbe trovare sotto l’albero: “Augurando un buon Natale  ai lettori di Livesicilia – ha affermato il procuratore – esprimo un  desiderio speciale che affido a Babbo Natale. Vorrei una giustizia che  funzioni, rapida ed efficace senza per questo rinunciare ad essere giusta”.  […]

Una giustizia che funzioni. Questo è quello che Piero Grasso, procuratore  nazionale antimafia, vorrebbe trovare sotto l’albero: “Augurando un buon Natale  ai lettori di Livesicilia – ha affermato il procuratore – esprimo un  desiderio speciale che affido a Babbo Natale. Vorrei una giustizia che  funzioni, rapida ed efficace senza per questo rinunciare ad essere giusta”.  […]

Una giustizia che funzioni. Questo è quello che Piero Grasso, procuratore  nazionale antimafia, vorrebbe trovare sotto l’albero: “Augurando un buon Natale  ai lettori di Livesicilia – ha affermato il procuratore – esprimo un  desiderio speciale che affido a Babbo Natale. Vorrei una giustizia che  funzioni, rapida ed efficace senza per questo rinunciare ad essere giusta”.  […]