(DI PIERANGELO SAPEGNO - tratto da www.lastampa.it)Tanti giorni dopo è come se il diluvio non fosse mai finito, come se, nel dolore che è rimasto, ci fosse tutto quello che non si può più vedere, sparito nel fango e nella pioggia, condannato per sempre dentro al mare infinito dell’assenza. Sette croci senza niente, sette storie senza fine. C’è una ragazza che viene trovata morta il primo giorno sotto il nome di Katia De Pasqua, mentre la sua matrigna scoppia in lacrime davanti ai colleghi di una tv locale, e il giorno dopo viene dichiarata dispersa con il nome di Ketty De Francesco: è la stessa persona, lo stesso corpo che non esisteva.