Non sappiamo se ridere, o se trattenere la faccia tra le mani in un compito sospiro di desolazione. Voi, lettori di Livesicilia, avete sentenziato alla mezzanotte del 31: alla munnizza va la palma per il 2009. Protagonista assoluta, oscar per la migliore interpretazione, applausi, lacrime sul fondotinta del cassonetto. Dobbiamo ridere o dobbiamo piangere?
Eppure pensavamo di avere visto tutto e di essere rotti a tutto. Sappiamo per esperienza che i sogni e i giuramenti che si accarezzano in questa notte, nella rotta del Capodanno, diventano cenere con cui cospargersi il capo. Sappiamo che ciò che pare adamantino nel vincolo del passaggio dal vecchio al nuovo si riscopre fragile, tenero mortale. Sappiamo che i per sempre durano il tempo di una vita umana. E questa è la notte giusta per incidere un foro nel cuore dell’allegria obbligatoria, per amare – nello champagne e nella malinconia dei botti – i volti dei Capodanni passati, dei nostri Natali da bambini.
Ma questa batte tutto il resto. Ne ho vedute tante da raccontar, giammai gli elefanti volar, cantavano i corvi di Dumbo. Noi non cantiamo, leggiamo i numeri. La munnizza vince. Offusca la ragnatela di Lombardo, il coraggio Simone Neri, la bravura di Mario Bignone. I palermitani – con indubbio gusto dell’ironia – scelgono una cosa, come simbolo dell’anno trascorso. Possiamo almeno augurarci, l’anno prossimo, di imbatterci in una persona. Una persona qualsiasi.
Chi è stato il protagonista del 2009?
Totale Voti: 559