"Lo Stato sarà più presente allo Zen"| Ad ingegneria gli studenti lanciano uova - Live Sicilia

“Lo Stato sarà più presente allo Zen”| Ad ingegneria gli studenti lanciano uova

PALERMO, LA VISITA DEL MINISTRO PROFUMO
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C’era tanta gioia nei volti dei bambini della Scuola Falcone di Palermo, quando il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca è giunto stamane in visita all’istituto del quartiere Zen. C’era tanta gioia anche nei volti delle mamme che sono subito accorse per rivolgere un saluto al ministro Profumo.

Oggi la scuola Falcone dello Zen era in festa. “Prima voglio fare un giro dell’istituto”, ha detto il ministro Profumo ai giornalisti che, al suo arrivo, si sono precipitati per strappargli un’intervista. E così è stato. Lui, il ministro dell’Istruzione, insieme al preside della scuola, Domenico Di Fatta, il prefetto di Palermo, Umberto postiglione e il commissario straordinario del comune, Luisa Latella, hanno visitato l’intera struttura. Dai locali esterni alle strutture sportive, dal campetto di calcio, donato dal patron del Palermo calcio, Maurizio Zamparini, ai locali della scuola materna. E ancora i laboratori di scienze, musica e danza, dove il ministro si è intrattenuto con i piccoli sedendosi anche accanto a loro. E poi infine, l’incontro in Aula Magna in cui il ministro ha incontrato una delegazione di studenti, docenti e genitori non solo della Falcone, ma anche della scuola Sciascia e i rappresentanti della associazioni contro l’illegalità che operano nel quartiere Zen.

“Lo Stato deve avere una presenza di continuità nel quartiere Zen. Sono molto contento di essere qui, ma mi piacerebbe che non fosse un momento isolato, unico. Questo deve essere l’inizio di una relazione in cui ci sia uno Stato più presente – ha detto il ministro Profumo – sarà individuata una persona del ministero per seguire in modo specifico la scuola Falcone e dedicarsi unicamente alle sue problematiche che sono tante e non risolvibili insieme”. E sulle risorse da stanziare per le scuole, che come la Falcone di Palermo, vivono un contrasto tra le possibilità che offrono le strutture e la negazione di tali possibilità a causa di incuria e degrado, il ministro si è così espresso: “Le risorse ci sono. Adesso abbiamo avviato tre fasi. Una sull’immediato prevede lo stanziamento di 4 milioni, su tutto il territorio nazionale, per le scuole che hanno difficoltà come l’istituto Falcone. E poi, come sapete, il governo nella manovra del mese di dicembre ha realizzato un piano sud con 900 milioni in totale su tre attività: sicurezza, apprendimento e scuola del futuro”.

Il ministro Francesco Profumo ha anche dato il calcio d’inizio a una partita amichevole tra le forze dell’ordine e i ragazzi del quartiere. Curiosito siparietto con uno degli studenti, che gli ha consegnato una lettera nella quale si legge: “Caro ministro, i bambini sono tutti uguali, ma Lei manderebbe qui i suoi figli e nipoti? Siamo senza riscaldamenti, i bagni sono rotti, la palestra e’ fuori uso. La classe e’ sempre sporca: danno una ripulita veloce e spesso puliamo noi la classe. Siamo bambini come tutti gli altri”. Il ministro, rivolgendosi al bambino autore della lettera, ha risposto: ”Hai ragione, tutti i bambini, voi compresi, hanno diritto a una scuola migliore, piu’ pulita e dove tutti si sentano a proprio agio. Per questo vedremo quello che si puo’ fare”.

Lunedi’, intanto, sara’ pronto un ordine di servizio di ripristino del casotto del custode della scuola “Falcone”: lo ha annunciato il commissario Latella, conversando con i giornalisti sullo stato della scuola e sugli interventi da attuare. “Valuteremo il sistema migliore di vigilanza per la struttura – ha spiegato – che va inserita in un progetto piu’ ampio che riguarda altre 15 scuole e che prevede il collegamento con la centrale dei vigili urbani”.

LA CONTESTAZIONE ALLA FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Ha risposto con un sorriso di sorpresa il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo a un gruppo di una cinquantina di studenti che lo hanno fischiato e contestato al grido ”noi la crisi non la paghiamo” al suo arrivo nella cittadella universitaria a Palermo. Il ministro sta partecipando a un incontro organizzato dal rettore Roberto Lagalla. All’esterno la polizia tiene la situazione sotto controllo. Alcuni studenti hanno lanciato delle uova che hanno colpito l’auto blu del ministro Profumo che ha raggiunto la facolta’ d’Ingegneria senza problemi.

”Personalmente sono favorevole al valore legale del titolo di studio accademico pero’ ci sono degli utilizzi che sono anomali penso per esempio al settore della pubblica amministrazione e ai concorsi pubblici. Ho chiesto al premier Monti di ragionare di questo punto organizzando una discussione pubblica”. Lo ha detto il ministro rispondendo alla domanda di un docente nel corso di un incontro nella facolta’ d’ingegneria a Palermo. Il ministro si e’ soffermato su due ”anomalie”: lo scorrimento delle carriere della pubblica amministrazione grazie a universita’ nate proprio per dare titoli a questo scopo e la dispersione in termini di valore medio dei titoli per via dell’utilizzo del voto di laurea che non tiene conto delle differenze tra atenei.

Per finanziare il mondo dell’Universita’ il ministero sta definendo un sistema multifondo, con una dotazione aggiuntiva di 2 miliardi di euro, in sostituzione dell’attuale fondo ordinario senza modificare le attuali regole, che invece potrebbero cambiare a partire dal 2013. Lo ha spiegato il ministro. Per la prossima settimana, il ministro ha annunciato la riunione della conferenza dei rettori. ”Io sono disponibile al dialogo, capisco che le novita’ portano anche difficolta’ – ha detto Profumo -. Mettiamo tutto sul tavolo, ci sara’ molta piu’ trasparenza ed e’ una bella sfida. L’Europa ci chiedera’ di lavorare d’ora in poi sul multifondo”.


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