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LiveSicilia.it / hl-catania / Processo ai Lombardo E’ l’ora delle strategie

Processo ai Lombardo
E’ l’ora delle strategie

Corruzione elettorale. Nel processo a carico di Raffaele e Angelo Lombardo parlano i pentiti. E raccontano di cene per procacciare voti al presidente della Regione.

Accusa e difesa a confronto
di Antonio Condorelli
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Difficile dire se dopo l’udienza di stamattina davanti al giudice monocratico nell’aula bunker dell’istituto penitenziario Bicocca, siano più importanti le dichiarazioni del killer-pentito Gaetano D’Aquino o il calendario della prossime udienze stilato dopo un giorno di interrogatorio con l’accordo di accusa e difesa. Quattordici, ventidue e ventotto giugno: tre appuntamenti importanti di cui uno importantissimo.

L’appuntamento importantissimo è quello del prossimo 28 giugno, giorno in cui la difesa dei Lombardo dovrebbe decidere se chiedere il rito abbreviato nell’altro troncone processuale che vede i fratelli Lombardo imputati coatti per concorso esterno e voto di scambio aggravato dal favoreggiamento alla mafia. A chi oggi ha mostrato perplessità sulla vicinanza tra un’udienza e l’altra, Lombardo ha risposto: “E’ giusto che questi atti confluiscano nell’altro processo anche per un possibile ne bis in idem”.

In questo frangente esistono due tronconi processuali sui due appuntamenti elettorali avvenuti il 13 e 14 aprile 2008: elezioni regionali e politiche. Per le politiche è in corso da quasi un anno il processo che vede i Lombardo rinviati a giudizio per corruzione elettorale non aggravata con elementi di spicco del clan Santapaola. Questo troncone processuale, che oggi ha ospitato l’audizione di un collaboratore, procede spedito tra aule Bunker e videoconferenze varie, e ha consentito la raccolta di elementi che proprio ieri sono stati depositati nell’altro troncone processuale che ancora praticamente non è arrivato a giudizio e che riguarda prevalentemente le regionali del 2008.

Questa improvvisa accelerazione di oggi fa incrociare i destini dei due filoni processuali con lo spettro del “ne bis in idem”, ovvero la regola secondo cui nessuno può essere giudicato due volte sugli stessi fatti. Regola importante in caso di assoluzione. Ma il fatto qual è? Il presunto sostegno mafioso per le politiche del 2008 inserito nel capo d’imputazione dei Lombardo o tutti gli elementi che riguardano il 2006 che stanno emergendo nel corso delle deposizioni dei pentiti? L’unico punto di contatto fisico tra i due tronconi processuali è rappresentato dal pm Carmelo Zuccaro, coordinatore della Dda catanese che sostiene l’accusa nei due diversi procedimenti. È lui, insieme al pm Michelangelo Patanè, che potrebbe per esempio contestare l’aggravante di aver favorito la mafia e circoscrivere in modo approfondito il capo d’imputazione generico che lo scorso 13 giugno ha comportato la citazione diretta a giudizio dei fratelli Lombardo.

Seguendo il ragionamento della difesa dei fratelli Lombardo, il procedimento davanti al tribunale monocratico per la valutazione di presunti fatti di mafia, senza contestazione dell’aggravante mafiosa, potrebbe compromettere definitivamente il troncone processuale in cui si ipotizza il sostegno a Cosa Nostra che ancora si trova in uno stadio preliminare.

Ecco perchè il mese di giugno si annuncia ricco di colpi di scena, il ventotto sarà determinante: i nodi dei due filoni processuali paralleli verranno al pettine. E i Lombardo sapranno come passeranno l’estate

LA DIRETTA

11. L’invito al killer, adesso pentito, Gaetano D’Aquino, sarebbe arrivato direttamente da “Sebastiano Fichera, reggente del clan Pillera”. “Io -dice D’Aquino- non andavo mai a certi appuntamenti, ma in quel caso sono stato presente ed eravamo tutti attorno allo stesso tavolo, si parlava di Ascenzio Maesano, ma anche e soprattutto del sostegno elettorale a Raffaele Lombardo”.

11.20 “Angelo Santapaola mi disse che teneva molto a Pippo Limoli e li ho visti insieme in un bar vicino all’ospedale Garibaldi”. A questo punto il killer-pentito Gaetano D’Aquino racconta di aver chiesto ad Angelo Santapaola come faceva il clan ad appoggiare Limoli e i fratelli Lombardo. Il boss avrebbe risposto: “io porto numeri e per questo posso appoggiare più persone”.

LA MAPPA DEL VOTO TRA MPA E PDL
11.45.
Continua l’interrogatorio di Gaetano D’Aquino. “Il boss Fichera avrebbe dato l’incarico di sostenere l’azzurro Maesano ai fratelli Arena, appartenenti alla famiglia che fa riferimento all’ex latitante Giovanni Arena”. A Misterbianco è stato coinvolto il gruppo di Mario Nicotra, non nasceva la confusione con Angelo Lombardo. Il clan chiamava -secondo D’Aquino- Ascenzio Maesano in codice: “Ascio lo chiamavamo, organizzavamo i pullman per portare la gente a votare e se vedevamo la digos scappavamo”.

I fratelli Arena con “Nello ndringheta”, avrebbero sostenuto “Ascenzio Maesano a Librino, a San Giorgio pure, Ascenzio Maesano ha dato 120mila euro”. Il sostegno elettorale del clan sarebbe avvenuto sotto l’occhio vigile del candidato. “Ascenzio Maesano constatava direttamente se noi lo stavamo sostenendo”. Ascenzio Maesano avrebbe consegnato ai boss “circa 50-70 mila euro prima delle elezioni per sicurezza, e altri 50mila subito dopo”.

Fichera avrebbe dirottato i voti della famiglia Vinciguerra, “u cuttunaru”, verso Angelo Lombardo. Il sostegno della mafia ad Angelo Lombardo sarebbe arrivato anche da San Cristoforo, via della Concordia, piazza Palestro, quartiere Cappuccini. La zona “alta” di Catania invece sarebbe stata per Ascenzio Maesano. “Io stesso – racconta Gaetano D’Aquino – ho portato i volantini dentro un bar e ho detto a un ragazzo: dateli a questi personaggi. Me ne sono occupato io direttamente e ho raccomandato di dare i voti a Angelo Lombardo. Fichera Sebastiano mi disse: ‘mi sto muovendo per Angelo Lombardo’.

ECCO CALIMERO
12.
Spunta “Calimero”. Sarebbe “una persona di fiducia di Rosario Tripoto e del boss Corrado Favara, sua moglie era con l’Mpa”. Non un autonomista qualunque. Gaetano D’Antonio detto “Calimero”, l’uomo di cui parla il killer pentito D’Aquino, a cavallo delle elezioni regionali 2008 era sposato con Vanessa D’Arrigo, capogruppo dell’Mpa alla provincia regionale guidata da Raffaele Lombardo. D’Aquino è un fiume in piena, parla di Calimero come di ” un ragazzo che ha molte amicizie e tanta disponibilità di soldi. Uno dei più cari è stato Rosario Tripoto”. D’Antonio sarebbe stato “uno dei principali sostenitori dei Lombardo”.

11.50 Lombardo sparito dopo le elezioni. “Ricordo che in un’occasione si disse che Raffaele Lombardo era sparito con la scusa delle microspie, era diventato inagganciabile”. Secondo il pentito Gaetano D’Aquino i Lombardo avrebbero saputo dell’indagine del Ros già nel 2008, effettivamente si tratta del periodo in cui i carabinieri del nucleo speciale intercettavano e fotografavano presunti affiliati presso la sede dell’Mpa del viale Africa. All’improvviso, secondo D’Aquino la sede dell’Mpa sarebbe stata spostata in Via Pola “per la presenza delle microspie”. “Lombardo -dice D’Aquino- era sparito con la scusa delle microspie, ma la riunione riguardava gli omicidi che erano avvenuti a Catania. Non ho mai sentito lamentele nei confronti di Angelo Lombardo, per Raffaele invece si era troppo chiacchierato, era sparito dalla circolazione, era diventato inagganciabile. Girava la voce nella malavita che era diventato inagganciabile. Voci di cortile nella malavita”.

 

Pubblicato il 25 Maggio 2012, 11:45
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Commenti
  1. l'arcangelo 9 anni fa

    “Voci di cortile nella malavita”, “Spunta “Calimero”, “Io stesso – racconta Gaetano D’Aquino – ho portato i volantini dentro un bar , Una “mangiata” organizzata “per procurare voti a Raffaele Lombardo”, ““Ascio lo chiamavamo, organizzavamo i pullman per portare la gente a votare” ( vale a dire un pò come Ferrandelli e Faraone che portavano in pulman gli extracomunitari a votare per le “primarie” del PD )

    E queste sarebbero le i “grandiosi indizi” che hanno spinto il GIP a chiedere al PM la cosidetta imputazione COATTA ?

    (E allora cme la mettiamo con le ultime comunali, cotrassegnate da “viaggi in pulman” picciotti” che portano i volantini al “bar” ( ma poi chi mai vota un candidato che lo attende “in effigie” sul bancine del “bar” ? ), MANGIATE pantagrueliche fra tavolate con “buona” e “mala carne” come commensali, pasta, biscotti, benzina ecc ecc )

    Sarebbe questa la famosa “corruzione di Lombardo” ?

    Rispondi
  2. eroudc 9 anni fa

    non sono uno sponsor del Presidente Lombardo, ma continuiamo ad andare avanti con i “de relato” e con il “cortile della mafia”?. al momento, più o meno, niente di concreto. Mentre ci vorrebbe un Presidente impegnato h 24 per cercare di risolvere i problemi siculi … a partire dalla Commissione per il federalismo fiscale!

    Rispondi
  3. Giuseppe 9 anni fa

    A me sembra una vergogna!!!smettiamola con questa pagliacciata!!!diamo retta a questi ignoranti senza un briciolo di prova/riscontro…dove sono questi favori???
    Non puó andare avanti questo processo

    Rispondi
  4. Zaza 9 anni fa

    Ma le prove dei reati dove sono? Come si fa a bloccare una regione senza aver nulla in mano? Ma …

    Rispondi
  5. rino 9 anni fa

    quindi oggi Lombardo ha partecipato ad un processo in cui già è stato rinviato a giudizio?

    Rispondi
  6. apolitico 9 anni fa

    A questo punto della vicenda, io farei pagare:
    1) paralisi dell’economia Siciliana;
    2) immagine negativa della Sicilia;
    3) blocco e/o ritardi nell’erogazione delle risorse ( vedi messa in cassa integrazione del personale, con stipendi non erogati da 10 a 18 mesi, come nel caso dei dipendenti della formazione professionale in Sicilia) e altre realtà Siciliane;
    a coloro che hanno e, continuano a specularci sopra, non tirando fuori un ragno dal buco. Vai avanti Presidente, la Sicilia e i Siciliani, sono con Te.

    Rispondi
  7. apolitico 9 anni fa

    Ovviamente, cominciamo a far pagare un prezzo salato, per i probledi di cui sopra, per la formazione professionale all’Assessore alla P.I. Centorrino e al Diregente Generale della P.I. Dr. Albert. I quali sicuramente all’insaputa del Presidente Lombardo, impegnato nell’inchieste che lo riguardano, con la stipula di contratti finalizzati alla riforma della formazione professiona in Sicilia, hanno messo alla povertà 10.000 operatori, padri di famiglia Siciliani. Premetto che al Dr. Albert venuto dal PIEMONTE, gli è stato elargito e continua a percepirli 250 mila euro l’anno, il risultato è sotto gli occhi di tutti i lavoratori SICILIANI, cassa integrazione, mobilità, licenziamenti e, fatto grave, la perdita di centinaia di milioni di euri, per Progetti bocciati dalla COMUNITA’ EUROPEA alla SICILIA. Quindi non accusiamo sicuramente chi non centra, come in questo caso, il ns. Presidente Lombardo.

    Rispondi
  8. Renzo Fulci 9 anni fa

    Senza offesa ma si capisce che la maggior parte dei commentatori non sono catanesi.

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  9. Ciccio 9 anni fa

    Io non lo so che cosa c’è di vero in questa che mi sembra tutta una pagliacciata che finirà con una inevitabile archiviazione.
    So solo che Lombardo sta sbagliando a dimettersi pochi mesi prima della fine naturale della legislatura.
    Ormai è troppo tardi e la Sicilia ha bisogno di essere governata. Come ha detto un commentatore prima di me, si sta concludendo entro luglio la trattativa con lo Stato per dare attuazione niente meno che allo Statuto siciliano in materia fiscale! Dopo 66 anni! E a questo fatto epocale i giornali siciliani dedicano distratti pochissimo spazio.
    Da questi accordi dipenderà il futuro dei nostri figli e Lombardo che fa? Se ne va??? Ormai basta, vai avanti Presidente, porta avanti le cose che servono per la Sicilia e fra un anno ne riparliamo.

    Rispondi
  10. rino 9 anni fa

    Renzo, da catanese puoi spiegare meglio?

    Rispondi
  11. Renzo Fulci 9 anni fa

    Gentile Rino il pentito D’aquino afferma che la moglie di tale “Calimero” poi diventata ex dello stesso è attualmete capogruppo MPA alla Provincia Regionale di Catania. Se “Calimero” è amico o pseudo tale di D’aquino che motivo c’era di candidarla e farla addirittura capogruppo? Il non essere catanese di per se stesso chiaramente non significa nulla. E’ solo che vivendo la città di Catania molte delle cose che sostiene il D’Aquino si sentono, almeno come voce di popolo, da troppo tempo. Le voci sono voci ed in quanto tali vanno prese con le molle ma detto questo è utile ricordare che la Sicilia per crescere ha necessità di essere gestita e governata da personaggi scevri e al di sopra di ogni sospetto. La credibilità dei siciliani dipende dalla classe dirigente che l’amministra.

    http://livesicilia.it/

    Rispondi
  12. eroudc 9 anni fa

    signor Fulci, non è che i “de relato” siano stati messi in giro ad arte?
    oppure abbiamo un Presidente super diabolico!
    Certo che, analizzando alcune azioni intraprese, qualche “giro” consolidato lo ha stravolto (non intendendo giudicare se giusto o sbagliato o a suo vantaggio), ma qualcuno c’è rimasto male (cordate regionali comprese)!

    Rispondi
  13. Renzo Fulci 9 anni fa

    Gentile Eroudc il rischio che i “de relato” siano messi ad arte esiste, eccome! E’ proprio per questo che i personaggi pubblici devono mantenere comportamenti sobri e devono stare attenti a chi gli sta vicino. Non so Lombardo sia un “super diabolico”, sono comunque certo che trattasi di persona intelligente. Il suo problema, almeno a Catania, è che nelle municipalità ha permesso a “troppa” gente di avvicinarsi al suo movimento; chiaramente non tutti ma molti di questi all’interno del movimento hanno portato con loro scorie che la politica siciliana non può permettersi. A Catania si usa dire… cu cià cunta cià junta (chi racconta qualcosa l’aggiunge) ma generalmente aggiunge, difficilmente inventa di sana pianta. Un personaggio pubblico non può e non deve permettere che ciò possa accadere perchè la Sicilia è una terra di commistioni e confusione tale che se si hanno comportamenti non distaccati a 360° da certi personaggi qualcuno di loro può fraintendere come personalmente credo sia stato nel caso di Totò Cuffaro. Oggi chi fa politica in Sicilia dovrebbe utilizzare comportamenti simili a quelli di Leoluca Orlando sempre contro un certo modo di fare e di intendere la cosa pubblica senza se e senza ma.

    Rispondi
  14. eroudc 9 anni fa

    concordo pienamente con Lei, meno l’ultimo capoverso!
    ci sarà tempo per capire.

    Rispondi
  15. l'arcangelo 9 anni fa

    26-05-2012 – 13:47:31
    per Renzo Fulci che dice

    “Le voci sono voci ed in quanto tali vanno prese con le molle ma detto questo è utile ricordare che la Sicilia per crescere ha necessità di essere gestita e governata da personaggi scevri e al di sopra di ogni sospetto”

    Beh, si ricordi che in Sicilia, le “voci” hanno sempre “attinto” e per pime. anche tutte le vittime di mafia

    E allora che facciamo : facciamo comandare la Politica e la Magistratura dalle “voci” ?

    Rispondi
  16. Renzo Fulci 9 anni fa

    Eroudc sull’ultimo capoverso mi spiego meglio. Io non parlo di Luca Orlando politico, parlo di uno simile ad Orlando. Simile nel senso che quando decidi di fare la politica e il tuo impegno arriva ad un livello di rappresentatività massima non devi lasciare spazio a fantasie secondo cui il tuo agire possa essere non limpido. Ciò che contraddistingue Lombardo non mi pare sia la trasparenza.

    Rispondi
  17. Renzo Fulci 9 anni fa

    @Arcangelo è proprio questo il punto, le voci! Se come è accaduto intercettano, per puro caso” un boss (Di Dio) che sempre per caso discute con altra persona su Lombardo non le sembrerebbe giusto verificare se le voci sono vere? Se viene arrestato un professionista del catanese il geologo giovanni bargallo, attivista dell’MPA, e fa certe dichizrazioni , che può leggere nel link sottostante, ritiene sbagliato verificare se siano vere? Io sono innocentista per natura ma mi piace sapere se chi mi governa è idoneo e degno di rappresentarmi.

    http://livesicilia.it/2011/05/05/io-la-massoneria-e-gli-appaltiparla-il-geologo-barbagallo/

    Rispondi
  18. l'arcangelo 9 anni fa

    26-05-2012 – 19:42:34
    in risposta a Renzo Fulci

    Io sono d’accordo con te sul fatto che la Magistratura dovrebbe ogni volta andare a fondo su ogni possibile ipotesi di reato
    Ed è quello che, in maniera invero affannosa, sta facendo nei riguardi di Lombardo certa Magistratura
    Ma, a fronte di un’ attività investigativa di mastodontica mole e di un’ IMPUTAZIONE COATTA che ci mostra come fra la stessa Magistratura vi sia profondo DISACCORDO sulla valutazione degli atti processuali di REALE si sta concretizzando solo un coacervo insipiente di “voci” ed i pettegolezzi di delinquenti da strapazzo che, pur di far un anno di galera in meno, accuserebbero la loro madre di complicità con la morte di Gesù

    E qualcuno comincia a chiedersi se sia stato veramente così indispensabile calendarizzare un processo dalle resultanze così evanescenti proprio a ridosso delle Elezioni di Palermo

    Certo le voci esistono, così come esistono pure le “lobby” e le “framassonerie” varie
    Il guaio è che sono frequentate pure da molti Magistrati, Penalisti, Imprenditori di buona e mala fama ecc

    Per cui, se si dovesse dar conto alle “voci”, temo che di Politici e Magistrati, al loro posto, ne resterebbero ben pochi………

    Comunque la sensazione che si coglie ormai diffusamente nel Paese è che l’ Italia sia attraversata in lungo ed in largo da una “guerra per bande” ( con relativi conti da saldare ) che coinvolge larghi settori Economici, Politici, Sociali e, nella quale, è coinvolta o meglio “schierata” molta parte del Potere Giudiziario

    E questo non fa bene a nessuno

    Rispondi
  19. zaza 9 anni fa

    Renzo ma possibile che in tutto questo non esista una, e dico solo una prova???
    Possibile che chiunque diventi presidente della regione Sicilia deve fare questa fine???
    Alla fine il non essere forti in Sicilia fa comodo a Roma…….

    Rispondi
  20. l'arcangelo 9 anni fa

    Le “voci” dei delinquenti

    Se si dovesse dar peso o seguito alle “voci” dei delinquenti di Catania ( “ristretti” e non ) ne conseguirebbe che mezza Magistratura di Sorveglianza Catanese finirebbe “inguaiata”
    La maldicenza ed il pettegolezzo non costituiscono certo esercizio di nobiltà fra la “buona” carne, figuriamoci fra la “mala” carne………….

    Rispondi
  21. l'arcangelo 9 anni fa

    Dall’ art. di “Live Sicilia”

    “Corruzione elettorale. Nel processo a carico di Raffaele e Angelo Lombardo parlano i pentiti. E raccontano di cene per procacciare voti al presidente della Regione.”

    E che vorrà dire mai ?
    A Borgovecchio a Palermo vi sono state centinaia di cene e “bicchierate” per procacciare voti ad Orlando
    E non credo che a “Borgovecchio” sian TUTTI incensurati……

    Rispondi
  22. eroudc 9 anni fa

    a proposito di Orlando, ricordatevi un certo discorso di tale Giulio Andreotti sulla distinzione tra diavoletti e angioletti, innescata proprio da una dichiarazione di Orlando!

    Rispondi
  23. nicola 9 anni fa

    E’ inaccettabile che un presidente della regione possa avere avuto, in qualsiasi modo, contatti con tale tipo di personaggi. A prescindere da quello che sarà il verdetto della giustizia, per il popolo siciliano lombardo è politicamente ed eticamente colpevole. Si vergogni e vada via chiedendo sommessamente scusa a tutti.

    Rispondi
  24. l'arcangelo 9 anni fa

    27-05-2012 – 06:55:33
    per nicola

    Ma la finisca di rendersi ridicolo.
    Che anche le pietre sanno che quando il Presidente e gli Assessori della Ragione, erano DEMOCRISTIANI i MAFIOSI ( conclamati ) avevano ADDIRITTURA libero ingrsso un quegli Uffici !

    E i commessi scattavano “sugli attenti” !

    Rispondi
  25. Renzo Fulci 9 anni fa

    Vorrei ricordare a molti dei commentatori che Lombardo e suo fratello, prima che per l’imputazione coatta per mafia, sono a processo per voto di scambio e non mi sembra che tale reato sia edificante. Molti dei commentatori sostengono che non esiste alcuna prova. Ma sarebbe più giusto dire che questo è quello che sostiene Lombardo. Le prove si vagliano al processo. Quindi è pacifico che se un processo si tiene vuol dire che un Giudice o un collegio ritengono che le ipotesi dei pubblici ministeri siano credibili. Ripeto il processo in corso è per voto di scambio, l’imputazione coatta per mafia è una cosa diversa. Quella della magistratura catanese, nei confronti dei Lombardo, è una storia di potere che arriva da lontano fatta di stralci, avocazioni, ricorsi al CSM da parte dei pubblici ministeri… insomma chi volesse documentarsi può farlo anche su internet. Fermo restando quanto prima detto dobbiamo capire che fino a quando, nella gestione della cosa pubblica, non ci sarà la limpidezza, saremo sempre un popolo, che basta farsi un giro da est ad ovest della sicilia, per capire il livello in cui versa.

    Rispondi
  26. l'arcangelo 9 anni fa

    per Renzo Fulci a riguardo di tutti i tuoi post precedenti

    Permettimi di dissentire COMPLETAMENTE da quanto tu affermi

    Infatti a sentir te, qualsiasi UOMO , politico o non, colpito da diffamazioni o calunnie, che abbiano incardinato a suo carico un procedimento giudiziario di natura amministrativo o penale, dovrebbe RITRARSI spontaneamente dalle sue usuali incombenze sociali, lavorative o Politica ed attendere che la Magistratura, con i suoi tempi e attraverso gli esistenti gradi di giudizio, ACCLARI la natura diffamatoria o calunniosa delle dichiarazioni rese contro di lui

    In altre parole tu sostieni che un’ azione diffamatoria o calunniosa, fino alla realizzazione di una PROVA CONTRARIA, affidata alla Magistratura debba POTER PRODURRE i suoi EFFETTI sulla persona diffamata o calunniata !

    Lasciati dire che tale tua pretesa ha, nel suo astratto e non so quanto disinteressato “giacobinismo” , veramente dell’ INCREDIBILE !

    In Italia esiste ( o meglio dovrebbe esistere ) l’ obbligatorietà dell’ azione penale, per cui, a fronte di una notizia di reato, la Magistratura procede, con i tempi e con i modi di legge e con le relative norme di prassi
    E chiaro che però DIVERSE sono i gradi di gravità e di evidenza che si appalesano, fin dai primi momenti, in capo ad un qualsiasi indagato fin dall’ inizio dell’ incardinamento del relativo procedimento penale
    Infatti vi sono casi nei quali la colpevolezza balza chiara a tutti fin dalle prime fasi dell’ indagine anche se poi il rinvio a giudizio arriverà dopo, dovendosi osservare, in mancanza di flagranza, tutta una serie di dovuti adempimenti formali che dilatano i tempi processuali
    Per cui, quando su un politico indagato si addensano tutta una serie di notizie di EVIDENTE PROBATORIETA’ che chiaramente ne pronosticano, anche per il senso comune, una futura quanto certa condanna, allora è bene ( anzi è un doveroso segno di rispetto verso le Istituzioni che rappresenta ) che il Politico di che trattasi si metta spontaneamente da parte così come è bene che da questi prendano immediatamente le distanza i suoi alleati e i suoi delegati.

    Ma certamente questo non è il caso dell’ indagato Lombardo a carco del quale, fin dall’ inizio dell’ indagnine non sono emersi nè indizi nè, tantomeno prove che potessero dare, in alcun momento, la sensazione di una sua scontata colpevolezza
    Anzi, più il procedimento è andato avanti è più è sembrato avvitarsi ESCLUSIVAMENTE in un “porto delle nebbie” di ardite diffamazioni e calunnie, per aggiunta poste in essere esclusivamente da delinquenti ristretti in carcere per gravissimi fatti di sangue o da “avanzi di galera” accomunati, gli uni e gli altri, dall’ unico desiderio di “portare” a casa uno o più benefici previsti dall’ attuale Legislazione “premiale” per i cosidetti “pentiti” ovvero per non esser riusciti ad ottenere ciò che in qualsiasi modo e attraverso qualsiasi canale, avevano richiesto o ritenuto di esser riusciti a richiedere al Lombardo

    Ed è proprio nell’ alveo del ragionamento sopraesposto che ritengo sia maturata, in persone al di sopra di ogni possibile sospetto, come il RUSSO e la CHINNICI, la decisione di CONTINUARE a far parte della Giunta presieduta dall’ on. LOMBARDO

    Rispondi
  27. Renzo Fulci 9 anni fa

    @l’arcangelo tu legittimamente la pensi in un modo diverso dal mio, io penso soltanto che possa esistere una sicilia diversa, tu mi pare che difenda lo stato delle cose così come sono. In ogni caso ti sbagli. Ti comunico che a Catania è in CORSO, informati, al di la del procedimento per concorso esterno in associazione mafiosa che sta per essere imbastito, un procedimento per voto elettorale di scambio nei confronti dei fratelli Lombardo. Mi spieghi cosa c’entra il giocobinismo? Io non sono avvocato ma mi hanno spiegato, meglio informati, che un processo per essere in atto è necessario che le prove raccolte dai P.M. siano poste al vaglio del giudice il quale decide se rinviare a giudizio oppure no gli indagati. Io non so se i Lombardo siano colpevoli tu evidentemente hai notizie di prima mano e sai che non ci sono prove prima che si svolga il processo. Ora due le cose o sei un mago o ti sei omologato e fidato di quanto afferma Raffaele lombardo, io sempre se tu me lo permetti voglio vedere le carte perchè di Lombardo non mi fido.

    Rispondi
  28. Renzo Fulci 9 anni fa

    @ Comunque larcangelo la storia te la voglio raccontare un po’ meglio, da ignorante in materia spero di commettere pochi errori ma in ogni caso la testata saprà correggermi. La storia risale a qualche anno e ad una inchiesta che si chiama “Iblis” nella quale sono imputate tante persone tra cui se non ricordo male, il parlamentare regionale on. Fausto Fagone che sarà poi arrestato. L’allora procuratore capo D’Agata non si sente di esprimersi su Lombardo capisce che ha in mano una bomba va in pensione e lascia la palla al suo aggiunto Patanè. Questi, senza consultarsi con nessuno della procura, stralcia la posizione dei Lombardo dall’inchiesta Iblis e derubrica l’ipotesi di reato di mafia a voto di scambio, meno grave di quello di mafia ma pur sempre molto grave. A questo punto nella procura di Catania scoppia un putiferio i P.M. ricorrono al C.S.M. contro la decisione di Patanè. Nel frattempo a Catania si insedia il nuovo Procuratore Capo Salvi e successivamente arriva dal C.S.M. la direttiva che un GIP si pronunci sui Lombardo e solo a questo punto arriva l’imputazione coatta. Questo è un sunto dei miei ricordi di lettore di quotidiani come quello su cui scrivo o su SUD PRESS FREE gionale simile che si occupa più specificatamente del catanese. Quindi caro Arcangelo la storia non è giacobina è più complicata di quanto sembri al di la delle parole di Raffaele Lombardo che se permette a Catania, conoscendolo un po’ meglio, ci fidiamo un po’ di meno

    Rispondi
  29. l'arcangelo 9 anni fa

    UNA STORIA CHE HA IL SAPORE DELL’ “INCONSISTENZA”

    Più leggo e rileggo la storia di questo procedimento giudiziario e più la considero come l’ epifenomeno di una serie di diffamazioni e calunnie, per giunta malamente orchestrate fra i loro creatori, cucita con spezzoni di varie intercettazioni non si sa quanto espressione di millantazione di potere in ambito criminale e quanto di mero vaniloquio
    Su tutto ciò una “spolverata” di vaga ed indefinita ipotizzata rassomiglianza a quelle che potrebbero rappresentare oggi o aver rappresentato in passato certe modalità di far campagna politica tenute dai tempi di Crispi ad oggi da piccoli, grandi e medi esponenti della vita poltica Siciliana di sempre : promesse di favori, dazioni di denaro, appalti ecc
    Ma dalla più inconsistente “vaghezza non si esce
    Si parla di personaggi locali che “avrebbero” dato somme di denaro per voti, si parla di delinquenti che “avrebbero” voluto avvicinare il futuro Governatore, senza peraltro riuscirci
    Ma sopratutto NON si parla di cosa in CONCRETO sarebbe stato CHIESTO e di cosa sarebbe CONCESSO o NON CONCESSO all’ on Lombardo

    Si parla di “mangiate” e “bicchierate” che “sarebbero” state organizzate, all’ epoca, non si sa bene da chi, per procacciare voti a Lombardo ( a Palermo alle ultime Elezioni Comunali le “mangiate” e “bicchierate” per far “acchianare” l’ uno o l’ altro dei contendenti non si possono neppur tener di conto, per quante ce ne sono state, oltre ad esser senz’ altro di più facile “ricognizione” per via dell’ esiguo lasso di tempo che oggi ci separa da quelle elezioni )

    Quasi verrebbe da non credere che il Presidente della Regione Siciliana abbia scelto di distogliere l’ attenzione dai tanti e incombenti problemi economici e sociali che gli competono per presenziare a queste udienze dove i testi dell’ accusa sembrano esser usciti da un romanzo “surrelista” ad inseguire ………………………”vaghe stelle dell’ Orsa”

    Rispondi
  30. l'arcangelo 9 anni fa

    27-05-2012 – 22:23:38
    per Renzo Fulci

    Non sono compiutamente a conoscenza del “putiferio” scatenatosi presso gli Uffici Giudiziari di Catania nè dell’ intervento del CSM presso tali Uffici per improntarne l’ attività o per comporne gli interni dissidi
    Ma ciò non sposta di una virgola l’ idea che, supportata dalle mie antiche nozioni di diritto, mi sono fatto sulla storia giudiziaria che attualmente assorbe l’ on Lombardo
    ( che fra l’ altro neppure ben conosco personalmente avendolo vista, per giunta di sfuggita, si e nò 2-3 volte ) , per quanto acquisita dalla Stampa ( incluso Live Sicilia ed i suoi “Speciali” cartacei dei quali sono assiduo lettore )
    E la mia idea è che questa storia sia di un’assoluta inconsistenza in quanto, per quanto ho potuto leggere non è supportata nè da elementi di prova e neppure da una concatenazione indiziaria non solo logica ma neppure verosimile
    Per cui per me delle due l’ una : o Lombardo è una creatura “diabolica” che nell’ arco di questa complessa vicenda, protrattasi per anni è riuscito a commettere i reati per cui è processo senza lasciare la minima prova, oppure è innocente

    Infine, per quanto attiene all’ acquisto di voti da parte di esponenti plitici dell’ MPA o del PDL nel Catanese, quale si appaleserebbe, a latere dell’ inchiesta su Lombardo, dalle dichiarazioni “de relato” di alcuni pentiti posso dirle che non conosco la situazione nella Sicilia Orientale ma le posso dire che l’ acquisto di “pacchetti” di voti a Palermo, segnatamente nelle sue “borgate” è prassi comune ed arcinota a tutti
    Prassi che si è ripetuta tranquillamente anche quest’ anno in occasione delle Elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale
    Questa “pratica” è talmente nota e consolidata sì che, a chi volesse avvalersene per aumentare il numero dei suoi consensi, basterebbe “andar per taverne” perchè ivi troverebbe un “listino” prezzi d’ informale quanto efficace consultazione ( fra l’ altro l’ indigenza verso la quale il Governo Monti ha spinto molte delle persone più indigenti ha provocato ques’ anno un vero e proprio “crollo dei prezzi” : fino a 30-25 Euro a voto).
    A tale mercato, al quale si accede ordinanariamente ( ma non necessariamente ) attraverso la guida dei vari pregiudicati locali, si sono rivolti quest’ anno indifferentemente candidati di destra, centro e sinistra
    Non parliamo poi delle elargizioni di generi alimentari di prima necessità, che spesso comunque diventa anche materia di “sub-appalto” operata da chi vende i “pacchetti” di voti, verso i meno abbienti
    E anche i “muri” dei quartieri popolari di Palermo, conoscono queste storie
    ( avvenute in misura meno rilevante anche nel contesto della “primarie” ) che però, a quanto pare, non arrivano mai nè alle orecchie degli Organi di Polizia nè a quelle della Magistratura

    Rispondi
  31. l'arcangelo 9 anni fa

    Le dichiarazioni dei “pentiti”

    Dall’ art di Live Sicilia : “Ascenzio Maesano constatava direttamente se noi lo stavamo sostenendo”. Ascenzio Maesano “avrebbe” consegnato ai boss “circa 50-70 mila euro prima delle elezioni per sicurezza, e altri 50mila subito dopo”.

    E Lombardo cosa c’ entrerebbe con questa vicenda ?
    C’ è forse una prova che l’ abbia fatto anche lui

    A Palermo sono anni ed anni che Politici più o meno piccoli o più o meno grandi di dx, sx e centro comprano voti da pregiudicati dal “curriculum” più o meno grande

    E nessun esponente, a parte mi pare, il solo Antinoro è mai stato messo sotto accusa per questi fatti

    Per cui………

    Rispondi
  32. Renzo Fulci 9 anni fa

    @Arcangelo mi permetta, il suo è un difetto di informazione. Il giudizio che si svolge attualmente a Catania nei confronti di Lombardo non è a latere, come lei sostiene, ma è parte integrante della vicenda di mafia “IBLIS” e che per quanto riguarda Lombardo tale reato è stato derubricato in voto di scambio elettorale che certo non è un’accusa edificante per un Presidente della Regione specialmente se tale regione si chiama Sicilia. L’inchiesta per mafia è cosa diversa per la quale ancora i fratelli Lombardo non sono e non è detto che siano rinviati a giudizio. Lei parla di prove che non ci sono ma lei come fa a saperlo? I “de relato” di cui lei parla riguardano l’eventuale reato per concorso esterno in associazione mafiosa e non il voto di scambio del processo attualmente in corso. Io non giudico nessuno ma non condivido il suo ragionamento secondo cui visto che trattasi di prassi collaudata è normale che esista. Io mi sarei aspettato che Lombardo dicesse … “non è vero ciò di cui mi si accusa, io ne conosco ne frequento mafiosi”… e invece lui, come lei del resto affermate che non ci sono prove. Io sono solo un lettore/elettore non difendo e non condanno nessuno. Credo, però, di avere il diritto di sapere chi mi rappresenta!

    Rispondi
  33. l'arcangelo 9 anni fa

    28-05-2012 – 13:09:42
    Renzo Fulci

    Forse non mi sono spiegato bene
    Per “a latere” mi riferivo alle dichiarazioni dei pntiti di persone da questi ritenute “a lato” dei Lombardo, come nel caso di esame riguarderebbero questo famoso Ascenzio Maesano che “avrebbe” consegnato ai boss “circa 50-70 mila euro prima delle elezioni per sicurezza, e altri 50mila subito dopo”.

    Per a “latere” quindi intendevo dire che nulla di simile ( dazioni di denaro in cambio di voti ) risulta nei confronti dei Lombardo

    Per quanto riguarda invece la “compravendita” dei voti assai DIFFUSA a Palermo è ovvio che sono d’ accordo con lei : se è un reato a Palermo, non vedo perchè non dovrebbe esserlo anche ad Agrigento o a Trapani o a Ragusa

    Certo comunque lo “spettacolo” offerto dalla “compravendita ” durante le appena trascorse Elezioni Comunali di Palermo è stato assai avvilente : padri di famiglia “vendere” un sia pur piccolo “pezzetto” del futuro dei propri figli per 25-30 Euro…….

    Un paio di “gratta e vinci” i più, e poi più disperato di prima……….

    Rispondi
  34. Renzo Fulci 9 anni fa

    @Arcangelo anche per quello che lei definisce “a latere”, se legge le intercettazioni telefoniche ed ambientali si farà un’idea diversa sull’argomento, al di la di quello che riferiscono i delatori e i pentiti. Mi pare che fra di noi i punti ed i distinguo servono per indicarci la medesima direzione. Siamo siciliani e pur essendo di aree diverse respiriamo la medesima area. Sono certissimo che quello che si verifica nel mercato delle vacche della bellissima Palermo non sia tanto distante da ciò che si verifica nella vice capitale della Sicilia Catania (come amano definirla i miei amici palermitani). Non si tratta di essere pro o contro qualcuno. Abbiamo la necessità di capire chi è chi amministra i nostri interessi. Fermo restando le accuse “de releto” per mafia rimane a carico di Raffaele Ed Angelo Lombardo, il procedimento in corso per voto di scambio. A dirle la verità sono stanco di questa gente che lei sorbisce da poco ma della quale io ho sdegno e sento parlare da troppi anni.

    Rispondi
  35. l'arcangelo 9 anni fa

    28-05-2012 – 19:31:40
    Renzo Fulci

    Guardi, da quel ci siamo detti, appare che ambedue desideriamo il comune e superiore bene della Sicilia ( anzi di tutto il SUD e non solo ) rappresentato da una amministrazione onesta capace di creare svuluppo economico e lavoro PRODUTTIVO in una terra che, DOPO ESSER STATA DEPREDATA, è stata costretta, da ormai troppo tempo, a vivere di emigrazione o di assistenzialismo

    Comunque la prego di assumere che io non sono qui per difendere la persona di Lombardo se non nella misura in cui ho sempre difeso e continuerò a difendere i diritti di una persona sulla quale si voglia far incombere un PRE-Giudizio, avanti che “un” GIUDIZIO abbia ancora a formarsi
    Pertanto quello che ho fin qui scritto è dipeso unicamente dall’ idea di una sostanziale inconsistenza probatoria, insita nel procedimento a carico di Lombardo, che è maturata nella mia persona, per quanto ho potuto e saputo leggere di questa storia sulla stampa più avvertita

    Cosa completamente diversa è il giudizio che deve essere formulato sulle capacità “squisitamente” politiche del Lombardo che hanno valso la nascita del “Movimento per le Autonomie” ( e sottolineo il “plurale” di queste “autonomie” ) che costituisce un’ idea di assoluta genialità che potrebbe, se oppotunamente coltivato, in particolare nell’ attuale crisi ideologica alla quale soggiaciono tutti i Partiti “tradizionali” , costituire la prima vera “SPINTA” autonoma del SUD verso un “rinascimento” che non sia solo culturale ma anche economico, sociale e lavorativo

    Questa e non altre sono state le motivazioni che mi hanno spinto ad aderire, finora da “indipendente” al Movimento per le Autonomie

    Una cosa è certa : se domani Lombardo dovesse sciogliere questo Movimento o comunque determinarne lo scioglimento, io, che sono stato forse l’ ULTIMO ad avvicinarsi a lui, sarei il PRIMO ad allontarmene

    Rispondi

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