La 'gaffe' di Lollobrigida sulla siccità scatena un putiferio tra i partiti

La ‘gaffe’ di Lollobrigida sulla siccità scatena un putiferio tra i partiti

La frase del ministro e le reazioni. Chi lo attacca, chi lo difende
LA SICILIA CHE HA SETE
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PALERMO- L’ormai celebre frase del ministro Lollobrigida sulla siccità in Sicilia non poteva certamente passare inosservata, infatti non è accaduto. La sua eco oggettiva è stata amplificata dai furori della campagna elettorale per le Europee che hanno scatenato la tempesta perfetta. In sintesi: una gaffe.

La frase e le reazioni

Per fortuna quest’anno la siccità ha colpito molto di più alcune zone del Sud e la Sicilia in particolare…”, ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida nel suo intervento al Senato. Qualunque cosa volesse intendere, “mal gliene incolse”.

Le reazioni sono state accese, in un senso nell’altro, e ne abbiamo già dato conto in una precedente cronaca, con la replica ministeriale: “Rispondendo a un collega del Piemonte ho usato un’affermazione, che per fortuna in Piemonte non è accaduto quello che sta accadendo in Sicilia cioè che c’è la siccità quest’anno. La domanda del collega era sulla siccità in Piemonte”. (qui la dichiarazione completa)

Tuttavia, siccome altro materiale si va aggiungendo, anzi, affastellando, bisogna aggiornare l’elenco di chi attacca e di chi difende.

Chi attacca

Allo ‘sdegno’ di Pd e M5S si aggiungono gli strali di Leoluca Orlando, già sindaco di Palermo, candidato con Avs alle Europee: “Una grande coerenza coloniale: condannare Sicilia e Sud a subire l’annuncio di devastanti, criminogene, faraoniche e costosissime opere come il Ponte sullo Stretto e rallegrarsi per la siccità che non riguarda la regione dove vive il cerchio magico della Presidente Giorgia Meloni”.

Il consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp invita il ministro a visitare i territori delle province di Catania, Enna e Siracusa, “per vedere con i propri occhi la gravità degli effetti della siccità e cercare di trovare soluzioni che consentano agli agrumicoltori e agli agricoltori siciliani di affrontare questi prossimi mesi estivi”.

“Le parole pronunciate dal ministro Lollobrigida sulla siccità, certamente dette male, ci feriscono e ci lasciano stupefatti”, dice Gerardo Diana, presidente del consorzio.

“Per fortuna nostra il ministro Lollobrigida non ha freni inibitori. Grazie a lui anche chi aveva qualche dubbio, pochi in verità, sulla visione che sottintende all’autonomia differenziata del governo Meloni, adesso ha tutto chiaro”, dice l’eurodeputato e candidato Pietro Bartolo. E queste sono soltanto alcune tra le dichiarazioni che stanno planando sulla polemica.

Chi difende

“Conoscendo bene il ministro Lollobrigida non ho dubbi quale fosse il senso della sua dichiarazione sull’emergenza idrica in Sicilia. Tutte le interpretazioni che vanno in senso contrario sono errate e soprattutto strumentali – dice il presidente della Regione, Renato Schifani -. E la conferma della sua sensibilità verso queste problematiche arriverà dai provvedimenti a favore di agricoltori ed allevatori dell’Isola che il governo nazionale varerà a breve per compensare le perdite dovute alla siccità cronica che sta causando enormi danni al settore”.

“Le parole del ministro Lollobrigida pronunciate ieri al Question time in tema di siccità sono state estrapolate dal contesto e strumentalizzate dalla solita sinistra che, mancando di qualsivoglia proposta politica, sfrutta la polemica per farsi campagna elettorale. Così il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Manlio Messina.

“Lollobrigida voleva dire ‘per sfortuna’. Conosco il mio amico Lollobrigida, però non si può fare l’esegesi di ogni parola. Se io dico ‘per fortuna ha colpito solo la Sicilia’ non vuol dire che sono contento che ha colpito la Sicilia. Sono certo che lui volesse dire ‘c’è andata male perché ha colpito la Sicilia, poteva andare peggio se avesse colpito tutto il resto dell’Italia’”, commenta il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Ma non è l’unica…

Ma quella della siccità non è l’unica polemica che vede nel suo epicentro il ministro. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – così scrive il ‘Fatto Quotidiano’ – sarebbe intenzionato a non firmare il decreto-legge Agricoltura voluto proprio da Lollobrigida. Intanto, in Sicilia, il flagello della grande sete resta. Putiferio a parte.


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