PALERMO –Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un dirigente regionale che commenta, con un filo di ironia, le recenti vicende riguardanti le rotazioni dei dipendenti della Regione.
“Si cominciò finalmente a fare pulizia negli uffici della Regione dove dirigenti e funzionari noti fannulloni e corrotti curavano i propri interessi particolari e facevano del loro lavoro un continuo mercanteggiamento. Onore e merito al Governatore e a collaboratrici e collaboratori, gabinettisti e consiglieri del Principe, menti raffinatissime che sono riuscite a individuare i luoghi del malaffare e gli impiegati collusi. Così bravi da non limitarsi a cacciare via solo condannati, indagati e chiacchierati, ma, agendo a livello preventivo, anche quelli che apparentemente sono persone perbene ma che in un domani non si sa cosa possono diventare….
Si cominciò dal Dipartimento Istruzione e Formazione professionale, già nell’occhio del ciclone per storno di soldi su conti correnti personali, con 60 trasferiti dall’oggi al domani presso il Dipartimento regionale Funzione Pubblica temporaneamente a disposizione.
Subito dopo è stata la volta del Dipartimento Ambiente. La scelta stavolta è ricaduta su 90 dipendenti informati (come è giusto che sia!) da una conferenza stampa del Presidente e dell’Assessora. Ora bisogna continuare con gli altri Uffici, con i nostri Uffici. Aspettiamo con ansia che sia fatta piena giustizia anche da noi.
Del resto noi dipendenti regionali siamo troppi e ben venga un dimezzamento degli organici partendo proprio da quei dipartimenti più impegnati nell’utilizzo delle risorse comunitarie e nella risposta a cittadini e imprese. Vedrete come i pochi rimasti saranno in grado meglio di prima di rispettare le scadenze previste per la spesa e le autorizzazioni richieste!
E chi sostiene che trasferimenti di tal tipo hanno bisogno di maggiore informazione, motivazione e concertazione deve convincersi che in nome dell’interesse generale (ma si può dire elettorale?) si deve estirpare il male sin dalla sua origine, devono essere colpiti i luoghi del malaffare e dell’inettitudine, nella certezza che all’interno degli uffici regionali cova comunque una tendenza all’illegalità e alla inefficienza. E se si calpestano vite e storie di persone perbene pazienza: non si può andare troppo per il sottile, il mostro deve essere colpito, se c’è la mela marcia (e le mele marce ci sono!) bisogna abbattere l’albero.
Coloro che ancora si ostinano a sognare una Regione riformata attraverso la riorganizzazione di funzioni e competenze, restituendo alla periferia incombenze impropriamente svolte a livello centrale; recuperando i tanti dipendenti oggi inutilizzati e sprecati negli uffici periferici; rafforzando i presidi centrali oggi impoveriti e soffocati dalle urgenze di spesa, pareri e autorizzazioni; allontanando i condannati e gli indagati ma valorizzando allo stesso tempo i tanti ancora orgogliosi di essere a servizio del “pubblico”; operando rotazioni oculate con criteri e metodo, senza sguarnire sedi importanti e senza svilire competenze rare e consolidate, ebbene tutti questi inguaribili sognatori bisogna che si convincano una volta e per tutte che il nuovo pensiero sbrigativo-moralizzatore che avanza è la risposta vincente, è l’unico che ci può salvare dal baratro, è il solo che ci può fare recuperare credibilità da parte dei cittadini e delle imprese.
L’imperativo è azzerare, tagliare le teste, purificare, ripulire, moralizzare. Solo così la Regione potrà rispondere alle vecchie e nuove sfide che l’attendono, solo così i regionali possono rimotivarsi, dare il meglio di sé nella certezza che il lavoro e l’impegno svolto in questi anni sarà certamente riconosciuto e ricompensato, così come già sta avvenendo ai Dipartimenti Istruzione e Formazione professionale e Ambiente”.
Emanuele Villa
Dirigente regionale
E come non condividere in toto l’analisi di Emanuele? Forse e’ il momento che i tanti colleghi con la spina dorsale dritta comincino a far sentire la propria voce.
è sempre stato così.. paga il giusto per il peccatore.. nemmeno io ha mai evaso le tasse… eppure sono tassato alla grande per gli innumerevoli evasori che ci sono.
amen
Cari dipendenti regionali di ogni ordine e grade,per evitare di fare di tutta un’erba un fascio,parlate una volta per tutte e raccontate tutte le magagne che conoscete ……e sono molte.Alla fine i buoni saranno da una parte e i cattivi dall’altra….basta con questi tiri incrociati!
Condivido totalmente quanto scritto in questa lettera !
Emanuele Villa ha mostrato attributi e raro senso dell’ironia.
Purtroppo la miopia di tale azione riformatrice attivata con le deportazioni di massa e nel timoroso silenzio delle OO.SS. (che dovrebbero invece più che preoccuparsi dello scadimento delle relazioni e dell’autorevolezza che ispirano al Presidente) costerà tantissimo alla nostra Regione in termini di efficienza, continuità dell’azione amministrativa, celerità dei trasferimenti e della stessa spesa, nonché di senso di partecipazione e attaccamento all’istituzione da parte dei dipendenti travolti da questo insolito destino, i cui oneri ancora nessuno è in grado di quantificare ma che certamente peseranno tantissimo in termini di cambiale politica al nostro estroso e comunicativo Presidente.
Ad maiora
Egr. Villa, la sua lettera affronta il problema della dirigenza partendo dalla fine, cioè l’operazione Crocetta. Sarebbe così cortese a scrivere un’altra lettera partendo dall’inizio, cioè chiarendo come sono stati attribuiti in tutti questi anni gli incarichi dirigenziali? Può darsi che il risultato sia che allo stesso modo (illegittimo) con il quale si è operato il conferimento si è altrettanto operato lo “sconferimento”, o no?
“Excusatio non petita, accusatio manifesta” dicevano i latini…
E poi, se si tratta di persone veramente perbene, non possono continuare a fare le persone perbene anche nelle nuove mansioni? Anzi, un tale innesto potrà solo rinvigorire la pianta. Non crede, Dott. Villa?
SIGNORA VILLA NON LI HANNO CACCIATI SOLO TRASFERITI E LO STIPENDIO LO BECCANO LO STESSO.SE QUALCUNO VUOLE RINUCIARE AL TRASFERIMENTO CI SIAMO SCHIERE DI SICILIANI PRONTI A PRENDERE IL LORO POSTO .IL MIO MODESTO PENSIERO E CHE QUESTA LEVATA DI SCUDI CONTRO QUESTI TRASFERIMENTI E CHE QUALCUNO PERDERA DEI PRIVILEGI CHE CREDEVA GLI FOSSERO DOVUTI X SEMPRE
Se il Dirigente Regionale, che ha anche trovato il tempo di scrivere la mail, conoscesse il mondo del lavoro al di fuori dal pianeta Regione Sicilia, non si rammaricherebbe nè nel merito nè nel metodo, ma avrebbe pur sempre da ringraziare di continuare a fare parte, ancorchè trasferito, della galassia Regione Sicilia. Caro Dirigente noi del settore privato e chi ti parla non lavora certo in un supermercato, a queste espugnazioni, espropriazioni, rotazioni e quant’altro ci siamo abituati da tempo. Forse è tempo che anche Tu ed i Tuoi colleghi regionali Vi abituaste a metodi non certo più corretti ma certamente più coerenti con il contesto in cui ci muoviamo.
Se poi entriamo nel merito del metodo Crocetta è pur vero che l’80% dei dipendenti regionali a qualche politico deve pur ringraziare per il fatto di trovarsi ma si sa la politica è mutevole, è un boomerang, è autocelebrativa nella stessa misura in cui è autolesiva, oggi ti accontenta e domani ti scontenta ma è pur sempre politica che prescinde dal politico di turno.
Auguri
La gente cade nel tranello e Crocetta lo sa benissimo. Questo gli frutta 2 risultati certi:si fa un’ottima campagna elettorale con i fumi delle sue accuse demagogiche verso i regionali (che di colpe ne hanno tante ma che per tanto tempo è stato bene a tutti coloro che li hanno “governati”) e si prepara a smontare l’amministrazione pubblica a suo uso e consumo. Usa la colpa di pochi per aizzare l’opinione pubblica. L’assoluto mancato uso delle norme di cui si è dotata l’amministrazione per effettuare trasferimenti di massa, a crocetta serve per accelerare i tempi. Ho come l’impressione di rivivere l’abominevole periodo delle leggi razziali che furono emanate prima per convincere la gente dell’esistenza di una razza inferiore per poi poterli deportare e sterminare con il beneplacito di tutti. A prescindere che questo porterà la regione a pagare una marea di ricorsi con un danno all’erario inimmaginabile, ci sarà anche l’altra parte del piano. sostituire con esterni i pubblici dipendenti. L’ha pure detto che per sconfiggere la resistenza mafiosa dei regionali avrà bisogno di gente esterna. Come la Monterosso che costa da esterna 400.000 euro e che non possedeva i titoli per fare il dirigente generale alla formazione, mi spiega crocetta come può fare addirittura il segretario generele? La più alta carica della pubblica amministrazione non ha i titoli, è parte del disastro alla formazione, non può essere un esterno e non la toglie? Crocetta spiegaci come funziona il tuo furore per la legalità!
Ma scusate ? “cacciate tante persone …”, perchè le hanno licenziate ? non mi risulta. Le hanno solo spostate in altri uffici. Dove sta l’onta ? che uno nasce in un posto e deve morire nello stesso posto ? anzi, vedono facce nuove, si occupano di cose diverse. Cambiare puo fare solo bene !!!
Quando i dipendenti regionali di ogni ordine e grado capiranno che il posto che hanno non è di proprietà e inviolabile nè lo hanno ricevuto in eredità, forse tante cose gli appariranno più chiare. In tutti i posti di lavoro che si rispettano il datore di lavoro decide dove essere resa la prestazione, nel rispetto dei contratti.Non è spostando da una via all’altra della stessa città che vengono violati i diritti nè vengono umiliati e offesi.
Se esistono veramente DIRIGENTI ONESTI E PER BENE CHE SI FACCIANO AVANTI, CHE SI CONSORZIINO E SI FACCIANO AVANTI CON CROCETTA E CON TUTTA LA GIUNTA . VEDIAMO SE FINALMENTE SI POSSA FARE PIAZZA PULITA PER LA SICILIA:
devo ammettere, senza alcuna ironia, di essere perseguitato dalla sfortuna. Sono stato sicuramente sfortunato ogni volta che sono andato in qualche ufficio della Regione, dopo aver fatto parecchi chilometri, ed il funzionario non c’era, o era impegnato con qualche pratica (tipo solitario o simile) ovvero era temporaneamente trasferito al bar – soprattutto nell’orario di ricevimento-, sono stato sfortunato tutte le volte che ho dovuto chiedere, per cortesia s’intende, che la mia pratica venisse esaminata magari dopo decine di viaggi ed aver speso tante parole.
Non si offenda, ma leggendo il suo sfogo mi viene in mete solo il grande Totò: “ma mi faccia il piacere!”
In un’operazione di pulizia generale come quella iniziata dal presidente, si sà, a farne le spese sono soprattutto i bravi dirigenti, che negli anni hanno lavorato onestamente e con dedizione. Ma è pur vero che un punto si deve anche mettere. D’altronde chi è onesto lo sarà anche in un altro assessorato o dipartimento, quindi potrà portare valore aggiunto.
Condivido in pieno l’analisi puntuale di Emanuele e mi associo.
condivido pienamente quanto scritto da marco68 e da Chiddici?!?
se una persona è….perbene lo sarà in tutti iluogi i laghi i mari i monti etc. etc.
Bravo !
l’ronia è prerogativa delle persone intelligenti e alcuni preti esorcisti la utilizzano per cacciare via il demonio. proprio perchè il “cornuto” è furbo ma non intelligente e non conosce l’ironia. Basta!!! uomini di destra e di sinistra, di centrodestra e di centrosinistra, di centro, cittadini e imprenditori, operai, Dirigenti generali e dirigenti di Aree e Servizi, dirigenti di Unità Operative, , Basta!!!Vogliono farci credere che il mondo si divida secondo categorie astratte, ma non è così. Al Dott. Emanuele Villa dico grazie, perche il mondo è popolato da uomini liberi (come lui e spero anch’io) e purtroppo anche da uomini schiavi del Potere di turno sia esso bianco, rosso, nero, rosa, grigio ecc. La vicenda della “rivoluzione” nei termini in cui è stata posta non ci interessa. A noi uomini liberi interessa la “Rivoluzione nella Legalità e nella Trasparenza” che tradotto in lingua corrente vuol dire rispetto della persona, della sua professionalità, della dignità del suo lavoro, della sua famiglia, dei suoi figli, dei suoi amici. Non si possoni sacrificare “persone” per il rpoprio tornaconto politico in nome della legalità, questa è un’operazione scorretta. Occorre individuare puntualmente le responsabilità personali e agire di conseguenza per neutralizzare, denunciare e isolare chi nella Pubblica Amministrazione approfittando del proprio ruolo compie crimini. Presidente o anche tu, da uomo libero quale spero tu sia, ti dai da fare in questo senso, oppure passerai alla storia come un’altro dei tanti Presidenti che hanno fatto solo il loro interesse politico sacrificando la dignità e l’onorabilità di tanti padri di famiglia.
Vero è che a fare notizia nella pubblica aministrazione sono furbi ed arrivisti e non i tanti, dotati di una loro integerrima morale che fanno il loro dovere.
Vero è che qualche dirigente presuntuoso, conoscitore di una porziuncola di Bando, pontificava verso colleghi funzionari comunali, che sopratutto nei piccoli comuni, debbono occuparsi di innumerevoli incombenze. Bhe gli arroganti avrebbero meritato l’allontanamento. Ma quello che fa oggi la Regione, viene fatto da anni nei Comuni, in quanto è la risposta piu semplice che puo fare una persona ignorante. Infatti, solo nei pochissimi casi di subentro di persone avvertite si è proceduto con la verifica della preparazione di ognuno e con la conseguente collocazione concertata dove il dipendente puo rendere di piu. Abbiamo persino nella terminologia cambiato l’ufficio personale con “Ufficio Risorse Umane”. La Risorsa umana è un patrimonio su cui le amministrazione hanno investito, in termini di formazione e competenza. Solo questo può essere il criterio di una ripartenza. Solo chi è avvvertito sà, che il personale motivato rende tantissimo. Ma la politica dello scoop, gli agitatori di piazze, le dichiarazioni ad effetto hanno soppiantato la buona politica e la buona prassi. Purtroppo non c’è rimedio. Pertanto nessuno merita il mio voto
Sarà pur vero che Crocetta è un uomo di teatro; sarà certamente vero che l’operazione ha connotati demagogici ed “elettoralistici”, ma anche i “regionali” dirigenti la smettano di voler apparire vittime sacrificali: com’è che ci sono tutti questi dirigenti in Regione ? Come spiegano che nulla, nulla di nulla funziona ? Che spiegazione danno al fatto che la Regione Sicilia ha un numero esorbitante di addetti e che il servizio reso a cittadini ed imprese fa piangere ?
Crocetta fa demagogia, ma loro abbiano il pudore di piangere meno e di denunciare il marcio che vedono ogni giorno. Si esaltano per una lettera scritta in un corretto italiano dal Sig. Villa….Basta poco
Si continua a non capire che questo processo di rotazione totale del personale non porterà altro che ulteriori disagi all’utenza.
Ok alla rotazione ma fatta con criterio eliminando le mele marce dopo averle indivudiate con attenzione e non effettuare un rallestramneto senza giudizio .
Emanuele Villa ,finalmente, questo collega ha le palle, onore e solidarietà. Dei commenti contro non tenere conto: si parla di diversi settori di attività come di bulloni, non importa dove li fai tanto sempre gli stessi bulloni si devono fare.
Vorrei vedere una simile rotazione alla sanità, un cardiologo a fare il ginecologo, un dentista l’ortopedico, un oncologo il pediatra e in cardiochirurgia un urologo così se non capisce un ca***è normale!
Ribellatevi a questi soprusi!!!!!!
Scusate, la legge 10/2000 ha riempito le stanze di dirigenti che a sua volta su dirigono da soli. Volete sapere il colmo?
Architetti al vertice delle Motorizzazioni Civili(vedi AG e CL).
Cioè, gente che non capisce la differenza tra un pilastro è un interasse. Gente buttata fuori dai vari geni civili dell’isola perchè “incompetenti”.
Non solo, ma a svolgere funzioni di Esaminatore e Tecnico servirebbe un corso, con tanto di esame finale(che anni fà si svolgeva a Roma,presso il Ministero. Ora si fa tra amici a Palermo), ma loro non fanno neanche questo perchè, finito il corso “tarucci e vino”, ottengono la qualifica direttamente poichè laureati(in architettura).
E poi affidano loro la sicurezza delle migliaglia di autocarri e autobus in tutta la Sicilia.
Rotazione,Competenza e pre – pensionamenti.
Forza Presidente
Cacciati? Qui si parla comw se la gente fosse stata licenziata! Invece hanno solo “subito” un trasferimento d’ufficio, previsto dalla legge.
ALTRA INDAGINE : VEDIAMO QUANTI FIGLI E PARENTI DEI DIRIGENTI REGIONALI O DIPENDENTI LAVORANO PRESSO GLI ENTI DI FORMAZIONE?????
PER IRONIA…
Condivido tutto!
bravo
Emanuele Villa ,come molti dei suoi (miei) colleghi ,devono (ahime!!) prendere atto che il clima che si è creato nei confronti dei privilegiati “Regionali” è tale da richiedere una profonda riflessione per comprendere perchè si è arrivati a questo punto.
Basta leggere i tanti commenti per capire che un preciso disegno e stato da tempo(anche prima del Presidente Crocetta) messo in atto con il risultato che oggi non serve mettere in piazza i funzionari comunali o provinciali o delle ASP o delle mille altre categorie che nella nostra isola si danno da fare per dare risposte ai cittadini: ciò che interessa oggi è soltanto il funzionario regionale che godrebbe di mille privilegi.
Si arriva anche al punto di non riconoscere che una persona corretta possa indignarsi nel vedere il proprio nome (rispettabile nome sino a prova contraria!!!) in contesti in cui si parla di affari , tangenti e auto di lusso per finire alla mafia.
Non si riesce nemmeno a comprendere che queste persone possono avere dei figli cui hanno cercato di insegnare che la mafia va combattuta a tutti i costi ,magari anche esponendosi personalmente, ed inprovvisamente devono spiegare ai propri figli che il loro nome è inserito per errore in una esagerata campagna mediatica in cui tutti ne escono massacrati.
Io, nonostante quanto possa leggere,nonostante le ingenerose affermazioni dei lettori nei confronti di una categoria che scopro davvero molto “odiata” tra i cittadini ,sono davvero orgoglioso di avere profuso tutto il mio impegno per la Regione Siciliana anche tra mille difficoltà ma sempre avendo come traguardo il bene pubblico .
E come me so che mille altri colleghi sanno che le tante cose buone fatte non possono venire intaccate da questa campagna al massacro che non compredo a chi porta del bene.
Sorrido nel pensare all’imbarazzo che avrà l’Assessora alla Funzione Pubblica (Regionale anche essa) nel gestire questa fase critica e sorrido nel pensare che nonostante lo schifo di questa Regione tanti ambiscono a farne parte come precari o come Direttori Generali.
Sorrido anche nel ricordare i nomi di tanti uomini e colleghi che per competenza e professionalità oggi sono da me rimpianti perche non vedo all’orizzonte nemmeno più la possibilità che una persona davvero valida possa emergere nel contesto attuale.
Credo infine che il tempo alla fine renderà giustizia consentendoci una lettura più chiara del momento storico.
mI CHIEDO …..Come mai dei tanti funzionari che esistono alla Regione solo il sig Villa ha scritto e non in anonimo…..?????
Cari impiegati regionali invece di piangere iniziate a lavorare seriamente e a trattare bene il cittadino-utente al quale dovete rendere conto in quanto IL VOSTRO STIPENDIO LO PERCEPITE GRAZIE ALLE TASSE CHE CONTINUAMENTE AUMENTANO PROPRIO PER PAGARE I VOSTRI LUSSI E I VOSTRI PRIVILEGI. PIANGETE DI MENO E LAVORATE DI PIU’. GLI OPERATORI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE GRAZIE ANCHE ALLE VOSTRE INEFFICIENZE NON SONO PAGATI DA OLTRE UN ANNO. AVETE DISTRUTTO LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SICILIA. QUANTI CONTROLLI AVETE FATTO?????? PERCHE’ DA ALMENO 20 ANNI NON SI RENDICONTA PIU’?????????
CON QUALE CORAGGIO PIANGETE PER I VOSTRI TRASFERIMENTI QUANDO SAPETE BENISSIMO CHE TANTI OPERATORI DELLA FORMAZIONE PER SALVAGUARDARE IL POSTO DI LAVORO E’ STATO TRASFERITO A MESSINA, TRAPANI, ENNA, AGGRIGENTO ECC. ECC. ECC. MAGARI AVETE RISO E SICURAMENTE VI SIETE DATI DA FARE AFFICHE’ I VOSTRI PARENTI, AMICI, CONOSCENTI, RACCOMANDATI POLITICI E SINDACALI RESTASSERO A PALERMO IN BARBA ALL’ANZIANITA’ MATURATA NEL SETTORE. CERCATE DI ESSERE INTELLIGENTI: ORMAI IL GIOCATTOLO SI E’ ROTTO ANCHE PER VOI.
…..e così arrivarono i voti….i voti di tanta gente amareggiata perchè senza un posto di lavoro, mentre i regionali il posto ce l’hanno!, i voti di chi ha trovato un impiegato regionale scortese, i voti di chi non ricevuto favori negli uffici regionali, i voti di chi non ha visto la propria pratica balzare avanti dopo la telefonata dell’amico politico, i voti di chi ha visto ritardare una risposta alla propria istanza e non importa se per un motivo giustificato, i voti di chi non ha trovato un impiegato regionale al suo posto ed ha perso la corsa dell’autobus che lo faceva sedere a tavola alle 13,00 in punto, i voti di chi ha visto persone vicine ottenere finanziamenti solo perchè i loro progetti erano migliori, ma questo è un dettaglio!, i voti di chi ha visto assumere i parenti del vicino di casa in un ente di formazione ed è inasprito dal vedere i propri parenti disoccupati perchè non ha amici nella politica, i voti di chi si vede promettere la rivoluzione….domani però, perchè oggi siamo in campagna elettorale!, i voti di chi si lascia ammaliare da annunci di effetto come da una sirena e che aspetta che agli annunci seguano i fatti …. ma i fatti veri… non quelli da cronaca sui giornali, i fatti che fanno crescere questa terra, i fatti che fanno sviluppo, i fatti che creano occupazione, i fatti che fanno ripartire le imprese, che fanno riaprire i tanti negozi chiusi e rialzare le saracinesche abbassate, i fatti che fanno crescere i livelli di istruzione dei nostri figli, che danno una speranza di un domani ai nostri figli, i fatti di cui- chi andrà a votare domani – vuole avere oggi certezza.
Sono uno dei 1.800 dirigenti della Regione Siciliana e tengo a precisare che non ho alcuna colpa se siamo 1.800 e se, mio malgrado, mi trovo, dopo vent’anni di lavoro espletato con dignità e professionalità, a dover leggere opinioni così sommarie contro la classe dirigente. Dal primo giorno che sono stata assunta, con legittimo concorso per titoli ed esami (senza alcuna raccomandazione!), ho lavorato, per 9 anni, al Dipartimento Formazione Professionale e posso affemare che buona parte dei funzionari trasferiti sono stati miei collaboratori seri, professionali e senza “scheletri nell’armadio”. Sono d’accordo per le rotazioni e ci sono pure abituata, tant’è che, per mia scelta, ho cambiato circa 10 servizi in 20 anni, ma penso che, come in tutti i cambiamenti della vita, occorra metodo e programmazione. Non si può azzerare un settore così delicato come il Dipartimento Formazione Professionale, senza individuare le professionalità che andranno a sostituire i dipendenti trasferiti. E ciò per un semplice motivo: si creeranno ritardi nei procedimenti già avviati o da avviare, proprio nell’ultimo anno della Programmazione 2007-2013 dei fondi comunitari, con nocumento per tutti i siciliani, che siano enti di F.P., docenti, allievi, fornitori, etc.
Vorrei ricordare che la Commissione Europea non apprezza cambiamenti che bloccano la spesa comunitaria e che, a fine anno, chiederà se abbiamo raggiunto i risultati previsti per una spesa pari a ben 2 miliardi di euro sul Fondo Sociale Europeo.
Sono fondamentalmente una persona ottimista ma, credetemi, conoscendo le problematiche di quel settore, mi sa che oggi più che mai siamo messi proprio male!
Si narra che Arnaud Amaury, ordinando ai suoi di massacrare tutti gli abitanti di Beziers, in Occitania, rivolto a chi gli faceva osservare che non tutti gli abitanti erano eretici, ebbe ad affermare: non vi preoccupate, uccideteli tutti, tanto il Signore riconoscerà i suoi. Fuor di metafora, andate in giro per Assessorati e scoprirete gli effetti del “pogrom”.
Bravo Crocetta continua cosi’ …. questa gente si sente intoccabile e anche la semplice rotazione gli da un fastidio …. per quale motivo si sente tanto infastidita??? Dovrebbero spiegarci il motivo …. se il motivo e perchè sono radicati in questi assessorati e si godono privileggi e ….. non voglio aggiungere altro. Cambiateli fateli ruotare e che non si ritrovino questi compagni di merenda insieme nei nuovi uffici , per cercare di stradicare il malaffare burocratico devono cambiare anche i colleghi di ufficioin modo da spezzare quella complicità che non gli fa fare il proprio dovere , che il collega timbra il cartellino anche per il vicino di scrivania e che lo copre quando va a fare la spesa o a trovare l’amante o si intasca la tangente che poi spartisce con il collega d’ufficio…. bisogna rompere queste complicità.
bravo, emanuele, orgogliosi di avere un collega regionale come te. grazie
Mi sa che l’attenzione si sia spostata sui dipendenti regionale e si perde di vista quelli che sono i veri artefici di questa vicenda, i politici che hanno le mani non solo nella formazione ma anche negli altri settori dell’amministrazione, meditate.
la questione posta, ironicamente ma con efficacia, da Emanulele non riguarda sicuramente la difesa di privilegi o il disinteresse nei confronti della necessità di rendere più efficiente e celere la Regione. Si discute piuttosto del metodo usato e delle modalite seguite per effettuare queste rotazioni, grazie ai quali nostri colleghi che, ad esempio, non hanno mai rilasciato un’autorizzazione, perchè altri sono i loro compiti, o che le hanno rilasciate seguendo le procedure di legge si ritrovano sulle prime pagine di giornali con tanto di nomi e cognomi cui sono associati metodi discrezionali, fiumi di denaro per “oleare” le pratiche. Ma si crede davvero che parole come onorabilità, dignità, onestà, rispetto delle regole siano così desuete e comunque incompatibili con il ruolo di dirigente regionale? per fortuna non è esattamente così
<Cari cittadini, non fatevi prendere in giro, il nostro Presidente sta dando in pasto all'opinione pubblica gli impiegati regionali, notoriamente invisi, per dimostrare che sta mantenendo fede alle sue promesse elettorali precedenti, visto che sono passati alcuni mesi dalla sua elezione senza che abbia mai affrontato e risolto alcuno dei veri problemi che da decenni attanagliano la nostra terra. Anche chi scrive ha visto in lui la svolta che stavamo aspettando, solo ora mi rendo invece conto che Crocetta sta agendo da demagogo populista, circondato da persone che hanno paura di farlo riflettere sulle gravi conseguenze delle sue elucubrazioni umorali che rasentano l'isterismo. In realtà mi viene in mente il famoso romanzo Il Gattopardo", del quale una famosa frase sembra proprio scritta in questi giorni: "cambiare tutto affinché nulla cambi". Proprio da Lei, caro Presidente, tutto questo non me lo sarei aspettato. Se tra le persone che la consigliano non vi è alcuno che La faccia riflettere e la convinca, prima che sia troppo tardi, di volere indicare ai Dirigenti generali (veri grandi colpevoli dello status quo) di adoperare un metodo serio, che tenga conto delle caratteristiche delle singole PERSONE, evitando di prendere la palla al balzo per togliersi dei grossi sassi dalle scarpe, "leggasi questioni personali dovute a mancati FAVORI agli amici degli amici", mi propongo io, con questo intervento, affinché proceda alla sacrosanta rivolta democratica, anche all'interno della Regione, nel rispetto delle PERSONE, delle loro storie e delle loro famiglie, vigilando affinché le stesse non vengano stritolate dal meccanismo, e affinché persone sane e che hanno come unico scopo il rispetto della legge e il bene di questa Regione non vengano accomunate ai ladri, fannulloni, affaristi, e lecchini, al servizio della politica, anche della sua.
Bravo Emanuele!
Crocetta lancia l’allarme sui fondi Ue:
“Centralismo burocratico blocca lo sviluppo.
Ma lui non è parlamentare Europeo dal 2009?
Ma dove è stato finorà?
Condivisibile in toto. Analisi pungente e puntuale. Bravo Emanuele.
Sono rimasto profondamente deluso, caro Presidente, dal tuo comportamento di questi ultimi giorni. Non avrei mai immaginato che ti saresti mosso in questo modo rozzo ed arrogante, tipico dei politici che ti hanno appena preceduto. Non avresti dovuto cavalcare il giusto malcontento dei siciliani verso il clientelismo e i fenomeni di malcostume imperanti all’interno dell’Amministrazione regionale, ricorrendo a metodi irrispettosi della PERSONA. Dovresti almeno dare disposizione ai Dirigenti generali dei vari Assessorati di procedere alla giusta rotazione dei dipendenti, attraverso processi motivati e trasparenti, evitando che succeda ciò che sta accadendo in queste ore, e cioè che gli stessi, veri responsabili della situazione contingente, colgano la palla al balzo per procedere all’epurazione di chi si è limitato al doveroso rispetto delle norme, rifiutandosi di favorire le “improprie richieste” degli amici degli amici. Mi rivolgo adesso a coloro i quali godono di ciò che sta accadendo; SVEGLIATEVI, è soltanto fumo negli occhi dell’opinione pubblica in periodo elettorale, oltre che un grave danno a carico della macchina burocratica, che rischia di incepparsi nel momento più sbagliato. La caccia alle streghe è un modo come un altro per emulare Tancredi quando si rivolge al Principe di Salina dicendo: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è occorre che tutto cambi”.Meditate e non lasciatevi guidare dall’ira e dall’invidia verso chi credete sia un privilegiato, spostare chi non ha alcuna protezione e lasciare quelli che sono i veri colpevoli ai loro posti non può e non deve rendervi soddisfatti.
Bravo Emanuele, ma e’ sempre la voce stonata in mezzo ad un coro di intonati sempre al “vertice” di tutto, anche del nulla, e solo chi lavora onestamente e per bene tutti i giorni si unisce volentieri al tuo, di coro!!!facciamoci sentire una volta per tutti noi dirigenti di una rehione che non ragiona da ormai tanto tempo.
Povera Sicilia .Viene da pensare quando si leggono commenti ignoranti e qualunquisti sui dipendenti regionali, oppure sui preti pedofili ;sulle lente cassiere dei supermercati ; sugli impiegati postali e sui camerieri ,sugli infermieri e sulle badanti ladre,sui Vigili urbani,sui medici assassini ecc ecc.Eppure quanto lavoro ho visto svolgere da utente negli uffici della Regione ;quanti preti passano la loro vita tra gli ultimi ;quante cassiere devono essere sempre gentili con mille cafoni;quanto impiegati agli sportelli devono essere pazienti con un pubblico spesso pesante , e quanti sederi dei nostri poveri vecchi e malati che noi non riusciremmo a pulire ,sono puliti da badanti ed infermieri ,anche sei o più volte , al giorno e quanti medici meravigliosi ho incontrato in tanti anni di grave malattia.E poi al Signore che commentava negativamente il messaggio di Emanuele Villa vorrei dirle :mi dispiace hai perso l’occassione in cui era necessario tacere ,in quanto la storia privata , pubblica e lavorativa di un uomo come il dottor Villa ,l’impegno antimafia vero , e tutto il resto ,conosciuti da moltissimi siciliani perbene , merita rispetto, ammirazione e solo rispettoso silenzio .
Io quando chiamo un ufficio dell’Assessorato all’istruzione non risponde mai nessuno…tutti in pausa caffè?e quando mi è capitato di andare all’Assessorato al Turismo ahimè in una stanza le dipendenti giocavano al solitario e il dipendente a cui ho chiesto un’informazione ha deciso di dedicarmi la sua attenzione dopo circa 10 minuti di attesa (stava parlando di calcio con un suo collega). A Milano nello stesso ufficio una dipendente cordiale e molto operativa (e veloce) ha sbrigato la mia pratica in meno di 5 minuti.
Povera Sicilia!Quanto qualunquismo ,quanta ignoranza! E’ possibile che in questa terra dove si gira in Suv quando non serve e si inquina , dove i negozi di lusso vendono anche durante la crisi; , dove la disoccupazione vera e finta è altissima, dove l’evasione fiscale è mostruosa, tutte le colpe sono dei corrotti dipendenti regionali? Oppure degli impiegati postali , troppo lenti ; o degli infermieri sgarbati ; o dei Vigili urbani che intralciano il traffico? E anche delle badanti , tutte ladre? E poi non parliamo dei medici , tutti ignoranti ed impreparati e dei preti tutti pedofili?Eppure quanti dipendenti nei diversi uffici della Regione (che frequento spesso senza segnalazioni politiche !) ho incontrato con grande senso del dovere e con tanta preparazione !Quanti preti vivono la loro vita con gli Ultimi !Quante badanti hanno fatto umilissimi servizi ai nostri poveri Vecchi e malati perchè noi non sentivamo di farlo ! E quanti medici straordinari ho incontrato nelle corsie degli Ospedali che ho a lungo frequentato!E poi vorrei dire ai Sigg che hanno commentato negativamente l’intervento di Emanuele Villa .”Chi non ha l’onore di conoscere la storia personale del dottor Villa non può che tacere ,perchè si vede che è stato assente nei momenti più importanti della popolazione perbene della Sicilia ; nelle sedi delle iniziative più nobili della Palermo onesta ,seriamente e silenziosamente impegnata in ogni situazione in cui non servivano parole ma fatti . Emanuele grazie per quanto hai dato con il tuo esempio e Grazie di esistere .Una della Sicilia che spera
queste sono parole di chi giornalmente svolge il proprio lavoro con correttezza, professionalità acquisita negli anni ed entusiasmo, indispensabili per il miglioramento dell’amministrazione regionale. La rivoluzione si fa salvaguardando i veri Valori non mortificandoli.
Bravo Emanuele la classe non è acqua!
Criminalizzare una sola persona onesta è da banditi. Figurati se ne criminalizzi tanti! Chi governa o pretende di governare nel nome della legalità non deve criminalizzare: deve mandare in galera i criminali, se li sa individuare, se no si dichiari incapace e se ne vada a casa, dopo avere chiesto scusa alle persone oneste criminalizzate colpevolmente per finalità elettorale.
bisogna cambiare tutto per non far cambiare niente, ma perchè vi scordate sempre il Tomasi di Lampedusa?
Bravi Emanuele Villa e tutti i dirigenti che ci avete messo la faccia contrariamente ai sindacati che ancora cercano di capire da che parte soffia il vento.
A proposito del silenzio della Valenti (che a (noi) voi della Programmazione fa ancora più male), voglio comunque spezzare una lancia in suo favore ricordandovi il fare mafioso e intimidatorio usato dal presidente al momento della sua nomina.
In tutto questo bailamme nessuno chiede a Crocetta di quanto si è ridotto lo stipendio come aveva promesso a “domenica in”?
UN’ALTRA VERGOGNOSA OPERAZIONE PREVISTA NEL CROCETTA-SHOW.
POPULISMO…LUI ROMPE COL PASSATO!
INSTAURANDO IL “SUO” PRESENTE! SOLO CHI STA CON LUI E’ “GIUSTO”!
CHI C’ERA GIA’ PRIMA DI LUI, E’ COMUNQUE “SBAGLIATO”! SOLO PERCHE’ NON e’ “DEI SUOI”. e COMUNQUE, VA RIMOSSO IN OGNI CASO ANCHE SE è UN SUO FEDELE.
MA DEVE IMMOLARSI PER LA “SUA CAUSA!”!!
ANCHE SE E’ STATO CORRETTO, ONESTO, CAPACE E LAVORATORE.
VIA TUTTI, IN NOME DELLA SUA “PROPAGANDA”!!!
SINDACATi?
E CHE GLIENE FREGA?
ORMAI LUI E’ AL DI SOPRA DI TUTTI E DI TUTTO!!!
PUO’ FAR QUEL CHE VUOLE!!!
E PURTROPPO ANCHE COL NULLA OSTA DI CHI TEME DI ESSERE
ANCH’EGLI DEFENESTRATO!!!
MA E’ SEMPRE IN NOME DELL’ANTIMAFIA…
Oltre che ironico e coraggioso Villa è un ottimo dirigente regionale, e questo si sa da anni. Ciò che dice è condivisibile parola per parola, punteggiatura compresa. E’ in atto una manovra spregiudicata e di irrefrenabile populismo finalizzato alla pura esemplice occupazione dei posti di potere. E molti regionali si stanno infatti rapidamente ricollocando al seguito del nuovo potere costituito. Abbondano volgarità e menzogna, in un clima di esecuzione sommaria che serve a tenere alta la tensione e a manovrare meglio sottobanco. Vedremo. Però Morinello l’aveva detto che se ne sarebbero viste delle belle!
alla fine, puntuale, anche se in ritardo, sarà fatta giustizia e finirà questa vergognosa follia propagandistica e populistica
Non è abbatendo l’albero che si risolve il problema delle mele marce. SOno daccordo. Ma non si sarebbero “calpestate le vite e le storie di persone perbene” sradicandole dal loro “territorio lavorativo se queste stesse “persone perbene” avessero denunciato in tempo i “dirigenti e funzionari noti fannulloni e corrotti curavano i propri interessi particolari e facevano del loro lavoro un continuo mercanteggiamento”.
In una nota preghiera, si chiede il perdono per pensieri, opere … ma anche… OMISSIONI. E alla fine, paga il giusto per il peccatore…
Crocetta show pre elettorale.
Invito la redazione a verificare cosa succederà al Territorio con i fondi europei.
Dopo abbiate la bontà di scriverlo come avete scritto di questi giorni!
Questa lettera e’ l’ennesimo patetico tentativo di difenfere l’indifendibile.
Premesso che il risalto mediatico ha la sua parte di responsabilità nel creare il clima di insofferenza nei confronti del bersaglio di turno ( si pensi agli articoli nel 2012 sul default della Regione, o il clamore delle roboanti affermazioni del Presidente sulla infiltrazione genralizzata della mafia in Regione ), tento con un esempio di far capire quello che è successo nella vicenda “rotazione/traferimenti”: è come se una notte il presidente del consiglio “di concerto” con il ministro della pubblica istruzione ( ma la concertazione per definizione non si fa con la controparte?) decidesse per l’indomani il trasferimento di presidi e docenti, perchè il sisitema scolastico non funziona. Non vi suona strano sul piano della legittimità, sul piano dell’invadenza del livello politico su quello amministrativo, e su quello dell’efficacia dell’azione rispetto all’obiettivo?
In questo modo di procedere c’è sicuramente molto della personalità del Governatore, ma anche lui deve capire che non si può gestire una Regione come la propria masseria.
Che poi questo possa piacere ai tanti scontenti e malpancisti è quasi materia da psicologia.
La PA non può e non deve mai prescindere da un sistema di regole certe, anche in questo caso. Perché bisogna assicurare trasparenza e regolarità dei provvedimenti adottati, ma anche perché è giusto che i cittadini comprendano, in modo chiaro e accessibile, il senso delle decisioni intraprese.
L’operazione “rotazioni”, condotta in assenza di un sistema di regole, genera risultati soltanto negativi: ritardi e blocchi nell’andamento delle attività; l’offesa della dignità della “tanta gente perbene” che ogni giorno porta avanti con impegno e professionalità il proprio lavoro, motivata esclusivamente dalla volontà di migliorare le condizioni di vita e lavoro nella nostra regione; una serie di reazioni difensive “indifferenziate” all’interno degli assessorati; un generalizzato senso di sfiducia, se non di rabbia, da parte del cittadino nei confronti di un’amministrazione che percepisce sempre meno al suo servizio.
Grazie ad Emanuele Villa e a tutti coloro che – lungi dall’intento di difendere posizioni consolidate di potere, ma piuttosto consapevoli del valore di essere “funzionario pubblico” e quindi nell’esclusivo interesse di tenere alta la qualità dell’amministrazione – si impegneranno per fare luce su questa vicenda.
Ci vogliono proposte concrete di come deve essere riorganizzata l’amministrazione regionale. Ci sono uffici dove c’è una pletora di dirigenti e o dipendenti e uffici con carenze di personale.
E’ necessaria la rideterminazione della pianta organica per dipartimento e per ufficio sia centrale che periferici. Indispensabile il mansionario per qualifica (in modo di non assistere a ingegnieri che fanno gli avvocati e geometri che fanno i ragionieri). Serve una migliore gestione dei profili e delle risorse umane, e una credibile e giusta distribuzione dei carichi di lavoro con l’istituzione della “retribuzione di risultato” per il raggiungimento dell’obbiettivo concretamente riscontrabile.
Serve, forse, anche uno sfoltimento del personale con il prepensionamento o la mobilità.
Ma forse, come ho scritto più volte, conviene che tutto rimanga come prima in modo che si continui con il clientelismo e le raccomandazioni, generatori di corruzione, sperpero e mal funzionamento dell’attività amministartiva
I dirigenti regionali, come lo sono io, nella stragrande maggioranza dei casi sono vincitori di pubblici concorsi, come lo sono i magistrati, i notai, i medici, gli insegnanti i funzionari di tutto il pubblico impiego.
IO sono entrata con un concoroso bandito 24 anni fa, ho studiato duramente, come del resto avevo fatto per laurearmi con il massimo dei voti e nel minimo del tempo ( 3 anni e mezzo).
Indubbiamente negli anni saranni anche state fatte leggi ad personam per far entrare nel calderone anche altre figure dirigenziali, senza un formale concorso pubblico. Nonostante ciò direi che la maggior parte dei dirigenti è lì non perchè è stato loro “conferito” un incarico che può quindi essere “sconferito”.
Non parliamo poi di tutti i precari, di qualifica bassa che sono stati nel tempo stabilizzati, seguendo logiche di puro clientelismo a fini elettorali.
DIVERSISSIMO è il discorso da fare per i dirigenti generali, il cui incarico viene appunto conferito dal presidente.
E’ sempre inopportuno “conferire ” incarichi di tal genere ad esterni, considerato il numero di bravissimi dirigenti già pagati dalla pubblica amministrazione. Nonostante ciò i Dipartimenti continuano ad essere gestiti da personale esterne quale la dott.ssa Monterosso (già “dirigente esterno” al Dipartimento Formazione….), il dott. Lupo, et al. Tale scelta, impropria, contribuisce agli sprechi già enormi che caratterizzano questa amministrazione. Gli stipendi di questi esterni sono altissmi, e scegliendo personale interno, si potrebbe risparmiare un piccolo patrimonio.
Mi stupisco enormemente che il presidente non cominci la propria spending review partendo proprio da lì. Mi stupisce inoltre che i sindacati non dicano nulla al riguardo, che gli organi di stampa, lunci dalla ricerca della verità, cerchino solo il facile consenso di una opinione pubblica poco informata.
Occorre che noi dirigenti, vincitori di pubblico concorso, che ci rechiamo ogni mattina a compiere il nostro lavoro, cominciamo a battere i pugni ogni volta che le nostre pratiche rimangono bloccate per settimane dai nostri dirigenti geenrali e assessori.
Cominciamo a dire a voce alta, senza più bisbigliare, che il marcio viene dai politici e dagli altri colleghi dirigenti e non, fannulloni e conniventi, come ne esistono in tutte le pubbliche amministrazioni, scuola magistratura, sanità, con le pressioni, le scelte folli e di malaffare. E non staiamo fermi di fronte a proclami pre-elettorali che colpiscono solo la dignità di chi lavora bene.
AHAHA leggere i commenti di questi super dirigenti e’ piu’ divertente di un film comico!
a sentire loro sono tutti degli infaticabili lavoratori, sono tutti entrati senza raccomandazione quando lo sanno anche i bambini che alla regione si entra solo se conosci qualcuno, anche attraverso un concorso pubblico.
Eppure che strano, ogni volta che mi reco alla regione, precisamente all’ambiente trovo un sacco di gente, dirigenti e non che fanno di tutto tranne che lavorare: chi giochicchia al computer, chi prende il caffe’, chi chiacchera del piu’ e del meno ecc..sembra un circolo ricreativo.
Ma chi volete prendere in giro, alla regione non funziona niente perche’ voi non lavorate e avete pure il coraggio di lamentarvi per una normale rotazione, i cittadini aspettano mesi a volte anni perche’ voi non fate nulla….. VERGOGNA.
Risparmiatevi il solito ritornello del ” non bisogna fare di tutta un’erba un fascio” perche’ siete semplicemente ridicoli.
In Lombardia ci sono meno di 300 dirigenti regionale e producono 10 volte quello che fate voi. VERGOGNA!!
Forza crocetta, non mollare
carissimi signori dirigenti che dovete “rotare” dite al Governatore di far rotare quelli dell’assessorato alle attività produttive visto che si stanno sistemando li’ le stesse persone : la vancheri tanto cara a montante e il dott. ciulla collega per anni della vancheri a spese di una regione al collasso, in quell’assessorato manca solo il dott. arch. ippolito e marco venturi . e ora di svegliarci
L’amaro pessimismo del dott. Villa si può condividere: non c’è una rivoluzione collettiva ma quella del Principe, se tutto resta com’è non c’è speranza; servirebbe un riformismo illuminato (che non c’è).
Tuttavia non si può omettere il dato di fondo, quello innegabile: la Regione è una macchina di stipendi senza paragoni, dove l’efficienza e la competenza sono di quelli che non lavorano solo per lo stipendio, e che sanno il valore del servizio pubblico.
Se non ricordo male partiva proprio dalla dismissione degli incarichi esterni la prima battaglia profferita dal Presidente Crocetta. Non so se tutto questo è stato oggetto di proclami pro-elettorali o ha avuto seguito. Sulla rotazione dei dirigenti, mi permetto di dire che effettivamente essere trasferiti con accuse infamanti non è una bella cosa, sopratutto per chi ha espletato correttamente e professionalmente il proprio lavoro. Ma possiamo dire che il personale regionale, in particolar modo i Dirigenti, hanno espletato nel migliore dei modi il loro lavoro? Allora nel dubbio mi sta bene che Crocetta abbia avviato questa operazione “ripulisti” e che lo faccia a prescindere senza infamia e senza lode.
A mio avviso il problema dei trasferimenti operati dal Presidente Crocetta fa luce (e ombra) solo su alcune problematiche di merito e di metodo del difficile rapporto tra politica e burocrazia, e in particolare i vertici di quest’ultima. Le osservazioni da sollevare, a tal proposito, sarebbero moltissime se solo si fossero verificate, negli scorsi anni, almeno due condizioni tali da consentire un’adeguata dialettica tra le parti: a) una parvenza di spirito di corpo da parte della dirigenza in grado di rappresentarsi per interessi funzionali coerenti e omogenei, e in linea con principî non solo rivendicativi ma soprattutto di efficienza della Pubblica Amministrazione; b) una rappresentanza sindacale adeguata e non frantumata tra blocco dirigenziale e blocco del comparto.
Faccio solo qualche esempio: si è mai effettuato un approfondimento sui criterî (se ci sono) con i quali si nominano i vertici burocratici (dirigenti generali, capi di gabinetto, ecc.) che consentono consistenti avanzamenti economici e di carriera? Si è considerato che l’annullamento dei ruoli tecnici della dirigenza ha scardinato un florilegio di professionalità che sovente si rivelano sottoutilizzate e malamente adattate a svolgere funzioni non pertinenti alla professionalità acquisita per cursus studio rum ed esperienza acquisita? Si è mai considerato che la preposizione a funzioni di particolari responsabilità, nella Pubblica Amministrazione, non può non obbedire – in linea con tutta la normativa più attuale del settore – a principî di massima trasparenza, accessibilità, chiarezza e funzionalità declinate nell’esclusivo pubblico interesse? Si è fornita a tutti i dirigenti l’occasione di dimostrare la propria professionalità e la propria bravura (al di là dei ‘soliti’ nomi cui siamo ormai abituati da anni, ‘soliti’ predestinati)?
Una ‘rivoluzione’ che voglia dirsi tale dovrebbe puntare, primariamente, a stabilire le regole su cui agire per ‘rivoltare’ una condizione che si voglia mutare radicalmente. E, fra i colleghi che volessero sposare i principî ‘rivoluzionari’, dovrebbe essere coltivato l’obiettivo che a cambiare non dovrebbe, prima di tutto, essere la persona seduta su questa o quella sedia, bensì il metodo della scelta per cui questa o quella sedia va destinata a questa o a quella persona. In altri termini, si dovrebbero condurre non guerre di posizioni personali bensì lotte per l’acquisizione di r-e-g-o-l-e!
Purtroppo, nella realtà, si sono verificate situazioni ben diverse: chi ha avuto una poltrona (per sorte, per competenza, per furberia, per raccomandazione, per abilità…), se l’è tenuta stretta; chi non l’ha avuta l’ha cercata talvolta lavorando bene, talaltra anche sgomitando, strusciando e puntando i piedi; chi ha potuto scavalcare questioni di principio e scrupoli da falsa coscienza, non ha esitato a saltare l’asticella…: in regime di deregulation, tutto è lecito. Ed è penoso, oltre che stridente con il più elementare buonsenso, pensare che ormai non c’è atto quotidiano del lavoro di un pubblico dipendente che non si debba rendere pubblico, quando, per converso, a stabilire questioni ben più a monte degli atti stessi che si producono, siano selezionate persone secondo criterî e metodi che non esiterei a definire del tutto privati se non oscuri, come di fatto è la selezione basata sull’intuitu personae.
Ma, tant’è: sono contraddizioni del nostro tempo…
p.s.: si scrive in incognito non perché si ha paura, bensì perché non essendo presente alcuna solidarietà nel corpo della dirigenza regionale, non servono protagonismi; comunque (firma o non firma) sono scettico sulla possibilità di sviluppo di un dibattito scevro da interessi di posizione personale. A me non pare di non avere argomenti (quelli che taluni chiamano ‘pa..e’). Mi pare che attualmente sia solo il caso di far circolare idee che potrebbero avere una identità sottoscritta solo se ne valesse la pena. Ma in tal senso sono molto, molto pessimista…
sono un semplice impiegato e non un dirigente ma condivido in pieno l’analisi di Emanuele, purtroppo la demagogia e la gogna mediatica pagano più di ogni altro onesto procedimento che una società civile vorrebbe applicato.
All’opinione pubblica vorrei solo dire che la dignità personale della gente onesta non può essere massacrata per fini propagandistici ed elettorali…ma come diciamo a Palermo “ci si deve passare per capire”…
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!
E’ una indecenza quella che sta maturando in questi giorni all’Ars e precisamente sul cambio di casacca di alcuni deputati che FURBESCAMENTE stanno salendo sul carro del vincitore, MA E’ SCANDALOSO IL SILENZIO DI CROCETTA SU QUESTI PASSAGGI, SBAGLIO O I PILASTRI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE E DEL PROGRAMMA DEL PRESIDENTE ERANO RINNOVAMENTO, ONESTA’, GENTE NUOV ECC. ? MA HA SENSO INCAMERARE NELLA MAGGIORANZA MUMMIE DELLA PRIMA E SECONDA REPUBBLICA CHE ASSIEME AI LORO PARTITI HANNO AFFONDATO LA SICILIA CON IL MALAFFARE LA CORRUZIONE E TUTTE LE ALTRE PORCHERIE CHE CROCETTA DICEVA DI VOLER STERMINARE? Evidentemente il rinnovamento si è fermato alla nomina di assessori come…una ragazzina con balia al seguito, un menestrello che antepone il suo tour agli impegni istituzionali, uno scienziato che primo è troppo impegnato con gli atomi e poverino ancor prima di sedersi era con un conflitto d’interessi sotto il …popò!
E’ molto importante il dibattito che è nato con la lettera di Emanuele, sarebbe importante, credo, che continuasse che proeguisse anche con altre iniziative.
Io credo che mettere la propria firma e quindi la faccia sia giusto.
Mi ha molto colpito colpito la nota di Fabio Marino quando scrive “Forse e’ il momento che i tanti colleghi con la spina dorsale dritta comincino a far sentire la propria voce”.
O no?
alla motorizzazione di palermo il capo ed i due dirigenti cerniglia e manciaracina non li trasferisce nessuno???????? si fregano l’obbiettivo senza mai raggiungerlo…e non solo
Battuto il record di assenze alla regione siciliana. E dire che in Sicilia costruivano i sanatori per le ideali condizioni climatiche.
Io a lavorare vado anche con la febbre.
Mio fratello va a lavorare anche con la febbre.
Ci è stato insegnato da mio padre e da mia madre che a lavorare andavano e vanno sempre, anche con la febbre (potendosi tranquillamente permettersi il contrario per contratto).
Egregio Dr. Emanuele Villa lei dice cose teoricamente corrette e non dubito della sua buona fede e buona condotta, ma i fatti sono a vostro sfavore.
Ruotate dunque, e se non volete ruotare potete anche togliere il disturbo, magari in 15000 su 20000 o in 17000 su 20000, così rientriamo in organico e con i soldi risparmiati ci abbassiamo le nostre tasse o teniamo aperto qualche ospedale.
Grazie.
Sinceramente non pensavo che le mie note un pò scherzose su di una vicenda sin troppo seria suscitassero un dibattito così acceso e appassionato. Ne sono contento e ne sono grato a tutti, sia a chi ha condiviso la mie riflessioni, sia a chi si è mostrato in disaccordo, guardando con sospetto (e forse acredine), non sempre immotivato, noi regionali.
Dai tanti commenti si evince comunque una voglia di discutere e di prendere posizione su questa vicenda, sulla regione, sui privilegi, sul merito, sul rispetto, sulla dignità, sull’onorabilità delle persone, sull’arroganza del potere. Mi rendo conto che c’è tanta bella gente in giro che spesso è silente, ritirata, forse anche disgustata da ciò che vede intorno e profondamente delusa da chi pensava potesse rappresentare il nuovo. Ed è un peccato! Tanti che potrebbero dare il loro contributo per cambiare le cose e invece si ritrovano isolati nella loro nicchia dorata!
Per me è importante esserci, riprendere la parola, esprimere un’opinione liberamente – magari cominciando a firmare con nome e cognome – , schierarsi con dignità quando è il momento opportuno.
Cogliamo questa occasione per ragionare di più su quello che ci succede intorno, senza farci condizionare troppo dai soliti luoghi comuni, e anche per noi regionali, lavoratori del “pubblico”, questa discussione deve servire per farci riflettere, per renderci più consapevoli del clima spesso ostile che c’è intorno a noi, per capire come recuperare un rapporto virtuoso con il mondo esterno (cittadini, associazioni, imprese), mantenendo comunque sempre la “schiena dritta”.
Dirigenti o no, siete dei DIPENDENTI, dipendete.
Se prima mi eravate indifferenti, adesso mi fate antipatia.
Bravo Emanuele!
Il testo virgolettato è uno sfogo che il Giornale di Sicilia si è guardato bene dal pubblicare, chissà perchè?
“Quando deciderete di fare un articolo in cui si specifica chi i cosiddetti regionali sono molto meno di quanto viene pubblicato. Personalmente ho vinto un concorso pubblico senza ” conoscere nessuno”, e dire che io e i miei colleghi, che occupiamo posti dove non si può non lavorare, saremmo anche disposti a farvi pubblicare le nostre buste paga, Ma, ai signori della stampa, non giova essere obbiettivi nei confronti di coloro che, quotidianamente vengono dati in pasto, dalla nostra classe politica per, convenienze elettorali, a chi se solo riuscisse ad imbarcare in qualunque modo, più o meno trasparente, un proprio figlio nel baraccone smetterebbe di ragliare. Anche noi siamo stufi di vedere la nostra amministrazione devastata da incompetenti non si sa da dove giunti, da incaricati di uffici di gabinetto e da uffici stampa fitti di giornalisti che si sperticano in peane per gli amministratori loro padroni, su questo anche noi lavoratori onesti siamo, come i nostri corregionali critici e illuminati, anche noi diciamo basta.”
P.S. Tutto questo risale al tempo dell’amministrazione Lombardo, ma, cosa è cambiato adesso; che delusione! Sembra il circo Barnum: schiamazzi, grida e fenomeni.
Apprezzo l’onestà e il coraggio di Emanuele Villa che ci mette la faccia e non si nasconde dietro pesudonimi o, peggio, si cala junco ca passa la china come molti suoi colleghi, cialtroni e vigliacchi fanno.
I modi sono esecrabili e l’intento, anche per la tempistica, potrebbe interpretarsi come una spregiudicata mossa elettorale che parla della pancia dell’opinione pubblica.
Anche sforzandosi di accettare modalità da epurazione di massa, resta inspiegabile e vergognoso che non sia stata minimamente preparata la sostituzione dei trasferiti e siano stati azzerati processi e memoria senza neppure un passaggio di consegne.
Siamo veramente alla giustizia sommaria.
Detto questo però, non posso ignorare le responsabilità enormi dei regionali “onesti” e, soprattutto, di quelli che oltre ad essere onesti sono anche competenti e capaci.
Persone che, senza commettere reati, forse, si sono costruiti posizioni di potere e hanno coltivato ambizioni di carriera all’ombra della politica preoccupandosi sempre e soltanto di schivare responsabilità.
I responsabili del fallimento della spesa dei fondi comunitari, quelli che si rifiutano di utilizzare la PEC e continuano a farsi scudo dietro notifiche, timbri e cavilli, quelli che pretendono di accentrare, controllare e approvare preventivamente ogni cosa ma sconoscono le lingue e l’uso dei più rudimentali strumenti informatici. Persone che hanno fatto finta di non non sapere, non sentire, non vedere, ma che invece sapevano, sentivano, vedevano benissimo cosa gli accadeva intorno e si sono guardati bene dal denunciare.
Devo ammettere, purtroppo, senza voler fare un torto all’onestà intellettuale di Emanuele Villa, che la mia più grande preoccupazione è che i veri responsabili dello stato indecente in cui versa la Regione, esclusi ovviamente i responsabili di reati, si confondano nel mucchio e si calino junchi ca passa la china.
Per queste persone, con buona pace dei sindacati, la rotazione è assolutamente inadeguata. Occorre stanarle e sanzionarle e, se proprio non si può licenziarle, rimuoverle rendendole inoffensive per la collettività
A quanti invece soffiano sul fuoco del populismo e si mostrano insensibili al dolore di chi ritiene lesa la sua stessa dignità ricordo le parole di Brecth:
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.”