È giallo sull'incidente di Alessia| La Procura apre un'inchiesta - Live Sicilia

È giallo sull’incidente di Alessia| La Procura apre un’inchiesta

Alessia Prestigiacomo, 22 anni, è morta sul colpo la scorsa domenica. La perizia della polizia municipale parla di un incidente autonomo, ma parenti e amici della giovane barista temono si sia trattato di uno scontro con omissione di soccorso. La verità potrebbe emergere dai filmati delle telecamere della zona.

La tragedia in via Piano dell'Ucciardone
di
2 min di lettura

PALERMO – “Siamo sicuri, Alessia non ha perso l’equilibrio da sola, non è possibile”. A parlare è chi conosceva la giovane che sabato scorso ha perso la vita nel tragico incidente nei pressi del carcere Ucciardone. Chi non si dà pace al pensiero che quella caduta mortale possa essere stata provocata da una semplice perdita di controllo del mezzo.

“Tra l’altro lei era molto prudente – dice Simone, un amico di Alessia Prestigiacomo -. Ricordo ancora il suo sorriso, la sua voglia di imparare. Abbiamo frequentato un corso regionale di barman insieme e lavorare in quel settore era sempre stato il suo sogno. In parte c’era riuscita. Io, come tutti coloro che la conoscevano bene, credo che qualcuno l’abbia travolta e sia scappato subito dopo l’impatto.”

Un’ipotesi che si baserebbe sull’omissione di soccorso, sull’indifferenza di un ipotetico automobilista che non sarebbe nemmeno uscito dal suo mezzo per aiutare la ragazza a rialzarsi. Alessia, la 22enne con ancora una vita davanti, secondo amici e parenti è quindi stata abbandonata lì da chi l’ha investita mentre era a bordo del suo scooter Peugeot. “Siamo andati a salutarla alla camera mortuaria – dicono altri amici della giovane – e le ferite più evidenti non erano quelle di una caduta, ma di uno scontro”.

E così, chi amava la giovane barista, sembra essere certo. All’alba della scorsa domenica, quello che loro ipotizzano è lo schianto tra il motociclo di Alessia e, forse, un’auto. Ma non è stata trovata alcuna traccia di un secondo veicolo che potrebbe avere affiancato o tagliato la strada alla ragazza.

“Nessun elemento può fare ipotizzare, al momento, un impatto con un altro motociclo o una macchina – spiegano dall’Infortunistica della polizia municipale. La nostra perizia non ha rilevato alcun segno di frenata, escludiamo quindi il coinvolgimento di un altro mezzo. Ma dobbiamo essere cauti, le indagini infatti proseguono, vogliamo tutti fare luce su quanto successo e per farlo abbiamo già consegnato gli atti in Procura.

Al magistrato a cui sarà affidato il procedimento saranno forniti tutti gli elementi possibili riguardo all’incidente. Tra questi, le immagini delle telecamere collocate all’esterno del carcere e in alune aree vicine al luogo dell’incidente. “Ma non è detto che i filmati riguardino il punto preciso in cui la ragazza è finita sull’asfalto”.

Un impatto violentissimo, che l’ha uccisa sul colpo al ritorno da una festa con gli amici. Alessia, che abitava in via dei Cappuccini, è stata trovata senza vita poco distante dal suo scooter. Il casco è stato trovato a terra dalla polizia municipale, ma sarebbero stati i soccorsi a toglierlo, per trasportarla in ospedale.

In base a quanto rilevato dagli uomini dell’Infortunistica, non è ancora chiaro, quindi, se la giovane lo indossasse. Tra i traumi letali che l’hanno uccisa sul colpo, proprio quello cranico. “Ma lei metteva sempre il casco – conclude una cugina della ragazza presente al funerale che si è celebrato lunedì – amava la vita e avrebbe voluto godersela fino in fondo”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI