"Teneva reclusa la madre" |Denunciata a Mezzojuso - Live Sicilia

“Teneva reclusa la madre” |Denunciata a Mezzojuso

Secondo i carabinieri la vittima, malata di Alzheimer, sarebbe stata segregata in uno sgabuzzino per ottenere soldi. L'accusa è di maltrattamenti in famiglia e appropriazione indebita.

carabinieri
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PALERMO – È accusata di maltrattamenti in famiglia e appropriazione indebita una quarantenne di Mezzojuso che non avrebbe salvaguardato l’incolumità fisica e psichica della madre. L’anziana, malata di Alzheimer e in uno stato di semi-incoscienza, è stata sottratta ai soprusi attribuiti alla quarantenne da una denuncia. A sporgerla gli altri figli che, accusando la sorella di aver avuto una condotta violenta, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri.
Le due donne vivono insieme nel paesino vicino Palermo. La quarantenne, costretta a badare alla madre e a somministrarle cure, avrebbe chiuso l’anziana all’interno di un magazzino, un seminterrato piccolo e senza finestre, umido e non registrato al catasto come abitazione. Un loculo in cui – secondo i carabinieri – la figlia avrebbe “depositato” la madre per qualche ora, giusto il tempo di una serata con amici.
Secondo l’accusa, la figlia voleva inoltre appropriarsi della pensione per le sue “notti brave”. Così, chiusa la porta dall’esterno con il chiavistello, la madre non autosufficiente avrebbe trascorso ore e ore all’interno dello stanzino. Gli altri figli, avvertiti della situazione, hanno sporto denuncia. Arriva così ad agosto la misura cautelare che obbliga la figlia all’allontanamento dalla casa familiare.
Ma non solo. Abbandonata la casa dove ha vissuto con la sua famiglia e obbligata a una distanza cautelare dall’anziana, come previsto dall’ordinanza disposta dal gip Sabina Raimondo, la donna – che è già stata in carcere per spaccio di droga – avrebbe sottratto ulteriore denaro durante questi mesi. Portato con sé il bancomat, infatti, la figlia avrebbe continuato a gestire il patrimonio della madre. Adesso dal conto in banca mancano diecimila euro e a suo carico pende un’altra denuncia, stavolta per appropriazione indebita.

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